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Domeniche Ecologiche: Ecoitaliasolidale, Roma prosegue a risultare tra le città più inquinate d’Italia

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Fallimentari i provvedimenti anti-smog del Comune e si prosegue  con l’ennesimo inconcludente stop delle auto del 25 febbraio scorso

La giunta Gualtieri sta proseguendo con le inutili domeniche ecologiche nella Capitale senza ottenere risultati.

Secondo gli ultimi dati disponibili sul sito dell’Arpa Lazio, quelli del 18 febbraio, peraltro domenica quando il traffico nella città è limitato rispetto ai giorni lavorativi, quasi tutte le centraline avevano rilevato valori delle Pm10 superiori agli standard di legge per la media di periodo. Si passa dai 48 microgrammi al metro cubo del quartiere Preneste ai 52 di Colleferro/Oberdan.

Se Frosinone, con 70 superamenti, è il peggior capoluogo d’Italia per il numero di giorni di PM10 oltre i limiti attuali (50 µg/mc), Roma risulta tra le otto città italiane più inquinate per la media annua di biossido di azoto (NO2) nel 2023, con 32 µg/mc (microgrammi per metro cubo di aria).

E  domenica 25 febbraio, il Comune ha predisposto l’ennesimo inconcludente  blocco totale del traffico nella Ztl “Fascia Verde”.

A fronte di valori altamente nocivi per la popolazione, l’indicazione del Comune di Roma a guida Gualtieri dall’inizio dell’anno è riuscita solamente ad adottare i provvedimenti anti-smog promulgati dal  dipartimento Ciclo dei rifiuti, Prevenzione e Risanamento dagli inquinamenti con la determinazione dirigenziale, la 6 del 03-01-24, con la quale si è resa noto  alla cittadinanza l’opportunità per i “soggetti a rischio”, bambini, donne in gravidanza, persone anziane, cardiopatici, soggetti con patologie respiratorie,  di «evitare di esporsi prolungatamente alle alte concentrazioni di emissioni».

Inoltre sono state  indicate «azioni volontarie» per tenere basso il livello di inquinamento: utilizzare i mezzi pubblici e lo sharing, preferire veicoli elettrici o a metano, limitare l’uso del riscaldamento, non sostare a motore acceso, usare la bicicletta o andare a piedi. Infine attraverso una ulteriore determina, la 3 del 2-1-24, ha previsto un rafforzamento del lavoro dei vigili urbani per fluidificare il traffico su alcune arterie ad alta percorrenza come i lungoteveri, corso Italia, Castro Pretorio, ma anche corso Francia, viale Trastevere, via Oderisi da Gubbio, circonvallazione Trionfale, viale Palmiro Togliatti.

Sta di fatto che in questi anni si è fatta solo demagogia ed i blocchi delle auto più inquinanti per alcuni giorni, in recepimento di normative nazionali e regionali, non hanno  dato risultati positivi per l’aria che respirano i romani. 

 Questo è il commento di Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale e di Fabio Rosati, Vice Presidente del Movimento Ecologista e responsabile del Centro Studi sulla Mobilità.

Troppe le carenze e le inefficienze nel trasporto pubblico per consentire ai romani e ai pendolari di lasciare in garage i mezzi privati. Grazie alle inefficienze del TPL romano e ad i mezzi ATAC diesel 3 (oltre duecento in circolazione), la situazione non cambierà e le centraline continueranno a rilevare sforamenti dei livelli di polveri sottili. Tre i principali inquinanti delle aree urbane: le polveri sottili (PM10 e PM2.5) e gli ossidi di azoto – in particolar modo il biossido di azoto (NO2) – ritenuti dalla comunità scientifica internazionale come i marker principali che determinano la qualità dell’aria che respiriamo ma soprattutto gli inquinanti che determinano prevalentemente l’insorgenza di effetti sanitari cronici sul sistema respiratorio e cardiovascolare e che determinano mediamente oltre 50mila morti premature all’anno solo in Italia.

Ancora una volta chiediamo –proseguono Benvenuti e Rosati – di sospendere la pratica delle Domeniche ecologiche a Roma, inutili e dannose, valutare le reali cause dell’inquinamento adottando invece soluzioni adeguate come il controllo costante dell’emissione dei riscaldamenti soprattutto dei grandi uffici e delle mega strutture commerciali, un adeguato e più moderno trasporto pubblico, l’effettivo utilizzo dei mobility manager, mobilità alternative, la necessità di sforzi costanti di decarbonizzazione in tutti i settori emissivi. E’ necessario, specie sul trasporto pubblico, un incremento delle frequenze, una regolarità delle corse ed una garanzia, per chi si sposta con i mezzi pubblici, di un orario di partenza ed arrivo.

C’è inoltre la necessità di accelerare sul rinnovo della flotta del TPL romano,  occorre un piano di riqualificazione energetica dell’edilizia pubblica e rendere sostenibile l’ultimo miglio della distribuzione delle merci.

L’amministrazione guidata dal Sindaco Gualtieri, a distanza di oltre due anni dal suo insediamento, non ha prodotto soluzioni efficaci a difendere l’ambiente –concludono  Benvenuti e Rosati – né tantomeno un miglioramento nella qualità del trasporto pubblico cittadino. E quel che è peggio, che a parte proclami su nuovi progetti, la realtà esistente del TPL romano è lasciata a se stessa.

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