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Italia

Arabella Vallone ed il mondo della musica

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Tempo di lettura: 7 minuti

Intervista ad Arabella Vallone 

Di Francesca Rossetti

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Roma, 12 Giugno   – Arabella Vallone, bravissima e bella figlia d’arte, si occupa di musica e pittura e ci parla del suo meraviglioso mondo

Chi è Arabella Vallone e come nasce la Sua passione per la musica ed il canto?

 “Chi sono secondo me? Beh.. io mi vedo come una eterna “ragazza” ancora piena di sentimento e poesia , quella che mi ha trasmesso mio padre e mia madre fin da piccola. Sono cresciuta, infatti , con un padre che ogni mattina di tutta la sua lunga vita , recitava poesie bellissime, e ci portava a fare delle passeggiate all’alba facendoci contemplare estasiato la bellezza della natura ,( che ancora oggi per me è la mia fonte di vita),la dolcezza degli animali , il rispetto del creato, aborrendo menzogne e crudeltà ,riservate purtroppo a ogni essere vivente ,apprezzando e facendo della onestà e della verità,nei fatti non solo nelle parole, la sua disciplina morale di vita , la coscienza pulita era un suo punto di forza reale. Mio padre amava coltivare i suoi alberi,e praticava la disciplina yoga tutte le mattine e si allenava con una voce sempre piu comunicante e intensa. Sono nata in questo ambiente sicuramente agiata . Parlare di me è difficile ma mi viene spesso in mente quello che mio padre diceva quando parlava di me “sei un tesoro non ancora saccheggiato”mi diceva , penso che definizione migliore e dolce non esista. La sua stima ed il suo amore sono ancora un punto di forza nella mia vita , ed io mi sono sempre guardata dal non esserne degna , diciamo che me la sono meritata , rifiutando di sfruttare il suo nome per facili apparizioni, cercando il mio percorso personale ,e lui non vedeva l’ora che l’andassi a trovare sempre fino alla fine dei suoi giorni. Mi rimane un rimpianto solo: di non aver accettato la sua proposta di fare l’attrice con lui, ma in quel momento a 18 anni, non mi sentivo pronta e dovevo realizzarmi indipendentemente dalla sua enorme e solare presenza,invece ricordo la sua immensa gioia nel sentire ,molti anni dopo ,le mie canzoni giudicate da lui potenziali successi internazionali e lui non era un tipo facile e diceva sempre quello che pensava veramente! La mia timidezza, il mio pudore a non vendermi pubblicamente ,a non esibirmi era anche per proteggere la mia anima dalla violenza di ciò che la gente espropria alle persone che diventano famose. Mio padre si è difeso da questo massacro mediatico con la cultura ,con le sue due lauree, con la curiosità intellettuale, con le sue ginnastiche mattutine, con il suo passato da eroe sportivo che gli ha permesso di accettare intellettualmente e anche fisicamente ogni tipo di sfida. Un tipo molto in gamba mio padre in ogni senso. La mia passione per la musica è sempre esistita al mio ricordo, e a parte un nonno materno che suonava allegramente tutti gli strumenti , io adoravo ballare, nel ballo esprimevo la mia voglia di libertà la mia gioia, le mie frustrazioni, era bellissimo tant’è che tornata da scuola fin da piccola mettevo dei dischi sul giradischi e ballavo, ballavo fino a che mia madre diceva :”Arabellaa è pronto ! “Ed ero costretta a spegnere a malincuore. Davanti a quel giradischi ci passavo le ore a sognare. Poi a 18 anni si è presentato il mio primo grande amore musicista ed io non ho resistito, con lui ho imparato a suonare la chitarra a cantare e a comporre le mie canzoni. Avrei dovuto pubblicarle subito ma una serie di ostacoli si sono frapposti, qualcuno per mia leggerezza di valutazione o altri come quando il mio produttore ,nel momento che usciva il mio primo disco ,veniva ricoverato per overdose di droga di cui non ero affatto al corrente e cosi fu per molto tempo, e avendo un contratto non riuscii a svicolarmi per anni ecc .. Un pò nauseata dall’ambiente, (ero una bella ragazza e avevo continuamente advance da parte di tutti),ho cominciato ad insegnare ,a comunicare la mia esperienza musicale e interpretativa , e in questo speciale rapporto privato tra me e l’allievo ,ho scoperto il mio originale metodo di insegnamento del canto con meravigliosi effetti benefici su tutta la persona,tanto da definirla anche una Suonoterapia oltre ad essere una regolare scuola di preparazione per aspiranti professionisti e non, nel canto, con risultati miracolosi ed evidenti sugli allievi , alcuni dei quali sono riuscita a portare,con pazienza e lavoro anche al successo.”

Come è strutturato il Suo metodo di canto, a chi si rivolge e quali benefici consente?

 “Portare allievi anche al successo cosa vuol dire? E’un lavoro molto ampio che parte dalla cultura musicale, che mi vanto di avere , essendo io stessa musicista , che nutre l ‘allievo sin dall’inizio fino a fargli vivere l’ esperienza e l’efficacia dell’unione positiva tra varie discipline come lo Yoga , la bioenergetica ,la danza ,che contribuiscono a rilassare il corpo per portarlo ad aprirsi ,a percepire il proprio respiro , spesso corto e affannato, a liberarlo, a rimuovere blocchi interiori nascosti,attraverso esercizi specifici di movimento diaframmatico e il suono delle note anche nel canto. Il percorso continua fino , per alcuni interessati,al debutto in palcoscenico di cui indirettamente ho vissuto l’esperienza con mio padre , con la preparazione emotiva e tecnica per questo passo. Il mio metodo originale di canto è basato sulla consapevolezza di cosa vuol dire una voce ben appoggiata e sana ,e delle sue infinite capacità di espandersi anche di più ottave ,conquistando e attivando ogni punto di attacco del suono che abbiamo a disposizione nel nostro corpo .Si attiva cosi tutto il percorso completo di una voce che utilizza il suo appoggio e non si ferma ,ad esempio,in gola o nella parte alta del petto , creando spesso voci sottili e stridenti insieme ad un quasi costante respiro corto.. Il respiro completo e l’appoggio diaframmatico tra l’altro, curano ansie, patologie cardiache (è obbligata in caso di infarto ,trismi notturni gastriti coliti ecc ecc.). Per intendersi , qualsiasi tipo di insegnante dice di cantare con l’appoggio diaframmatico però nessuno ti dice come si fa. Quindi ,attraverso i miei esercizi specifici ,invece, questa ricerca del suono giusto e appoggiato della nostra voce si attua, andando a migliorare anche il nostro equilibrio psicofisico ,rendendoci piu forti , rilassati e liberi dai blocchi interiori ed esteriori piccoli o grandi che siano. Sono orgogliosa di un allieva che avendo frequentato un famoso metodo di fama internazionale ha trovato miglior beneficio dal mio , come di un altra allieva balbuziente che pur avendo frequentato tanti logopedisti non riusciva a risolvere il problema ..che invece io sono riuscita ,attraverso esercizi e canto, a risolvere perfettamente;o nel vedere una mia allieva di talento partita con me da zero affiancare dopo un duro lavoro insieme, la grande Anastacia nelle tournee, o un altra portarla prima in classifica per mesi. Diciamo che la voce è il termometro della nostra salute . Lavorando sulla stessa si migliora tutto il nostro equilibrio e si impara a cantare , che rende comunque felici ,c’ è comunque una sorta di suonoterapia assicurata e una professionale tecnica vocale e di canto. I risultati si trovano nel mio sito www.arabellavallone.com

Lei si occupa anche di pittura e poesia: quali sono i Suoi soggetti preferiti e a quali grandi artisti e poeti si rifa?

 “La pittura è entrata nella mia vita fin da piccola, era mia abitudine su suggerimento di papà di non comprare regali ma di farli , quindi mi attivavo ,esplorando la mia creatività,e quando dovevo fare regali a papà e a mamma ,facevo un disegno o un oggetto ecc.. E’scoppiata invece una vera passione professionale qualche anno fa , con mio stesso stupore, ed è esplosa con un disegno del mio amato cane Tano , venuto cosi bene che alcune amiche mi hanno chiesto di fare il ritratto del loro animale poi il loro bambino ecc ecc poi ,visto la quantità di quadri che sono riuscita a fare in poco tempo, ho cominciato a fare delle mostre , devo dire con molti apprezzamenti illustri da Remo Remotti a Mario Gasperini , pittori conosciuti e affermati e sopratutto ad avere anche la gioia di vedere che qualcuno se li voleva portare a casa.Anche se ne sono abbastanza gelosa. Una bella soddisfazione l’ho avuta con il mio quadro chiamato “Flebo d’italianità “, che appeso a casa del mio compagno il regista Lodovico Gasparini ,è stato notato dal grande attore Beppe Fiorello che lavorava con lui in quel momento, che dopo averlo apprezzato ha voluto farsi fotografare nella stessa posizione del mio quadro (un italiano, classe media, disteso in un letto d’ospedale con una flebo tricolore ,a sostegno di una italianità mancante ). Mi ha chiesto anche di accompagnalo in un ospedale vero, ricreando l’ambiente del quadro e chiamando Fabio Lovino a scattare la foto, poi pubblicata sul giornale Max . La pittura è la mia seconda passione , mio padre fin da piccoli ci portava in tutti i musei d’Europa facendoci fare un diario dettagliato di ogni quadro, direi quale scuola migliore per assorbire il gusto del bello? Poesia e arte sono sempre state presenze continue in casa mia sia da giovane che ora , anche se il pittore che preferisco l’ho conosciuto da sola e si chiama Edward Hopper, o Frida Kahlo, il “Bacco “di Leonardo da Vinci mi ha sedotto, cosi Goya cosi tanti altri di cui il nome da piccola non significava molto ma quello che esprimevano si ,come Bosch o Van der Weyden, poeti come Ungaretti , Alfonso Gatto amico di papà, Quasimodo , Montale , Bukowski Kerouac , ecc ecc..”

Lei è figlia di due grandi attori, Raf Vallone ed Elena Varzi: quali sono i più importanti insegnamenti che Le hanno trasmesso?

“L’insegnamento più importante di papà è stata l’onesta’ e la correttezza e anche il più doloroso ,oggi che la gente inganna senza ritegno..a volte penso che se non mi avesse inculcato questo profondo senso di verità e giustizia non soffrirei cosi tanto a vedere tante menzogne e crudeltà. Poi l’amore per la natura assoluto ,amore per me fortissimo, ricarica ,forza vitale , nella terra rinasco ed è stato lui a farmela amare e a lasciarmela in eredità ,con i suoi esaltanti commenti ad ogni raggio di luce sulle foglie , per i colori nel cielo nei tramonti, al suono delle onde del mare ,che anche in vecchiaia ascoltava per ore, nei profumi e colori dei fiori insomma è stato un grande papà! Poi anche l’umorismo il senso della ironia della risata e la profonda importanza di avere una coscienza pulita. Mia madre, con il suo esempio di moglie perfetta, mi ha insegnato cosa vuol dire dedicarsi ad un uomo , accudirlo, preparagli del ottimo cibo , pieno di amore ,tutti i giorni con le sue mani , (papà non ne voleva altre nonostante ci fossero anche cuoche), ad ascoltarlo ,rimanergli fedele nonostante le sue scappatelle . Erano solidali anche politicamente, papà ex partigiano e mamma che nascondeva le armi nascoste sotto a un letto ai tedeschi sedendocisi sopra con coraggio .. la bellezza fisica di entrambi era veramente speciale. Il ricordo di mamma che camminava con passo spedito , quello più lento ma deciso e ponderante di papà. Entrambi mi hanno insegnato l’amore per gli animali e il loro rispetto assoluto, tanto che da piccola in casa a Roma c’era un agnellino che ci era stato regalato per Pasqua che ha vissuto con noi come fosse un cane. Ne avevamo due di cani lupo meravigliosi vissuti con noi fin da piccoli . Mamma ha superato se stessa quando a preso a calci (incoscientemente ) un rottweiler che aveva preso per il collo uno dei loro gatti.”

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