Connect with us

Politica

Ferrovie regionali interconnesse: 237 milioni per sette Regioni

Published

on

Tempo di lettura: 3 minuti

 Firmate al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti le convenzioni per la realizzazione di interventi sulle reti ferroviarie regionali interconnesse, in attuazione del piano nazionale della sicurezza ferroviaria, con sette delle dieci Regioni coinvolte da tali reti, per un totale di 237 milioni di euro.

Il piano nazionale prevede in totale 300 milioni, i restanti andranno alle altre tre Regioni, oltre a 50 milioni di euro per la riserva.
Le Regioni che hanno firmato le convenzioni sono Puglia, Campania, Abruzzo, Emilia Romagna, Toscana, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Le altre tre che devono ancora firmare sono Veneto, Piemonte e Umbria.””Le convenzioni – ha commentato il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio – rendono operative le disponibilità di finanziamento. La conclusione del processo è prevista per i prossimi due anni. Questo è un esempio di come si possa collaborare insieme su obiettivi comuni di interesse nazionale”.
“Quello che stiamo facendo – ha aggiunto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – è l’unico sforzo possibile per migliorare la sicurezza ferroviaria”.
“Bisogna dare atto al ministro Delrio di essersi caricato questa croce, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza ferroviaria. Da parte nostra – ha concluso il Presidente della Campania, Vincenzo De Luca – c’è il massimo apprezzamento per questa iniziativa. Era una esigenza assolutamente presente. In Campania siamo impegnati in un programma generale di trasporto su ferro, che è una delle risposte che stiamo approntando sul tema della mobilità”.
Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha poi presentato a Bologna i modelli dei nuovi convogli per il trasporto regionale e ha detto che “Dopo anni e anni di dimenticanza” i pendolari dei treni sono tornati “al centro”, con nuovi mezzi dedicati a chi si sposta ogni giorno per studio o lavoro. “Sostituiremo il 70% dei treni regionali entro il 2021, quindi un cambio radicale. E’ anche una politica industriale perche’ questo vuol dire fare lavorare fabbriche in Italia”, evidenzia l ministro, che assicura: “Ci vuole ancora qualche mese di pazienza, ma le regioni che si sono mosse per prime vedono gia’ i risultati e sono molto felice che tra queste regioni ci sia l’Emilia-Romagna”. I pendolari, sottolinea ancora Delrio, “crescono, c’è sempre più voglia di treno, c’è sempre più voglia di movimenti sostenibili e l’Italia ha fatto una scelta radicale col Governo Renzi e poi con l’attuale per finanziare questa svolta”.
Nel maggio del 2019 arriveranno quindi ben 86 nuovi treni sui binari dell’Emilia-Romagna: 39 “Rock” e 47 “Pop”. Ma per ora i nuovi treni per i pendolari fanno mostra di sé in piazza Maggiore, a Bologna, prima tappa del tour nazionale per mostrare i modelli dei 450 convogli ordinati complessivamente ad Alstom Hitachi, una commessa da oltre quattro miliardi di euro.
“L’obiettivo di avere tutti i treni nuovi sul trasporto regionale entro la fine del mandato in regione e’ un obiettivo realizzabile”, gongola l’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini. Attrezzati con wi-fi, trasporto disabili e biciclette, i nuovi treni attualmente in costruzione cominceranno a circolare proprio tra Piacenza e Rimini, sia sulla linea che corre lungo la via Emilia sia su sulle altre tratte locali.
“In Emilia-Romagna sono stati bravi perche’ hanno dimostrato che fare la rivoluzione e’ possibile. Speriamo che questo esempio sia seguito da altre Regioni”, si augura il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che ha partecipato alla visita alle nuove carrozze. A gestire il servizio in regione sara’ la nuova societa’ formata dalle ferrovie e Tper, dopo la gara assegnata dalla Regione nel 2015: il nuovo soggetto “non ha ancora un nome, glielo daremo a breve”, fa sapere l’ad di Fs Renato Mazzoncini, che promette sul piano del trasporto pendolari una svolta simile a quella ottenuta con le “Frecce” sul trasporto nazionale. L’Emilia-Romagna, in particolare, “si trovera’ con una anzianita’ media dei treni inferiore a cinque anni, meglio della Germania”. ”Pop” e “Rock”, spiega ancora Mazzoncini, hanno una accelerazione del 50% superiore a quella dei treni attualmente in servizio: questo consentirà di ridurre i tempi di percorrenza e di modificare gli orari. Oltre ad un maggior comfort, consentiranno anche di consumare il 30% di energia in meno.
“E’ una sfida e una scommessa che abbiamo fatto tutti insieme con la gara del ferro. Con la quale, ricorda il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini – abbiamo anche garantito – ossigeno fresco per il lavoro e l’impresa”. Il sindaco di Bologna Virginio Merola, che insieme a Bonaccini ha ricevuto in dono un modellino dei nuovi treni (in scala significativamente piu’ piccola di quelli in mostra in piazza), cita il celebre album dei Clash: “La nostra strada è quella del Combat Rock, nel senso che vogliamo combattere per spostare sempre piu’ persone sul trasporto ferroviario”.

Fonte: regioni.it

Print Friendly, PDF & Email