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Politica

Emiliano: tracciato Tap, espianto ulivi illegittimo

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 Per Emiliano ci vuole molta prudenza e soprattutto bisogna evitare le forzature. Perché quando si forza, la reazione popolare può essere fortissima

 

“Ci vuole concertazione e anche flessibilità”, l’espianto degli ulivi in Puglia è illegittimo e non bisogna essere sordi rispetto alle proteste della popolazione. E’ quanto sostiene il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano. La questione è legata alla realizzazione del tunnel del gasdotto Tap e quindi alle relative proteste dei proprietari dei terreni del tracciato dove vengono espianti gli ulivi. “Naturalmente – aggiunge Emiliano – la Regione non ha strumenti per fermare un lavoro per il quale il Governo ha dato disposizione alle forze di polizia di favorire un’operazione considerata assolutamente strategica”.

Per Emiliano ci vuole molta prudenza e soprattutto bisogna evitare le forzature. Perché quando si forza, la reazione popolare può essere fortissima”. “Per essere ancora più chiari”, sottolinea Emiliano evidenziando uno dei luoghi dove passa la Tap, “un posto come Melendugno dalla bellezza commovente, in piena stagione turistica che sta cominciando, attira da tutto il mondo coloro che pensano, anche a ragione, di fare una battaglia di libertà nel momento in cui chiedono lo spostamento dell’approdo del Tap in un’atra area, in una zona industriale”. Poi aggiunge che “il Comune di Squinzano ha già dato la disponibilità con un atto del Consiglio comunale, ad ospitare l’approdo di Tap in un luogo dove non ci sarebbero polemiche. Quindi, non è vero che la Puglia dice no”.

“Fare per forza delle cose e imporle alla popolazione è la maniera più sbagliata di fare politica, – afferma Emiliano – e quella migliore per favorire chi vuole trarre da questo eventi pretesto per fare disordini. Non vorrei che l’intera stagione turistica, a causa di queste forzature, possa essere rovinata dalla incapacità del governo di comprendere le ragioni dei sindaci dell’area”.

Per Emiliano peraltro è quello che era contenuto nel programma di governo della Puglia che aveva chiesto al governo di spostare l’approdo del Tap”. Non bisogna provocare ulteriori danni e complicazioni, “e come al solito – rileva infine Emiliano – scarica sulle forze dell’ordine le contraddizioni che la politica non è stata in grado di risolvere”.

Fonte: regioni.it

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