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Ambiente & Turismo

Roma. Ecoitaliasolidale: nube rossa e polvere del Sahara superato il limite Pm10. Il Campidoglio si limita a dire “State a casa”.

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Fallimentari i provvedimenti anti-smog del Comune di Roma sino ad oggi

Anche oggi la Capitale continua ad essere interessata da una nube di polveri provenienti dal Sahara e il Campidoglio rinnova la raccomandazione, già rivolta ieri, ai soggetti più a rischio – come bambini, donne in gravidanza, persone anziane, cardiopatici e soggetti con patologie respiratorie – di evitare di esporsi prolungatamente alle alte concentrazioni di inquinanti. Permane così per il secondo giorno consecutivo il superamento dei limiti del Pm10.

Se Frosinone, con 70 superamenti, è il peggior capoluogo d’Italia per il numero di giorni di PM10 oltre i limiti attuali (50 µg/mc), Roma risulta tra le otto città italiane più inquinate per la media annua di biossido di azoto (NO2) nel 2023, con 32 µg/mc (microgrammi per metro cubo di aria).

E sino ad oggi il Comune ha predisposto esclusivamente  inconcludenti  blocchi  totali del traffico nella Ztl “Fascia Verde” o raccomandazioni alla cittadinanza per i “soggetti più a rischio”, di «evitare di esporsi prolungatamente alle alte concentrazioni di emissioni».

Sta di fatto che in questi anni si è fatta solo demagogia ed i blocchi delle auto più inquinanti per alcuni giorni, in recepimento di normative nazionali e regionali, non hanno  dato risultati positivi per l’aria che respirano i romani e la situazione di criticità climatica da tempo sta risultando sempre più pericolosa per l’ambiente e  la salute.

Questo è il commento di Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale e di Fabio Rosati, Vice Presidente del Movimento Ecologista e responsabile del Centro Studi sulla Mobilità.

Troppe le carenze e le inefficienze nel trasporto pubblico per consentire ai romani e ai pendolari di lasciare in garage i mezzi privati. Grazie alle inefficienze del TPL romano e ad i mezzi ATAC diesel 3 (oltre duecento in circolazione), la situazione non cambierà e le centraline continueranno a rilevare sforamenti dei livelli di polveri sottili, anche al di là delle situazioni straordinarie come quelle di queste giorni delle nube di polveri provenienti dal Sahara.

Proseguiamo a sostenere – riferiscono gli esponenti di Ecoitaliasolidale – che sono  tre i principali inquinanti delle aree urbane: le polveri sottili (PM10 e PM2.5) e gli ossidi di azoto – in particolar modo il biossido di azoto (NO2) – ritenuti dalla comunità scientifica internazionale come i marker principali che determinano la qualità dell’aria che respiriamo ma soprattutto gli inquinanti che determinano prevalentemente l’insorgenza di effetti sanitari cronici sul sistema respiratorio e cardiovascolare e che determinano mediamente oltre 50mila morti premature all’anno solo in Italia.

Ancora una volta chiediamo –proseguono Benvenuti e Rosati – di valutare le reali cause dell’inquinamento adottando soluzioni adeguate come il controllo costante dell’emissione dei riscaldamenti soprattutto dei grandi uffici e delle mega strutture commerciali, un adeguato e più moderno trasporto pubblico, l’effettivo utilizzo dei mobility manager, mobilità alternative, la necessità di sforzi costanti di decarbonizzazione in tutti i settori emissivi. E’ necessario, specie sul trasporto pubblico, un incremento delle frequenze, una regolarità delle corse ed una garanzia, per chi si sposta con i mezzi pubblici, di un orario di partenza ed arrivo.

C’è inoltre la necessità di accelerare sul rinnovo della flotta del TPL romano,  occorre un piano di riqualificazione energetica dell’edilizia pubblica e rendere sostenibile l’ultimo miglio della distribuzione delle merci.

L’amministrazione guidata dal Sindaco Gualtieri, a distanza di oltre due anni dal suo insediamento, non ha prodotto soluzioni efficaci a difendere l’ambiente –concludono  Benvenuti e Rosati – né tantomeno un miglioramento nella qualità del trasporto pubblico cittadino. E quel che è peggio, che a parte proclami su nuovi progetti, la realtà esistente del TPL romano è lasciata a se stessa, criticità che ovviamente diventano sempre più gravi per l’emergenza climatica che stiamo vivendo.

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