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Moda

La Milano Fashion Week e la dimensione globalizzata e fluida della moda

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Tre collezioni femminili e tante sfilate miste hanno arricchito la manifestazione meneghina tradizionalmente dedicata alle collezioni maschili.  Un calendario versione globale ha eliminato la distinzione tra sfilate e presentazioni.

di Rossella Langone.

Le quattro giornate di Milano Moda Uomo dedicate alle collezioni primavera-estate 2019 (15 -18 giugno), hanno seguito un calendario che ha posto allo stesso livello sfilate e presentazioni, e non solo. La frontiera tra uomini e donne è completamente scomparsa in questa stagione che ha incluso 3 collezioni femminili (Alberta Ferretti, Stella McCartney e Aalto) e tanti eventi co-ed, presentati da marchi diversi tra loro, alcuni classici, altri di nuova generazione.

I veri protagonisti di questa edizione sono stati i capi sportivi, dalla tuta proposta come abito da uomo in vari colori, modelli e materiali, ai pantaloncini corti da corsa, stretti da ciclista, in tinta unita e in versione stampata.

Tra le novità in passerella Bestfxxk, il marchio fondato da due laureati della London Fashion School Dona Kim e Jae Hyuk Lim di nazionalità sudcoreana, ha messo in scena capi dal taglio sartoriale britannico e elementi in pieno stile sportswear, mentre Sunnei, il brand  di moda maschile fondato nel 2015 dal francese Loris Messina e dall’italiano Simone Rizzo ha presentato la prima collezione femminile in una sfilata co-ed in cui compaiono elementi di sartorialità, streetstyle e sportwear in un mix ricercato e ben riuscito. Suggestiva anche la location scelta dai giovani stilisti, l’ultimo piano del grattacielo Pirelli, realizzato da Giò Ponti.  Diesel Red Tag, che aveva lanciato la prima capsule collection femminile lo scorso marzo a Parigi, ha presentato la seconda collezione, firmata dallo stilista belga Glenn Martens Go with the Flow (lasciati trasportare), una serie di capi streetstyle, versatili e  regolabili da abbottonare  e allacciare  in varie forme.

La quarta edizione di Milano Moda Graduate,  l’ iniziativa della Camera Nazionale della Moda  dedicata agli studenti delle scuole di moda italiane, si è svolta nella nuova sede di via Savona 56, alla presenza del presidente di giuria Renzo Rosso, fondatore di OTB Group, che ha assegnato i premi agli otto finalisti.

Sullo Scalone dell’Arengario del Palazzo Reale in piazza Duomo, Alberta Ferretti ha presentato in un’unica sfilata la collezione Resort 2019, in stile etnico, con abiti dai toni caldi e stivali in pelle scamosciata, la linea Limited Edition tutta dedicata alla sera, con tuxedo maschili ed abiti a frange e la capsule collection con il logo Alitalia, in vendita dal giorno successivo all’evento.

Il direttore creativo Alessandro Sartori per lo show di Ermenegildo Zegna ha scelto come location uno dei più famosi edifici del XX secolo, il palazzo Mondadori di Segrate creato dall’architetto brasiliano Oscar Niemeyer. I modelli hanno sfilato su una passerella collocata in mezzo al lago del quartier generale, proponendo creazioni tra sartoria e atletica in toni freschi, tessuti ricercati e materiali nuovi come il madras degradé, per il quale ogni quattro metri il marchio modifica leggermente la stampa, grazie ad una nuova tecnologia che consente di generare capi unici.

Sotto un pergolato di glicine, su una passerella di plexiglas, nel cortile del palazzo della maison in via Gesù, il defilé di Versace ha presentato una collezione co-ed trendy, con vestiti gessati in grigio chiaro, tailleur rosa pastello e verde fluorescente, e tanti capi con grafiche dei titoli di tabloid. Le protagoniste dello show, che ha visto la partecipazione di un cast esclusivissimo, sono state Kendall Jenner e Bella Hadid.

“Evolution” , il fashion show di Dolce & Gabbana, ha celebrato il ritorno in passerella di Monica Bellucci, Naomi Campbell e Marpessa Hennink, in una scenografia barocca, con specchi, putti e trono rosso, tra modelli, millennials e gente comune tra cui quattro signore settantenni, coppie omosessuali e famiglie con bambini.

La prima griffe ad invertire la tendenza e spostarsi dallo stile sportivo al look cool è stata Prada, che ha presentato spolverini e giacche eleganti e pantaloni dal taglio slim nei toni classici di rosa, tabacco e nero.  Il set è stato lo storico spazio sfilate della Fondazione Prada, arredato con sedili di plastica trasparenti modello scatola, disegnati da Verner Panton.

Un nuovo modo di proporre la giacca più impegnativa in assoluto, il doppiopetto, in versione accessibile e leggera  e al contrario il denim in versione elegantissima per abiti sofisticati, sono stati gli elementi caratterizzanti del defilé di Armani. Lo stilista in occasione del fashion show  ha presentato anche il nuovo logo del marchio.

A chiudere la Fashion Week ci ha pensato la londinese Stella McCartney, con un cocktail party nel giardino privato di palazzo delle Stelline che ha celebrato il ritorno dopo quattro anni a Milano, e una collezione co-ed in stile british,  versione ecologia e con tocchi bohemien.

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