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Arte & Cultura

A sud del mondo, storie di Italiani in Australia

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1507863_10151988418529130_1996554292_nDaniele, nato a Torino, a Melbourne ha trovato lavoro, cittadinanza e tra pochi giorni farà il riconoscimento di coppia con Jacopo: in Australia essere omosessuali non è discriminante.

Melbourne, 11 febbraio –  Ha 35 anni, è nato a Torino e ama la sua terra. Ma qualche anno fa è partito per una vacanza di tre mesi dall’altro lato del mondo, in Australia, ed è rimasto affascinato da un mondo nuovo che non conosceva neanche per sentito dire. Alla base della decisione di Daniele C. di cambiar vita non c’è un reale bisogno di sistemazione: i suoi gestiscono un’attività di ristorazione dove lui ha sempre lavorato. Ed essendo diplomato in psicopedagogia con una gran voglia di sperimentarsi, nel suo passato lavorativo c’è anche una bella esperienza con la produzione televisiva torinese della fiction ‘Centovetrine’. Tornato in Australia giusto per perfezionare l’inglese con un working holiday, il visto vacanza lavoro utilizzato per restare un anno da molti giovani, ha conosciuto Ned, e con lui ha potuto vivere, per la prima volta alla luce del sole, un vero rapporto di convivenza sentimentale. Nel frattempo si è mantenuto lavorando  in ristoranti di Carlton – Melbourne migliorando di giorno in giorno il suo inglese, anche grazie alla frequentazione di una scuola gratuita che il governo australiano mette a disposizione degli immigrati che desiderano restare per lavorare. 1011230_10152102910974130_2105335196_nLa storia con Ned, oltre a dare a Daniele la possibilità di palesare la sua omosessualità senza rischiare di essere messo alla berlina, gli ha fatto ottenere dopo due anni di convivenza il permanent resident, un visto che il governo australiano concede a qualsiasi coppia siano essi eterosessuali oppure gay. Una prova di grande civiltà che ha lo scopo di garantire diritti civili a tutti coloro che convivono, senza alcuna discriminazione sessuale. Nel frattempo però la relazione con Ned è finita, come spesso succede anche per gli etero, e Daniele stava quasi per decidere di rientrare in Italia, quando in rete ha trovato un annuncio di selezione per assistenti di volo della Tiger – Virgin, compagnia aerea australiana. Dopo una prima fase molto dura i 150 partecipanti alla selezione si sono ridotti a 13 e Daniele era uno di loro. Oggi ha un lavoro a tempo pieno e indeterminato ed una nuova storia d’amore con Jacopo, anche lui italiano: tra qualche giorno insieme presenteranno richiesta al comune di Melbourne come coppia convivente. Si tratta di un documento di registrazione della coppia che da quel momento usufruisce tra l’altro di assistenza medica al pari di un nucleo famigliare. “Nel mio ambiente di lavoro – racconta – non ci sono gerarchie, c’è un grande dialogo e molta solidarietà. Tutti contribuiamo alla buona riuscita di un volo”, ma soprattutto nessuno lo discrimina o lo giudica negativamente per il fatto che è gay.

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