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Arte & Cultura

Il simbolismo delle emozioni nell’arte di Camilla BQ

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Tempo di lettura: 5 minuti

I simboli racchiusi in forme che assumono colori in divenire: le emozioni che Camilla BQ trasmette nelle sue opere d’arte

Un bisogno che nasce da lontano quello che Camilla BQ esprime nelle sue creazioni artistiche, realizzate in un materiale innovativo quanto duttile: la resina. Ma anche la ricerca minuziosa dei segreti dell’universo e delle potenzialità del genere umano che lo abita, con al centro il bisogno primordiale di comunicare l’un l’altro. Una sensibilità acuta che porta l’artista Camilla BQ nel corso degli anni a sperimentare tutto il possibile per stabilire un rapporto tra sé stessa ed il mondo circostante.

L’infanzia e la giovinezza

Terza figlia di una famiglia medio borghese Camilla BQ vive in un ambiente sereno a Mestre (Venezia) fino all’età di nove anni. Poi i trasferimenti continui del nucleo famigliare in lungo ed in largo nella penisola italiana per motivi di lavoro dei genitori, le creano un disagio di fondo incolmabile: straniera in luoghi sconosciuti ed isolata dal nuovo tessuto sociale che anziché accoglierla come ragazzina da inserire, le scava intorno un vuoto incolmabile. Così il rimedio alla solitudine forzata diventa la lettura. Camilla divora i classici per ragazzi e nel frattempo vive in una sua personale dimensione fatta di simboli e di forme, che lei stessa contribuisce ad esaminare e catalogare, mai stanca di cogliere i particolari e le sfaccettature delle emozioni umane che i libri le rappresentano con le loro storie. Comincia a scrivere anche lei racconti e poesie, abitudine che non ha mai abbandonato.

Cos’è l’arte per Camilla BQ?

Sinergia-Acqua. Primo di una collezione di sette opere

L’arte per Camilla BQ è la rappresentazione del desiderio di comunicare in ogni forma possibile. L’artista ripercorrendo la sua vita fin dall’infanzia è colui che riesce a trasmettere emozioni attraverso le forme che crea, che siano testi composti da parole e quindi da lettere che ne formano il senso compiuto, come anche disegni e colori e dunque opere pittoriche o sculture, modalità espressive che trovano radici antichissime nella storia dell’umanità.

Le emozioni ed i simboli

Nel corso della vita Camilla BQ ormai giovane donna, si affranca dalla vita famigliare così riduttiva di spazi e di socialità, e si apre al mondo sperimentando dopo tanti anni di solitudine la comunicazione con gli altri. Non più un libro che la trasporta in un mondo parallelo, ma le persone in carne ed ossa, con le loro gioie, dolori ed emozioni. Nasce in lei il desiderio di esprimere le sensazioni che a sua volta riceve ed elabora in forme simboliche che possano assumere un valore universale. Ed anche la Q che ne caratterizza il nome d’arte è l’espressione di un simbolo universale: il quasar, in questo caso non un produttore di onde radio nell’universo, ma la matrice ideale da cui parte tutta la produzione artistica che Camilla BQ crea giorno per giorno, ispirata da una fervida immaginazione che le permette di racchiudere in forme da lei predisposte, i colori e gli oggetti che rappresentano l’emozione di un momento, in un continuo divenire di sfumature variegate.

La resina

Equilibrio.

Dopo lunga sperimentazione Camilla BQ elegge la resina come materiale tra i più performanti per le sue opere. La resina è un materiale relativamente nuovo ed innovativo in campo artistico e nel design. La resina liquida miscelata con un indurente diventa come una plastica solida, simile al vetro ma con una infinita possibilità di variegarne il colore. Il materiale più adatto alle necessità artistiche di Camilla BQ, oltre che per la possibilità di racchiudere la resina stessa in forme particolari, anche per la vasta gamma di colorazioni che si può realizzare.

Il colore dei simboli

I colori sono centrali nella vita umana e sono in grado di trasmettere emozioni come benessere, gioia, tristezza, dolore e rabbia, dunque influenzano il nostro umore e scandiscono le nostre giornate. Se da un lato la resina per Camilla artista è la certezza di poter veicolare l’emozione, racchiudendola in una forma certa da lei stessa concepita, la scelta del colore resta un’ipotesi che si avvicina all’idea primordiale dell’artista, ma finisce con l’avere una vita propria. Un esito quasi fiabesco perché il colore mischiato alla resina non può dare mai un risultato definito, ma si insinua in essa con esito finale mai certo. Come se la ragione lasciasse spazio all’imprevisto, così il simbolo definito si colora in modo imprevedibile dando ancor più risalto all’emozione che deriva dall’opera finita, ma mai definita e sempre in divenire.

Samarcanda, la partenza e l’approdo

Dolore/Reazione

Camilla BQ nel suo percorso di vita ha approcciato numerose discipline e svariate culture. Emblematica la sua passione per gli scacchi, antico gioco nato in India e poi diffuso in Europa grazie al mondo arabo. Gli scacchi in effetti possono ben rappresentare un alto momento di crocevia di culture diverse e le modalità con cui si ‘gioca’ anche nei tornei professionali non sono altro che la rappresentazione di linee e di forme valide per ogni singolo essere umano. Un gioco che accetta la sfida tra intelligenze e visioni, mai lo scontro fisico. Allo stesso modo curiosa dei linguaggi e delle culture si avvicina allo studio del cinese, così denso di significati attraverso l’uso di ideogrammi, molto diversi dalle nostre lettere occidentali dell’alfabeto. E scopre Samarcanda, o meglio…ritrova la città mito che rappresenta il punto nevralgico dell’antica Via della Seta, che unì oriente ed occidente.  Samarcanda luogo dei colori, delle suggestioni, degli incontri e scontri di civiltà, dai Turchi agli Arabi, dai Persiani sassanidi ai Turchi karakhanidi e selgiuchidi, dai Mongoli karakitay agli scià della Corasmia. Samarcanda città cosmopolita che con Tamerlano diventa capitale di un impero esteso dall’India alla Turchia e crocevia di culture, con artigiani e architetti provenienti dalle regioni più disparate dell’impero, ancora oggi esempio di quello che la comunicazione e l’accettazione dell’altro può realizzare in termini di opere, arte e magnificenza. Le forme ed i colori di Samarcanda entrano così nell’immaginario di Camilla BQ, che trova risposte ai suoi antropologici interrogativi in questa città ultra millenaria cui sente di appartenere da sempre. Magia? Immaginazione? Forse solo un inconscio collettivo che fa di ognuno di noi una piccola parte del tutto, perché tutti noi siamo il mondo intero e ognuno di noi raggiunge i suoi obiettivi comunicando. Come Camilla BQ comunica emozioni attraverso i simboli della sua arte.

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