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Arte & Cultura

Le Scuderie di Palazzo Ruspoli dedicano una mostra ad Umberto Eco

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La Biblioteca del Mondo” è il titolo dell’interessante mostra che durerà fino al prossimo 21 aprile nella Capitale, presso Palazzo Ruspoli: una mostra gratuita di cui è protagonista l’oggetto-libro ed in cui sono state esposte le opere di nove artisti accomunati dall’amore per Roma

di Giordana Fauci

La Fondazione Memmo ha organizzato una mostra gratuita che è ospitata nel cuore di Roma, in Via del Corso, all’interno delle Scuderie dello storico Palazzo Ruspoli: una mostra davvero interessante di cui è protagonista l’oggetto-libro ed a cui partecipano ben nove artisti internazionali accomunati dall’amore per la città di Roma. L’evento, iniziato il 13 dicembre scorso, si concluderà il prossimo 21 aprile.

Passeggiando in Via del Corso non passano, di certo, inosservate le enormi finestre di Palazzo Ruspoli, ricoperte di belle frasi scritte su un fondo bianco.

Chi mi protegge dai tuoi occhi”, “Roma ti ho incontrato per cercarti” e altre, quali “Gli sbagli si infilano come perle”, “Dietro di me è rimasto solo il re Sole” o, infine, “Ho lasciato al mare il mio rumore” sono solo alcune: tanto per citare qualche esempio.

Si tratta di frasi contenute nel libro di Marcello Maloberti, dal titolo “Martellate scritti fighi”: pensieri e parole che rappresentano la prima tappa di questo interessante percorso espositivo di cui è curatore Marcello Smarrelli che ha, in effetti, visto realizzato il suo sogno: “rendere protagonista dell’intera mostra il libro…”.

Non a caso, il titolo dell’evento è dedicato ad Umberto Eco, che riteneva “le biblioteche deposito per la memoria dell’umanità…”.

Perciò, dopo aver avuto modo di ammirare le frasi collocate sulle finestre della storica dimora, la mostra prosegue nel cortile e all’interno delle Scuderie di Palazzo Ruspoli, mescolando antico e moderno fino a fonderli.

Gli artisti che compaiono nel progetto sono nove, di differenti generazioni e nazionalità, ma tutti accomunati dal legame con l’amata città di Roma.

Perché la Capitale, per ognuno di loro, rappresenta, oltre ad uno splendido luogo di residenza, finanche un luogo di ricerca e lavoro.

Pertanto, ciascuno dei nove artisti ha realizzato un’opera in cui l’oggetto-libro ha assunto differenti ruoli, facendo sì che la carta stampata divenisse il materiale con cui si sono, poi, realizzate le varie opere.

Davvero straordinaria quella di Ekatirina Panikanova, che ha accostato i libri a rami e bicchieri di vetro per rappresentate la sua Untitled (Forest).

Altrettanto meravigliose le strutture metalliche in Equilibrio, dell’artista Paolo Icaro.

E come non ricordare le pagine di un quaderno trasformate in una piccola casa da Nicolò Degiorgis.

O, ancora, le copertine di alcuni saggi che rappresentano, per Claire Fontaine, mattoni sparpagliati sul pavimento, così richiamando la nota citazione di Carlo Levi: “Le parole sono pietre”.

Dunque, il libro non è protagonista della mostra solo in quanto oggetto, bensì nel contenuto, al contempo permettendo di riflettere su temi quali il conflitto russo-ucraino ma altresì sulle discriminazioni razziali e su molti altri problemi che contraddistinguono la nostra odierna società e che, invero, hanno radici nel passato, visto che anelano a vedere realizzato il desiderio di redenzione collettiva della Germania del Dopoguerra.

Ed è davvero interessante vedere che, in un mondo così altamente tecnologico e digitalizzato, sono proprio i giovani a mostrare interesse per questa particolare mostra.

…Una mostra che non avrebbe non potuto avere risultati sorprendenti, perché celebra un simbolo che rappresenta un ponte di collegamento non solamente tra presente e passato ma finanche con il futuro.

Non a caso, Angelico Gatto, assistente curatore della Fondazione, ha attribuito grande parte del successo all’organizzazione della prestigiosa campagna che si è svolta on line.

E, del resto, sono gli stessi ragazzi presenti a confessare di essere rimasti incuriositi dalle immagini apparse sui social, in cui sono state riprese le citazioni riportate sulle finestre di Palazzo Ruspoli.

…Una mostra che, dunque, è garanzia di dialogo tra le diverse generazioni, perché ha come protagonista un oggetto che, al di là dell’esistenza di e-book, booktrailer e audio-libri, mai potrà tramontare.

 

Credit photo by Giordana Fauci

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