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Attualità

SCIM 2023: la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo

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Tempo di lettura: 3 minuti

Dal 13 al 19 novembre, in tutto il mondo si sono tenuti oltre mille eventi per celebrare l’ottava edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo

di Giordana Fauci

Dal 13 al 19 novembre, in tutto il mondo si sono tenuti oltre mille eventi per celebrare l’ottava edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo: rassegna tematica dedicata alla promozione della cucina e dei prodotti agro-alimentari italiani di qualità.

L’obiettivo è valorizzare la ricchezza della varietà delle tradizioni culinarie italiane all’estero.

Non a caso il leitmotiv di quest’ultima edizione è: “A tavola con la cucina italiana: il benessere con gusto”, settimana in cui sotto l’egida del Ministero degli Affari Esteri, nei consolati, ambasciate, Istituti Italiani di Cultura e negli Uffici dell’Istituto Commercio Estero di tutto il mondo, si celebrano la cucina italiana candidata all’Unesco e le eccellenze eno-gastronomiche italiane.

L’edizione di quest’anno è stata presentata da Francesco Lollobrigida, Ministro dellAgricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, che non ha potuto fare a meno di ribadire che: “La nostra cucina è sintesi di cultura, benessere, qualità, sapori unici e socialità… Un gioiello da esportare e far conoscere al mondo”.

Lollobrigida ha altresì sottolineato l’importanza dell’innovazione tecnologica, fondamentale per le esigenze di agricoltori, pescatori, allevatori e cittadini.

La sicurezza alimentare ha assunto nel corso degli ultimi anni un’importanza sempre maggiore, tanto che non pochi sono i ristoranti ad aver introdotto l’uso del QR Code, per far sì che la clientela possa acquisire informazioni dettagliate sui prodotti e, in particolar modo, sulla provenienza di carne e finanche di pesce.

Il primo in Italia ad adottare l’utilizzo di QR Code è Hespresso, un locale romano che oltre ad essere allestito come un’elegante stazione d’altri tempi, fornisce ai consumatori informazioni sul pescato, quali specie ittiche, luoghi di provenienza, oltre alla data del confezionamento e, prima ancora, del giorno ed ora in cui è avvenuto il pescato.

Perché, come ha giustamente sottolineato il Ministro Lollobrigida: “Il cibo di qualità garantisce lavoro, benessere e difesa dellambiente”.

Ecco perché il Parlamento ha approvato la legge che vieta la produzione, l’importazione e la commercializzazione della carne coltivata.

Si tratta di un provvedimento coraggioso… L’Italia è la prima nazione libera dai rischi del cibo sintetico”, queste le parole del Ministro.

Per la Coldiretti: “Dopo l’approvazione definitiva della legge per fermare i cibi costruiti in laboratorio, la battaglia si sposta in Europa dove l’Italia, che è leader mondiale nella qualità e sicurezza alimentare, ha il dovere di fare da apri-pista nelle politiche di tutela della salute dei cittadini”.

Perché controllare il cibo è importante, ma ancor di più lo è il monitoraggio: Wonder Meat, ad esempio, essendo un ristorante in cui si serve solo carne, si preoccupa di effettuare controlli accurati ed estremamente selezionati degli ingredienti.

Perché se è vero che la raffinatezza e l’eleganza sono elementi apprezzati dalla clientela, ancor più vero è che la sicurezza della provenienza e affidabilità dei fornitori resta l’elemento più rilevante e perciò degno di massima considerazione.

La cucina italiana è trasformazione, ricerca millenaria, frutto di un insieme di contaminazioni di tante culture diverse”, questo il pensiero del Ministro.

Parole che non avrebbero potuto non essere condivise da Teddy’s, che rappresenta un giusto mix tra innovazione e buon cibo, visto che ha adottato regole estremamente rigorose arrivando ad effettuare ben tre controlli prima di decidere se adottare e, poi, servire alla clientela la sua carne.

Senza dimenticare chi preferisce puntare alla tradizione della cucina locale, ricorrendo a formule più recenti, ma mai dimenticando di tenere in debita considerazione il tema della sicurezza e della salute: l’imprenditore romano Luciano Rufino, ad esempio, ha saputo perfettamente coniugare la formula tipica della ristorazione orientale “all you can eat” a piatti tipicamente romani che, perciò, ha denominato “Senza Fondo”, visto che usa cibi rigorosamente nostrani ed ingredienti veraci.

E proprio in considerazione del fatto che, al di là delle particolarità di ciascun locale, ognuno è accomunato dal rendere la cucina italiana salutare, il Ministro Lollobrigida non ha potuto non concludere la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, con un pensiero meritevole di essere condiviso: «Noi crediamo di poter convincere anche l’Unione Europea che il divieto della carne sintetica è la strada giusta, un passo avanti nella tutela dei prodotti”.

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