Arte & Cultura
Valerio Evangelisti si è spento ieri
L’Italia oggi piange uno dei suoi scrittori più conosciuti, Valerio Evangelisti. Narratore, storico, saggista.
Era nato a Bologna nel giugno del 1952, Valerio Evangelisti, e si era laureato in Scienze politiche.
Un lavoro come funzionario direttivo del Ministero delle Finanze e la sua passione per lo studio mai sopita.
Numerosissimi saggi e alcuni volumi di storia contemporanea testimoniano, tra l’altro, la mai interrotta attività didattica e la ricerca in ambito universitario.
Nel suo primo scritto, Storia del partito socialista rivoluzionario 1881-1893, la sua laurea e quella di Emanuela Zucchini, con la quale condivide la pubblicazione. Il lavoro accurato ricostruisce integralmente la storia del Partito Socialista Rivoluzionario di Romagna, in seguito il Partito Socialista Italiano. Il volume si rivela importante oggetto di studio per la comprensione dell’ideologia sviluppatasi in Italia.
Anche il secondo volume è condiviso, questa volta con Salvatore Sechi docente di storia contemporanea nelle università di Venezia, Bologna, Ferrara e Berkeley. Il galletto rosso. Precariato e conflitto di classe in Emilia-Romagna, 1880-1980 tratteggia la storia del precariato, individuandone le origini nella fine della mezzadria. Analizza inoltre il rapporto tra monarchia, capitale e lavoro.
Poi “Sinistre eretiche. Dalla Banda Bonnot al sandinismo, 1905-1984″, “Gallerie nel presente. Punks, Snuffs, Contras: tre studi di storia simultanea”, “Gli sbirri alla lanterna. La plebe giacobina bolognese dall’anno I all’anno V (1792-179)”.
Analisi storica, psicologica e sociologica si intrecciano tra i suoi scritti apparsi anche su riviste, raccolte antologiche e collettive.
Le saghe
E gli argomenti di storia, psicologia e sociologia, si rincorrono anche nei suoi romanzi, saghe delle quali, ora, ci mancherà conoscere “il seguito”.
Nicolas Eymerich, inquisitore, un personaggio realmente esistito nel 1320, ma anche “l’ombra” dell’autore. Ben dieci romanzi, da cui sono stati ricavati tre sceneggiati radiofonici di trenta puntate ciascuno, andati in onda su Radio Rai 2 tra il 1999 e il 2001.
Poi Magus. Il romanzo di Nostradamus in cui le quartine, riportate integralmente in francese, e gli inserimenti latini, volutamente non tradotti, hanno confuso ben più di un lettore. Eppure il successo fu così enorme che consentì a Evangelisti di dedicarsi esclusivamente alla scrittura.
Mai in sosta, dalla sua mente brillante nascono Metallo urlante, Black Flag ed il suo ciclo. Poi Antracite, Noi saremo tutto, One Big Union, la trilogia americana, cui fa seguito il ciclo Il collare di fuoco, e una nuova appassionante trilogia Tortuga, Veracruz, Cartagena.
Non pago torna a soffermarsi sull’analisi storica. Ne nascono tre volumi, Il sole dell’avvenire, storia del movimento socialista in Emilia Romagna e, assieme ad Antonio Moresco, scrive Controinsurrezioni, la storia del Risorgimento italiano. Per la prima volta un comunista ed un fascista si confrontano sulle ottiche diverse di osservazione di un preciso periodo storico. Un tentativo sul quale la critica fu quasi crudele.
Tanti i saggi critici di Evangelisti, quasi tutti sulla narrativa popolare.
I suoi romanzi sono stati tradotti in ogni lingua e innumerevoli sono i premi vinti.
Re indiscusso del Fantasy e dell’horror ci lascia orfani. Sarà difficile trovare in Italia uno scrittore così poliedrico e fantasioso ed al contempo cosi realistico. Scrisse che ” solo la narrativa può restituire in parte il sapore di ciò che accadde. Gli odori e i colori: una verità che lo storico, vincolato a criteri quantitativi e a valutazioni asettiche non può permettersi”
A lui, che è stato capace di trasferire sapori, odori e colori anche nei suoi saggi, va il nostro ringraziamento.