Arte & Cultura
Luciano D’Abbruzzo ed il mondo della musica
Intervista al cantate Luciano D’Abbruzzo
Di Francesca Rossetti
Roma, 31 Maggio – Luciano D’Abbruzzo è un giovane e promettente cantante dal futuro sicuramente radioso: infatti ha vinto il Premio Fabrizio De André 2016 ed ecco cosa ci racconta di sé.
Chi è Luciano D’Abbruzzo e come nasce la tua passione per la musica?
“Un’idea definitiva ancora non me la sono fatta, è che sono sempre in movimento, a fare e disfare progetti e cose, avvolte anche apparentemente distanti tra loro. Ora ti risponderei che Luciano D’Abbruzzo è Il Guardiano del Bosco, che è uno dei tanti sogni risaliti dal cassetto sopra al comodino. In casa sin da bambino la musica si respirava nell’aria. Il nonno che non ho mai conosciuto era maestro di Clarinetto. Avevamo un pianoforte che i miei avevano acquistato per mio fratello maggiore; poi ho finito per suonarlo io.”
Quali sono gli artisti che segui e quali messaggi cerchi di comunicare con le tue canzoni?
“Non credo di dire una novità assoluta, come quasi tutti vado a periodi. E’ un bel pezzo che ascolto principalmente musica classica, Chopin è uno dei miei preferiti, senza voler scomodare”Giovanni Sebastiano…” Non mi sento proprio uno che vuole dare messaggi, non ho molte dritte da dare agli altri, principalmente mi sforzo di imparare, ogni cosa, imparare l’arte di vivere. Sembra ovvio, però le mie canzoni parlano d’Amore, nelle molteplici sue forme e parlano del rispetto, che ritengo necessario, per gli altri esseri e per la natura che ci ospita…”
Di che cosa parla “Il Guardiano del Bosco” e come nasce la partecipazione e vincita al Premio Fabrizio de Andrè?
“Il Guardiano del Bosco è quasi una mia rivoluzione interiore, in parte racconta un volontario allontanamento “dalle luci e dalla confusione” per poter sentire, discernere meglio ciò che ci circonda,quelle vocine che ognuno di noi ha dentro. Racconta quindi il viaggio di un uomo che si ritrova solo, che si perde nel bosco della vita e invece di avere paura prende spunto per capire e capirsi meglio. Un uomo che va via e che torna a prendersi cura di se e della natura che lo circonda. L’idea di partecipare al Premio De André è venuta inizialmente al mio produttore artistico, Alessandro De Berti, che con me scrive parte delle musiche, gli devo molto per questa vittoria allo stesso modo di come sono riconoscente verso i musicisti che da sempre mi seguono. Siamo una famiglia,il Premio è anche loro.”
A chi dedichi la vittoria e quali saranno i tuoi prossimi eventi?
“Sono sempre così altruista, così mi dicono, che questa volta la vittoria al Premio De André me la voglio proprio dedicare. E’ un riconoscimento arrivato dopo un tempo molto lungo e dopo tanto lavoro, compreso quello delle persone speciali che insieme a me stanno facendo diventare grande il mio progetto musicale; c’è sempre un lavoro di squadra dietro la vittoria di un singolo. Stanno per essere confermate alcune date estive, non saranno molte proprio perché la post produzione del nuovo album assorbe quasi tutto il tempo a disposizione; in ogni caso a breve le potrete trovare sul mio sito web e sui social.”
Per informazioni http://lucianodabbruzzo.com/