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Arte & Cultura

Roma.Stralciati Urbani, la personale di Umberto Berrino presso L’Istituto Storico Italiano per il Medioevo

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La mostra di Umberto Berrino, dal titolo “Stralciati Urbani” presso l’Istituto Storico Italiano per il Medioevo a Piazza dell’Orologio 4,  si chiuderà il 5 Novembre

di Ettore Lembo

Si è aperta il 3 ottobre a Roma presso l’Istituto Storico Italiano per il Medioevo a Piazza dell’Orologio 4, la mostra pittorica personale di Umberto Berrino, dal titolo “Stralciati Urbani” che si chiuderà il 5 Novembre.

Certamente il luogo, ma anche l’Istituto scelto per la particolarità dei messaggi che questa mostra lascia trasparire ad un attento osservatore, non può che facilitarne la lettura anche ad un profano non avvezzo alle particolarità tecniche, che a detta di illustri maestri presenti all’inaugurazione sono di significativo interesse.

E’ il percorso della memoria, il ricordo di come era, di come è il cantiere e di come sarà fortemente orientato nell’urbanizzazione delle città.

La visione del cantiere che riprende e ristruttura un’opera che è stata ma che ha subito degli eventi naturali e non solo, quindi sarà nuovamente con le modifiche, con le integrazioni, e perché no con le contrapposizioni post moderne, come nel caso del Gazometro e del Colosseo.

Opere che hanno una sequenza nella esposizione anche se sono dei singoli quadri, ma che danno l’idea del pensiero e della visione dell’Autore.

Il terremoto, con il campanile che si avvicina alla chiesa nell’attimo della scossa, quindi la ricostruzione e poi i riflessi tra il gotico apparire della chiesa.

L’intercalare tra i graffiti dei murales, che sono ulteriori stralci artistici, perfettamente ricostruiti nella rivisitazione urbanistica su tela, o la stratificazione dei cartelloni che lasciano intravedere con la loro decadenza, la memoria della rappresentazione oramai andata.

In questa progressione di particolari spezzoni urbanistici visti con l’attenta visione di un’artista che sa dare un’anima ed una forma anche dove il vuoto sembrerebbe non trasmettere nulla.

In questo percorso urbano, dove è la città ad essere il punto focale senza la predominante presenza della figura umana, che anzi diventa una rumorosa contrapposizione per la sua totale assenza, spiccano tre opere che sembrano non essere in linea con il tema “Stralciati Urbani”.

La Bandiera Italiana, non inserita in catalogo, 1983 e Theodora.

Tre opere che hanno un senso preciso e trovano la giusta allocazione nel ricordo, specialmente per chi ha il piacere di ascoltarne la storia direttamente dall’autore, che con squisita disponibilità racconta il perché delle sue opere coinvolgendovi nell’emozione provata.

Si, perché è importante quando un autore spiega l’opera trasmettendo l’emozione che gli ha fatto vivere quella particolare visione.

Numerose le personalità che sono intervenute nonostante fosse una giornata impegnativa per i più, oltre i tanti che per improrogabili impegni hanno chiamato l’artista riservandosi di gustarsi queste opere nei prossimi giorni.

Un’artista di lungo corso e particolarmente apprezzato Umberto Berrino, con esposizioni svolte in tutta Italia, se consideriamo che la prima è stata allestita nel 1975 a Fiuggi.

Trovare lo spazio da dedicare ad un momento culturale, piacevole e non impegnativo, ma che da spunto a riflessioni, diventa quindi un traguardo da raggiungere per vivere l’importante luogo con la sua meravigliosa biblioteca dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo e potersi gustare la bellissima esposizione non di un’artista, ma dell’artista.

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