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Salute

Coppie a rischio. Scienziati inglesi temono la scomparsa del maschio per motivi di genetica

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Ricerche di un’università inglese hanno accertato che il cromosoma Y, alla base della determinazione del sesso maschile, rischia di scomparire, ponendo interrogativi sul futuro dell’umanità. In futuro una procreazione con ingegneria genetica?

 

di Vito Nicola Lacerenza

Una ricerca pubblicata dall’Università di Kent, una cittadina vicino Londra, ha evidenziato che il cromosoma Y, una struttura filamentosa presente nel DNA che determina la formazione del sesso maschile, rischia di scomparire fra 4-5 milioni di anni. Ciò significa che non ci saranno più uomini? A questa domanda hanno cercato di rispondere i due scienziati inglesi, autori della pubblicazione, Darren Griffin, docente di biologia molecolare e Peter Ellis, professore di biologia molecolare e riproduttiva. Il sesso di una persona è dato dalla combinazione dei cromosomi X e Y.  Quindi se la combinazione è XX, si avrà una femmina, se XY, un maschio. È così da circa 200 milioni di anni, per tutti i mammiferi, non solo per l’essere umano. Per inciso, il nome dei due cromosomi è stato deciso per via della somiglianza della loro forma con le due lettere dell’alfabeto. Cosa è accaduto allora? Semplice. “Nel corso del tempo il cromosoma Y  si è ristretto, si è degradato e dalle immagini si nota benissimo come la sua forma attuale sia più simile ad una palla filamentosa. -hanno affermato i due ricercatori dell’università di Kent – Il motivo di questa trasformazione genetica è ancora ignoto.”

La comunità scientifica è divisa su quelle che potrebbero essere le ripercussioni di questa mutazione genetica sul futuro della specie umana. I due docenti dell’università inglese, Darren e Ellis, hanno sostenuto che  “sebbene il cromosoma Y si sia notevolmente ridotto di dimensione, avrebbe, in compenso, sviluppato un modo per non rimpicciolirsi ulteriormente e di sopperire alla sua scarsa dimensione con un processo chiamato “polindrome”. Questo processo non è altro che un meccanismo attraverso il quale il cromosoma Y copia le componenti genetiche buone che gli rimangono per riprodurle, rendendo possibile la combinazione con il cromosoma X e, quindi, la nascita di un maschio.” Secondo Darren e Ellis, questo risolverebbe definitivamente il problema dell’“estinzione dell’uomo”, ma molti dei loro colleghi non sono affatto concordi.

Jenny Marshall Graves, professoressa di genetica alla La Trobe University, in Australia, è convinta che questa involuzione del cromosoma Y comporterà, inevitabilmente, seri problemi di fertilità nell’uomo. A sostegno della teoria di Graves ci sarebbero ricerche condotte su topi e talpe giapponesi, i cui esemplari maschi sono da tempo privi del cromosoma Y. Questo avrebbe portato, secondo gli approfondimenti della scienziata australiana, a seri problemi nella riproduzione che potrebbero portare, addirittura, alla nascita di nuove specie. Va detto, però, che, nonostante le varie teorie avanzate dalla comunità scientifica a riguardo, è impossibile dire se, in futuro, la specie umana sarà ancora in grado di procreare naturalmente o se sarà costretta a ricorrere all’ingegneria genetica per farlo. Sono scenari ancora troppo lontani che, ad oggi, nessuno è in grado di prevedere.

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