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I tedeschi in bicicletta desiderano fare turismo in Italia

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E’ nata recentemente una struttura denominata “German Cycling Embassy” che porta nelle fiere in tutto il mondo il “brand” Germania in bicicletta.
di Adelfia Franchi
3511a15ab52c89d8883bcff6c07cb25a_XLRoma 4 Maggio – Come ogni anno l’associazione tedesca “sorella” di FIAB, l’ADFC cura un rapporto con statistiche ed informazioni sull’andamento del cicloturismo nel loro paese e dei loro cittadini. Per noi italiani tale analisi è sempre interessante perché il mercato tedesco è il maggiore al mondo per quanto riguarda il cicloturismo, sia in termine di infrastrutture (la Germania ha una rete molto completa e articolata di ciclo-itinerari protetti e segnalati) che per il turismo in casa nostra che ogni anno è sempre più nei pensieri dei tedeschi che vogliono fare una vacanza in bicicletta. Andiamo nel dettaglio della presentazione che è pubblicata in lingua originale nel sito dell’ADFC. La ricerca è stata illustrata alla fiera ITB di Berlino il 10 marzo di quest’anno da Raimund Jennert e Thomas Froitzheim, Allgemeiner Deutscher Fahrrad-Club (ADFC). Le prime slide indicano i progressi effettuati dalla Germania come terra per il cicloturismo. E’ nata recentemente una struttura denominata “German Cycling Embassy” che porta nelle fiere in tutto il mondo il “brand” Germania in bicicletta. Sono aumentate le strutture aderenti al circuito Bett und Bike (paragonabili ai nostri Albergabici) che ora sono 5.500 nel catalogo stampato e 6.000 presenti in una app per smartphone che comprende anche le strutture di Belgio, Danimarca, Lussemburgo e Austria. La prima domanda a cui ha risposto un panel di oltre 6.000 tedeschi riguarda la frequenza di escursioni giornaliere. E’ emerso che il 25 % del totale della popolazione effettua escursioni in bici. La frequenza media è di quasi 9 volte all’anno per un totale di circa 150 milioni di escursioni di un giorno. Andando ai tour più impegnativi si è chiesto quanti negli ultimi 3 anni hanno effettuato almeno un viaggio in bicicletta (cioè in cui la bici è stato l’elemento principale della vacanza) dormendo fuori almeno 3 notti. Il 17 % degli intervistati ha risposto positivamente. Estrapolando la percentuale sulla popolazione adulta tedesca (68,1 milioni) possiamo ritenere che sono ben 5,7 milioni i tedeschi che hanno fatto un viaggio in bicicletta negli ultimi tre anni. Questo dato è in aumento perché ha fatto almeno un viaggio nel 2015 l’11 % in più di chi ha fatto un viaggio in bici nel 2014. Sono ugualmente aumentati del 10 % rispetto agli anni precedenti anche i viaggi più brevi di solo una o due notti. Interessante sapere quali fonti di informazione usano i ciclisti tedeschi per pianificare i loro viaggi. Internet prima di tutto, usato da quasi il 90 % dei cicloviaggiatori che preparano i loro percorsi studiandoli da google map, open cycle map e similari. In aggiunta a internet molti usano anche mappe cartacee (60 %) e guide di viaggio (40 %). Internet però non è fondamentale per orientarsi quando si è già in sella perché quasi l’80 % sceglie di orientarsi con i cartelli delle ciclovie, presenti lungo ogni percorso che si rispetti in Germania. Il 65 % usa le mappe cartacee, mentre il navigatore gps è utilizzato dal 30 % dei ciclisti tedeschi in viaggio. Internet e smartphone servono per informazioni accessorie come le previsioni del tempo, nozioni turistiche del luogo o per la ricerca dell’alloggio in cui pernottare. Anche per i tedeschi la durata media del viaggio si sta accorciando e sono aumentati i viaggi che durano meno di 7 giorni. Utile sapere che per il 40 % di chi fa viaggi in bicicletta, il cicloviaggio è la vacanza principale dell’anno e dura in media 11 giorni. Oltre l’80 dei viaggiatori pianifica il viaggio individualmente, mentre il ruolo dei tour operator è marginale con solo il 10 % dei viaggi effettuati con il loro aiuto. Tale percentuale aumenta fino al 30 % per i viaggiatori over 65. Oltre il 50 % viaggia in coppia e il 35 % con altri amici. I viaggiatori solitari sono il 16 % del totale e le famiglie con bambini meno del 7 %. L’analisi si sofferma sugli utilizzatori di bici elettriche che hanno comportamenti significativamente diversi. Sono in media più anziani, più donne, viaggiano in genere in coppia e approfittano più di altre categorie delle offerte dei tour operator. La bici a noleggio è ancora relativamente poco utilizzata e viene preferita la propria bicicletta per oltre il 90 % dei casi. Il dato è in calo con l’11 % di viaggi con bici a noleggio nel 2014 contro l’8,3 del 2015. In caso di noleggio si preferisce di gran lunga la bici da trekking ad altre tipologie di bicicletta (mtb o bici da corsa). Oltre il 30 % dei cicloviaggiatori usa il trasporto ferroviario per avvicinarsi alla destinazione del viaggio in bicicletta, contro il 40 % di chi usa l’auto. Nel 2015, oltre al treno, si è sviluppato un altro mezzo di trasporto collettivo che è la compagnia FlixBus che è attrezzata per portare biciclette sui suoi pullman. La concorrenza non ha però penalizzato il trasporto ferroviario dato che nel 2015 c’è stato il maggior numero di bici trasportate sui treni in Germania, oltre 315.000 (superato il record di 312.00 che risaliva al 2002) a cui si sono aggiunte le 65.000 che hanno usato Flixbus. L’intermodalità nei tratti a lunga percorrenza rimane quindi un servizio fondamentale per lo sviluppo del cicloturismo, tanto è vero che per i tedeschi questo aspetto è quello che può essere maggiormente migliorato per aumentare le potenzialità del cicloturismo ed è ritenuto insufficiente dall’11 % degli intervistati. Dove invece sono più contenti è nella sistemazione alberghiera, in quanto il 96 % dichiara che gli alloggi che hanno trovato sono di buona qualità. L’ADFC ha valutato e certificato 34 ciclovie e 5 distretti cicloturistici per un totale 11.000 km di percorsi di qualità che sono stati classificati come itinerari da 3 a 5 stelle. Oltre alla Germania l’ADFC sta iniziando a valutare anche itinerari nei paesi vicini. Dei percorsi in Germania la ciclopista dell’Elba rimane la preferita dai cicloturisti di quel paese. Stanno prendendo piede la novità della ciclopista del Weser e della valle della Ruhr che hanno sopravanzato la ciclopista del Danubio tedesco. Nelle ciclopiste all’estero il Danubio austriaco rimane di gran lunga l’itinerario preferito, ma dietro emergono due ciclovie che scorrono in Italia e in parte coincidenti, cioè la Ciclovia Claudia Augusta che dalla Germania raggiunge Trento tramite il passo Resia e da qui si biforca e può raggiungere Venezia tramite la Valsugana (Via Claudia Augusta Altinate) oppure Ostiglia dal Garda e la ciclopista del Mincio – Mantova (Via Clauda Augusta Padana). Al terzo posto tra le ciclovie principali estere per i tedeschi c’è la ciclopista dell’Adige che nel 2015 ha superato come preferenze quella del Mare del Nord. Questa ciclopista nei programmi dei tour operator tedeschi parte ugualmente da Passo Resia e da Trento raggiunge Verona. Sommate queste due ciclovie praticamente coincidenti superiamo il 16 % delle preferenze contro il 23 % della ciclopista del Danubio austriaco. Questa tendenza è confermata dalla risposta sulle regioni cicloturistiche estere preferite dagli intervistati. Su 114 aree nominate dopo Olanda e Austria c’è l’Alto Adige e dopo la Francia c’è l’Italia nel suo insieme seguita dall’area delle Alpi. Insomma l’Italia è molto presente nei “desiderata” dei cicloturisti tedeschi, dato avvalorato dall’analisi sulle nazioni preferite dove l’Italia si gioca addirittura il primo posto con l’Austria (30,5 % contro il 30,8 %) surclassando Francia e Olanda che si fermano al 20 e al 16 %. Una possibile motivazione per le preferenze date al nostro paese è che chi viaggia in bici spesso cerca anche altre attrazioni oltre a ciclopiste belle e segnalate. Infatti oltre il 50 % abbina la bicicletta a vacanze culturali, il 42 % ad escursioni a piedi e il 40 % a vacanze balneari. Anche le vacanze di wellness, fitness e termali abbinate alla bicicletta hanno una rilevanza notevole nelle scelte dei ciclisti tedeschi. Queste analisi hanno un valore importantissimo per la pianificazione della rete cicloturistica italiana e  dei servizi dedicati ai viaggiatori in bicicletta. La fetta di mercato data dai cicloturisti tedeschi è fondamentale per garantire una ricaduta economica positiva del cicloturismo sui territori attraversati da ciclovie. Si nota che non ci può essere cicloturismo di massa dove mancano servizi essenziali come la segnaletica e l’intermodalità, ma ci conforta l’idea che l’Italia è in cima ai pensieri dei tedeschi che stanno pianificando un viaggio in bicicletta. Il gradimento da parte dei tedeschi della Via Claudia Augusta e della ciclovia dell’Adige rafforza in FIAB la convinzione che la Ciclopista del Sole (l’asse Brennero – Roma – Sicilia), già inserita in Eurovelo 7, è una idea vincente per lo sviluppo del cicloturismo in Italia, La programmazione e la realizzazione del tratto Verona – Firenze diventa in quest’ottica un formidabile “asso nella manica” che nessun’altra nazione europea potrà sottrarci se ce lo giochiamo bene. Ricordiamo infatti che grazie a FIAB e al lavoro delle nostre associazioni sul territorio la ciclovia Verona-Firenze è uno dei 4 progetti che sono stati beneficiati di uno specifico finanziamento da parte del nostro Parlamento. Ora sta a noi creare le condizioni affinché i cicloturisti tedeschi arrivino in tanti e soprattutto che al loro ritorno diffondano un’immagine positiva del nostro paese visto dal sellino di una bicicletta.
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