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UNICEF/Uragano Irma: colpiti quasi 20 mila bambini e adolescenti nelle isole dei Caraibi orientali
Si stima che quasi 20.000 bambini e adolescenti siano stati colpiti su queste isole, Unicef si mobilita anche per l’Uragano Josè
Man mano che la devastazione causata dall’Uragano Irma diventa più chiara, l’UNICEF sta mobilitando una risposta urgente per andare incontro ai bisogni dei bambini colpiti, preparandosi al contempo all’arrivo dell’Uragano José. Irma, il più potente uragano mai registrato nell’Oceano Atlantico, ha causato ingenti danni alle isole dei Caraibi orientali, con le isole di Barbuda e Anguilla tra le più colpite. Si stima che quasi 20.000 bambini e adolescenti siano stati colpiti su queste isole.
“Siamo ancora lontani dall’avere un quadro completo dell’entità dei danni in tutta la regione”, ha dichiarato Khin-Sandi Lwin, Rappresentante dell’ UNICEF per i Caraibi orientali. “I bambini e le famiglie, molti dei quali hanno perso la casa e hanno visto le loro comunità distrutte, si trovano ora di fronte a una seconda potente tempesta. La nostra priorità assoluta è garantire che siano sicuri e abbiano ciò di cui hanno bisogno prima dell’arrivo di José. Senza un approvvigionamento idrico sicuro, le malattie di origine idrica rimangono un rischio enorme per i bambini”.
Venerdì il governo di Antigua e Barbuda ha dichiarato lo stato di emergenza a Barbuda con i 1.600 residenti dell’isola, tra cui 750 bambini, evacuati ad Antigua prima dell’ imminente arrivo dell’Uragano José. A Barbuda, i servizi di elettricità e acqua non sono operativi mentre l’unica scuola dell’isola è stata danneggiata e le lezioni sono sospese. Ad Antigua, i rifugi sono preparati per gli sfollati e l’UNICEF ha preposizionato gli aiuti umanitari nell’area pronti per la distribuzione.
Altrettanto preoccupante è la situazione nel resto della regione. 4.800 bambini sono stati colpiti dall’uragano ad Anguilla e 9.500 bambini nelle Isole Vergini. L’ elettricità e i sistemi idrici sono stati danneggiati, le linee telefoniche sono state interrotte e molte scuole sono state distrutte. A Turks e Caicos, sono circa 10.000 i bambini colpiti.
Le priorità dell’UNICEF comprendono la fornitura di acqua potabile sicura alle comunità colpite, nonché il sostegno psicosociale ai bambini e alle loro famiglie, il ripristino dell’istruzione attraverso la riabilitazione delle scuole e l’istituzione di centri a misura di bambino.
Gli aiuti d’emergenza UNICEF preposizionati a Barbados e ad Antigua saranno rapidamente distribuiti alle comunità più colpite in coordinamento con le autorità nazionali. Gli aiuti per la prima risposta includono tende, pastiglie per la purificazione dell’ acqua e kit igienici per le famiglie sfollate. Altri aiuti come teloni, coperte e contenitori per acqua potabile vengono spediti dalle scorte del Panama regional and global Supply Division.
Diversi facilitatori formati provenienti da paesi non colpiti si stanno mobilitando, per integrare le squadre locali e fornire sostegno psicosociale ai bambini e agli adolescenti più colpiti, tra i 6 e i 14 anni, con il programma “Ritorno alla felicità”.