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Rick Strassman e lo studio delle sostanze psichedeliche

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Tempo di lettura: 3 minuti

Una branca della medicina studia questo campo da un punto di vista scientifico e ne parliamo con un grande esperto, Rick Strassman, che ha da poco pubblicato un libro in materia

Di Francesca Rossetti

Con il termine “psichedelico” si intende qualcosa al limite della coscienza, in cui il confine fra bene e male spesso non e’ piu’ chiaro e si rischia spesso di perdere il controllo della lucidità e del raziocinio. Esiste però una branca della medicina che studia questo campo da un punto di vista scientifico e ne parliamo con un grande esperto, Rick Strassman, che ha da poco pubblicato un libro in materia.

Chi è Rick Strassman e come nasce l’interesse per la psichedelia?

“Il mio interesse per le sostanze psichedeliche è iniziato da adolescente, dalle mie prime esperienze. Volevo studiare questi farmaci sugli esseri umani dal punto di vista della farmacologia, della psicologia e del buddismo. Questo è perché ho frequentato la facoltà di medicina, sono diventato psichiatra e mi sono specializzato in clinica sulla ricerca in psicofarmacologia. All’epoca si sapeva poco della melatonina pineale, e ho pensato che potesse essere naturale che il mondo psichedelico fosse responsabile di esperienze spirituali non indotte dalla droga e altri stati altamente alterati. Abbiamo eseguito uno studio approfondito sulla melatonina negli anni ’80 che ha dimostrato i suoi effetti sedativi ma non quelli psichedelici.

I miei studi su DMT e psilocibina hanno portato al rinnovamento della ricerca clinica negli USA dal  1990 fino al 1995, anni in cui ho fornito orientamento ai centri di ricerca UCLA e MDMA, Università dell’Arizona, Università di Miami e Johns Hopkins University.

Abbiamo sviluppato poi una nuova scala di valutazione nel New Mexico che rimane una delle più utilizzati per la ricerca psichedelica clinica sui farmaci.”

Cosa si intende con questo termine e quali sostanze ne fanno parte?

“Psichedelico significa “manifestazione della mente” o “rivelazione della mente” nel senso di portare alla consapevolezza cose che prima erano invisibili che esistono all’interno della mente di una persona.

Gli psichedelici “classici” includono l’LSD, la psilocibina della magia funghi, DMT da molte piante tra cui l’ayahuasca, la droga africana di origine vegetale ibogaina e mescalina dal peyote e San Pedrocactus.

Altri composti con effetti psichedelici o quasi psichedelici includono ketamina, MDMA, Salvia divinorum e 5-metossi-DMT dal rospo psichedelico.”

 Loro usi benefici a fronte invece di quelli da evitare

“Durante la prima tappa  di ricerca clinica, l’LSD è stato utilizzato per dipendenza da oppiacei, disperazione di fine vita, alcolismo, dolore, ansia, depressione, sociopatia, autismo, ecc. Molte di queste condizioni sono l’obiettivo sull’uso di sostanze psichedeliche a livello di  ricerca.

Gli effetti di questi farmaci dipendono dal contesto in cui si trovano, in cui vengono assunti e lo stato mentale e di salute della persona che li prende. Sono generalmente consentiti a livello fisico, ma ci sono situazioni in cui sono controindicati come ipertensione, malattie cardiache, ictus, epilessia. Inoltre, se uno è malato psichiatrico bisogna stare molto attenti nel prenderli, dato che sono droghe molto potenti.”

Effetti sulla psiche e sulla mente, sulle memoria e sulle relazioni con gli altri

“Gli psichedelici influenzano ogni elemento della coscienza: emozioni, pensiero, consapevolezza del corpo, percezioni/sensazioni e senso di sé. Hanno anche effetti a livello cardiovascolare, endocrino, antinfiammatorio, stimolano la crescita nervosa delle cellule staminali e le connessioni tra di esse.

C’è una piccola letteratura sugli psichedelici e sulla memoria, ma io non ho familiarità con essa.

A seconda della dose, dell’impostazione e del farmaco specifico, le relazioni sotto l’influenza degli psichedelici possono migliorare o deteriorarsi. In generale aumentano la suggestionabilità e bisogna stare attenti a chi li prende.”

Utilizzo da parte di medici e psichiatri

“Questi farmaci hanno visto molto uso negli anni ’50 e ’60 sia clinicamente che nel setting della ricerca principalmente da parte di psichiatri e psicologi, soprattutto psicoterapia psichedelica assistita da droghe nel settore privato, di solito da una prospettiva psicoanalitica.”

Persone famose che ne hanno fatto un uso positivo

“Francis Crick, Prince Harry, Joe Rogan, Kary Mullis, Steve Jobs, Philip K Dick, Aldous Huxley, Terence McKenna, Alan Ginsberg, Aaron Rodgers,etc., etc.”

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