Connect with us

Diritti umani

Lodi: sindaca leghista esclude bambini extracomunitari dalla mensa ma i cittadini fanno una colletta per i piccoli

Published

on

Tempo di lettura: 2 minuti

La quota mensa era troppo alta per le famiglie di immigrati e i bambini mangiavano a parte il panino portato da casa. Raccolti ottantamila euro per farli mangiare a scuola.

di Vito Nicola Lacerenza

Il mese scorso a Lodi  180 bambini extracomunitari sono stati esclusi dalla mensa scolastica. Alcuni di loro sono stati costretti a mangiare un panino in un aula diversa da quella dei loro compagni mentre altri hanno preferito tornare a casa. Nelle scuole del Comune lombardo la quota giornaliera per la mensa era di 2 euro, ma negli ultimi tempi è stata aumentata a 5 euro. Troppi per le famiglie dei bambini stranieri che frequentano le scuole elementari della città, governata dalla sindaca leghista Sara Casanova. La prima cittadina, temendo che i cittadini extracomunitari potessero usufruire indebitamente dei servizi sociali offerti dal Comune, ha chiesto loro di documentare il proprio stato patrimoniale nel loro Paese d’origine. In pratica, per  Sara Casanova, è necessario che i genitori stranieri dimostrino di essere nullatenenti affinché i figli possano accedere alla mensa.

Reperire tali certificati però è risultato impossibile a moltissime famiglie, spesso provenienti da nazioni estremamente povere o in guerra. A pagare le conseguenze di questa discriminazione sono stati i picolli stranieri. Da un lato “gli alunni italiani ricchi che mangiano un pasto caldo, dall’altro “i figli degli extracomunitari poveri che si arrangiano con un panino portato da casa”. Una situazione che ha scandalizzato gran parte della comunità di Lodi, la quale ha raccolto 145.000 euro per pagare la quota della mensa a coloro che non potevano permettersela. Ma non è tutto. Grazie alla generosità e all’altruismo di numerose famiglie, a tutti gli studenti delle scuole elementari in difficoltà economiche sarà permesso di usare gratuitamente lo scuolabus e le famiglie extracomunitarie avranno presto l’opportunità di portare i loro figli all’asilo. La retta mensile sarà pagata quasi interamente dal Coordinamento Uguali Doveri, l’organizzazione che ha dato vita alla raccolta fondi,un sodalizio impegnatonel settore dei diritti e dell’integrazione. «C’è troppa paura del diverso- ha detto la presidente Michela Sfondrini- in giro si respirano sofferenza e rancore ma per fortuna c’è ancora tanta gente generosa». Gente, che ieri si è radunata di fronte al Comune di Lodi per incontrare la sindaca leghista o altri membri dell’amministrazione. Ma  nessun amministratore era in ufficio.

Print Friendly, PDF & Email