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XXXVI° edizione del Premio Giuseppe Moscati: è don Maurizio Patriciello il simbolo del bene per la sua lotta contro la camorra

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A Casanova di Carinola (CE) premiato don Maurizio Patriciello nella XXXVI° edizione del Premio prof. Giuseppe Moscati, il “medico dei poveri”, canonizzato da Papa Giovanni Paolo II nel 1987 e organizzato dalla dottoressa Amelia Ullucci

di Ella Grimaldi

Si è svolta nella suggestiva cornice del monumentale convento di San Francesco a Casanova di Carinola (CE) la XXXVI° edizione del Premio prof. Giuseppe Moscati, il “medico dei poveri”, canonizzato da papa Giovanni Paolo II nel 1987, organizzato dalla dottoressa Amelia Ullucci. Il Premio che si ispira alle opere e ai valori del Santo, ogni anno catalizza nel piccolo comune del casertano personaggi del mondo delle istituzioni e persone comuni che si sono distinte per filantropia azioni e opere di bene.

Quest’anno è stato don Maurizio Patriciello, il parroco del Parco Verde di Caivano, a ricevere domenica 29 ottobre, il “Premio Giuseppe Moscati”, per il coraggio, l’altruismo e l’amore verso la comunità locale, gravemente minacciata dalla criminalità.

La presenza del sacerdote, diventato un interlocutore fondamentale per lo stesso Governo e per le iniziative messe in campo, ha fatto assumere all’edizione 2023 un rilievo ancora una volta di assoluto significato umano e civile. A consegnargli il riconoscimento il deputato Giampiero Zinzi a nome della Presidenza della Camera che patrocina il Premio.

Diverse inoltre le targhe e le menzioni attribuite a vari ospiti convenuti: Targa del Senato alla Scuola Medica Salernitana illustre accademia medica che ha gettato le basi per la medicina moderna e la cultura della prevenzione introducendo il metodo empirico e l’impostazione della profilassi; Targa del Comune di Carinola all’Associazione Action Women di Castelvolturno per l’impegno alla valorizzazione del patrimonio sociale a favore delle donne migranti; Targa di Confcommercio di Caserta all’ingegnere bresciano Christian Fracassi, inventore delle protesi lowcost per i feriti nella guerra in Ucraina. Per la sezione ‘In ricordo di un Angelo’ un riconoscimento all’Associazione “Il Dono Di Davide”, nata in ricordo di un ragazzo vittima di incidente stradale mentre per la sezione “L’Angelo della vita” è stato premiato il poliziotto Valerio Moro per un atto di eroismo in tempo di pace, per gli “Angeli della vita” premiate due donne Elena Improta per l’enorme forza di volontà e l’instancabile dedizione nel dare voce e speranza di futuro ai più fragili, e Luisa Sordillo per la sua battaglia contro i muri del pregiudizio condotta con determinazione e amore, insieme a suo figlio, pionieri di un cambiamento culturale.

Un “Diploma di apprezzamento” di Jus et Pax è stato consegnato ai Volontari dell’Infiorata di Carinola; una “Menzione d’onore” dello stesso ente al brigadiere dei Carabinieri Francesco Trinchese e agli appuntati scelti Raffaele Napolitano e Clemente Rossino del Nucleo radiomobile della stazione di Castello di Cisterna, che salvarono una bambina di 4 anni all’asilo praticandole la manovra toracica con perfetta conoscenza e abilità. Menzione d’onore di Jus et Pax anche al vice brigadiere Mattia Ciaffoni e all’appuntato scelto Francesco Cruciani del Nucleo radiomobile di Bologna, che salvarono una 15enne gettatasi per disperazione da un ponte e geolocalizzata grazie ad un sms inviato poco prima al padre.

Un sentito ringraziamento alla dott.ssa Amelia Ullucci che, pur colpita all’inizio dell’anno dalla perdita del caro marito Giuseppe Misuraca, continua a dedicarsi instancabilmente alla realizzazione di questo Premio che si pregia di essere la manifestazione più longeva del comune di Carinola. Anche quest’anno presenze e storie di umana bellezza in quel contenitore che da sempre svolge la sua funzione di attrattore di anime buone. Sono arrivate dalla Toscana dall’Emilia, dalla Puglia e dal Lazio personalità del mondo dell’associazionismo e delle istituzioni tutte unite da un unico obiettivo: incontrarsi lungo quella comune via del bene.

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