Connect with us

Ambiente & Turismo

Il 18 marzo si celebra la Giornata Mondiale del Riciclo 2024

Published

on

Tempo di lettura: 2 minuti

Benvenuti (Ecoitaliasolidale): proseguiamo a lanciare l’allarme per la plastica che determina il 3,7% dell’effetto serra

Si festeggia oggi la Giornata mondiale del riciclo 2024 (Global Recycling Day), un evento avviato dal 2018, quando la Global Recycling Foundation, l’ha istituito per la prima volta e successivamente  riconosciuto  dalle Nazioni Unite.

L’ultima relazione della Corte dei Conti europea è impietosa. “Tra il 2015 e il 2021 – scrive – il tasso medio di circolarità per tutti gli Stati dell’UE‑27 è aumentato soltanto di 0,4 punti percentuali”. Tra i 27 membri, sette paesi (Lituania, Svezia, Romania, Danimarca, Lussemburgo, Finlandia e Polonia) hanno perfino peggiorato in tema di riciclo e recupero dei materiali ed i problemi sono sempre rappresentati dalla scarsa qualità e quantità di impianti di riciclo, ma soprattutto da una produzione di materiali e oggetti che difficilmente sono recuperabili.

E’ quanto ricorda in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale.

“Le azioni volte al riciclo dei materiali e dei prodotti commercializzati rappresentano una delle strategie dell’economia circolare, e quindi fra le fondamentali leve per contrastare l’emergenza del cambiamento climatico. Un fattore -ricorda Benvernuti- che secondo il mondo scientifico consente di risparmiare oltre 700 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 ogni anno”.

“Nel periodo 2004-2022, secondo  le rilevazioni ISPRA  il tasso di uso circolare dei materiali italiano passa dal 5,8% al 18,7%,  ma il problema essenziale  -prosegue Benvenuti- continua a rimanere quello della plastica e del relativo inquinamento soprattutto in mare”.

Come in più occasioni ha ricordato il Prof. Luigi Campanella, scienziato di fama internazionale e già Presidente della Società Chimica Italiana, nonché già Preside della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università La Sapienza di  Roma,   “il contributo della produzione di plastica all’effetto serra,  calcolato nella percentuale del  3,7% rappresenta un valore che secondo diverse proiezioni potrebbe divenire del 4,5% al 2050”.

 “Dal 1950 sino ad oggi -ricorda Benvenuti- sono stati prodotti dall’uomo 0tto miliardi e 300 milioni di tonnellate di plastica.    Ben 6,3 miliardi di tonnellate sono già diventati rifiuti,  di questi, il 79 per cento risulta accumulato nelle discariche o addirittura abbandonato, il 12 per cento  è stato incenerito e soltanto il 9 per cento risulta essere stato riciclato. Se non si ferma l’invasione della plastica, gli scienziati di tutto il mondo ci informano che nel 2050 negli oceani ci sarà più plastica che pesci.

“Per questo nel celebrare la giornata di oggi invitiamo -conclude Benvenuti- le Istituzioni a tutti i livelli di accelerare sulle buone pratiche ambientali, a cominciare dal riciclo dei prodotti, e difendere globalmente la “casa comune” soprattutto dall’inquinamento della plastica”.

Print Friendly, PDF & Email