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Processo Cucchi. La sorella Ilaria: è morto di ingiustizia

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ilaria-cucchi-interna-nuova1“I medici dovranno fare i conti con la loro coscienza”.

Roma, 6 giugno- “Mio fratello e’ morto di ingiustizia. I medici dovranno fare i conti con la loro coscienza, mio fratello non sarebbe morto senza quel pestaggio”. Lo ha detto Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, dopo la lettura della sentenza emessa dalla  terza Corte d’Assise di Roma. La Corte, che ha assolto gli agenti di Polizia penitenziaria per insufficienza di prove, ha emesso sei condanne dopo quasi 8 ore di Camera di consiglio per la morte di Stefano Cucchi, il geometra romano deceduto il 29 ottobre del 2009 nell’ospedale Sandro Pertini ad una settimana dal suo arresto. Le pene comminate dal tribunale  presieduto da Evelina Canale, vanno da 2 anni a 8 mesi. Per Aldo Fierro, il primario dall’ospedale, la pena e’ di due anni per omicidio colposo. Un anno e 4 mesi invece e’ la pena inflitta agli altri medici (Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Silvia Di Carlo, Luigi Preite De Marchis) sempre per omicidio colposo. Per Rosita Caponetti, invece, la pena comminata e’ di 8 mesi per il reato di falso in atto pubblico. Per tutti i condannati e’ stata disposta la sospensione condizionale della pena.

Assolti invece i tre infermieri (Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico Pepe) e i tre agenti penitenziari (Corrado Santantonio, Antonio Domenici, Nicola Minichini) accusati, a vario titolo e a seconda delle diverse posizioni, di abbandono di incapace, abuso d’ufficio, favoreggiamento, falsita’ ideologica, lesioni e abuso di autorita’.

Un boato ha accompagnato la sentenza nell’aula bunker del carcere di Rebibbia.  “Questa non e’ giustizia” e “assassini”  hanno urlato i presenti per esprimere il loro dissenso.

Per quanto riguarda il risarcimento, i condannati in solido dovranno liquidare in separata sede in favore delle parti civili, si legge nel dispositivo della sentenza, 100 mila euro al padre di Stefano, 100 mila alla madre e 80 mila alla sorella Ilaria. Inoltre, 20 mila euro dovranno essere versati ai figli di Ilaria.

All’esterno dell’aula un gruppo di circa 30 persone riunitesi  per manifestare la loro solidarieta’ alla famiglia di Stefano Cucchi con striscioni su cui era scritto – “Ilaria non sei sola, giustizia per Stefano” e “Solidarieta’ a tutte le vittime della tortura e del carcere”. Il ministro Cancellieri, esprimendo solidarietà umana a Ilaria Cucchi ma nessun giudizio sull’operato della magistratura ha detto “Sulle carceri stiamo mettendo a punto una strategia a 360 gradi, molto complessa, che stiamo definendo in questi giorni. E’ il problema numero uno della nostra agenda, per lo meno della mia. Dobbiamo fare tutto entro l’anno. Ma l’obiettivo è fare anche prima”. Resta inspiegabile in ogni caso la mera condanna dei medici che si rendono responsabili agli occhi dei magistrati di negligenza,  non certo dei motivi che condussero Stefano Cucchi al ricovero ospedaliero. Resta l’ombra del pestaggio più volte denunciato dalla sorella Ilaria.  “Questa sentenza non fa giustizia, non individua le responsabilità, lascia ancora aperta la ricerca della verità” – ha scritto  Nichi Vendola ad Ilaria Cucchi – “Quella di Stefano è per me una ferita non chiusa e come tale costituisce un impegno del mio stesso modo di pensare e di fare politica. La politica dei diritti di ogni persona, di una giustizia della verità.”

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