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Arte & Cultura

“Caravaggio experience”, dialogo tra Caravaggio e Minniti e realtà virtuale a Siracusa

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Inaugurata ieri la mostra “Caravaggio. Per una crocifissione di Sant’Andrea” fino al 10 gennaio 2020 nel Palazzo della Soprintendenza di Siracusa. A dialogare con la Crocifissione di Sant’Andrea della collezione privata Spier di Londra, gemella a quella di Cleveland, due opere di Mario Minniti, amico e allievo durante il soggiorno siracusano. A maggio un percorso virtuale dell’esperienza creativa del Merisi nell’ipogeo della città.

Il taglio di un nastro che cela dietro di sé una stanza buia, contenente la Crocifissione di Sant’Andrea, con un gioco sapiente delle luci per rievocare la cifra stilistica di uno dei più importanti artisti di fine ‘500 e primi anni del ‘600, che ha contribuito a creare una vera e propria maniera, Michelangelo Merisi da Caravaggio. Ieri a Siracusa, alla presenza del sindaco Francesco Italia, il presidente della Regione Nello Musumeci e la soprintendente Irene Donatella Aprile, l’inaugurazione della mostra “Caravaggio. Per una crocifissione di Sant’Andrea” aperta al pubblico fino al 10 gennaio 2020 nel Palazzo della Soprintendenza. Curata dagli storici dell’arte Pierluigi Carofano e Nicola Barbatelli e organizzata da Sicilia Musei con il patrocino della Regione Siciliana, Assessorato regionale dei Beni Culturali, soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali della provincia di Siracusa e la città aretusea.

Un primo step della “Caravaggio experience” che, oltre alla tela del Merisi 198×148,5 della collezione privata Spier di Londra, vedrà in esposizione anche due tele dell’amico e allievo Mario Minniti provenienti dal Polo Museale di Messina: Miracolo della vedova di Naim e Maddalena ai piedi della croce; insieme ad un dialogo con l’altra opera del maestro della luce nella Chiesa di Santa Lucia alla Badia, Il seppellimento di Santa Lucia. Il secondo step è previsto il 15 maggio dove, nell’ipogeo della città, a due passi dalla mostra, con proiezioni, realtà virtuale e suggestioni sonore, il visitatore sarà accompagnato in un percorso che ripropone l’esperienza creativa del pittore. Due le tematiche prevalenti: il soggiorno siciliano dell’artista ed il tormento degli ultimi anni di vita. La città aretusea è la prima in Italia che vede il ritorno dell’opera gemella di quella conservata nel museo di Cleveland, dove è stata esposta anche essa nel 2017 per sostituire l’originale durante un restauro. Benché identiche, le due tele presentano delle differenze, quella della collezione Spier raffigura gli ultimi istanti di vita del martire precedenti alla crocifissione, che in quella di Cleveland è già compiuta. Non era inusuale per il maestro della luce dipingere versioni gemelle delle sue stesse opere, sia per una questione economica sia per il fatto di non essere mai soddisfatto, tra i casi più noti: Il Fanciullo morso dal Ramarro, il Suonatore di liuto, San Francesco in meditazione, la Medusa.

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