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PMI: da Dubai il mercato della consulenza per le imprese italiane

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E’ la prima volta che i professionisti del settore degli investimenti e della consulenza aziendale si mettono insieme in un paese estero ”pur di far valere il brand e il lavoro italiano, non solo qui a Dubai anche in attesa dell’expo 2020 – tiene a precisare Severoni – ma anche in altri paesi e Dubai e’ l’hub perfetto per questo”.

di Romolo Martelloni

”Il mercato italiano della consulenza, secondo una ricerca dell’ Università di Tor Vergata, ha una dimensione, 0,2% del PIL, decisamente minore di quello di altri paesi a noi confrontabili. In Italia il 99,9% delle aziende è da considerarsi PMI (meno di 250 dipendenti), di cui oltre il 95% è composto da piccole e micro aziende (meno di 50 dipendenti). Questo segmento di mercato si affida molto poco alla consulenza. Probabilmente è anche colpa dei consulenti, che non hanno saputo adattare a questi settori la propria offerta, il primo modo di relazionarsi con clienti, magari difficili, ma sempre clienti”. Cosi’ Massimo Severoni, della Consulting Investments Group (www.consultinginvestmentsgroup.com), un gruppo di professionisti italiani che si sono messi a disposizione non solo di chi vuole investire negli Emirati Arabi ma da qui una piattaforma del sapere come operare in altri paesi sia europei che extraeuropei. E’ la prima volta che i professionisti del settore degli investimenti e della consulenza aziendale si mettono insieme in un paese estero ”pur di far valere il brand e il lavoro italiano, non solo qui a Dubai anche in attesa dell’expo 2020 – tiene a precisare Severoni – ma anche in altri paesi e Dubai e’ l’hub perfetto per questo”. Consulting Investments Group, spiega Severoni ”si propone di abbattere questo scetticismo, la sua consulenza sartoriale, la condivisione dei risultati ed il modello di network ramificato e professionale ma non direttamente incidente sui costi, fa si che le pmi possono usufruire di una assistenza economicamente poco invasiva, personalizzata e partecipe dei risultati con una parte dei compensi normalmente regolata in “success fee” perche’ vive in partnership con il cliente i momenti strategici della vita d’impresa offrendo supporto professionale e, ove richiesto, anche finanziario”. La cosa importante, sottolinea Severoni e’ aggiornarsi sulle evoluzioni del mercato ”con un osservatorio aggiuntivo a disposizione del cliente per meglio competere attraverso il co-sharing delle esperienze, del network e delle professionalita’ e delle specialita’ nella consulenza aziendale in diversi settori a livello internazionale”. 

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