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Diritti umani

Covid: il Senato ha approvato l’istituzione della Commissione di inchiesta

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Con 94 si e 64 no il Senato ha approvato la Commissione di inchiesta su gestione emergenza sanitaria dell’epidemia causata da SARS-CoV-2. La sen. Cinzia Pellegrino (FdI): da opposizioni ostruzionismo insensato, il Parlamento Europeo già dal marzo 2022 ha istituito una sua “Commissione speciale sulla pandemia COVID-19”.

Sarà composta da quindici senatori e quindici deputati la Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus Sars-CoV-2 e sul mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale. Il Ddl di istituzione della Commissione ha preso il via due giorni fa in Aula del Senato, e ora torna alla Camera per una ulteriore definitiva approvazione di alcune modifiche in Commissione Affari sociali.

Un atto dovuto per fare chiarezza sulla congruità delle misure adottate per la prevenzione ed il contrasto della diffusione del virus che ha tenuto sotto scacco per quasi tre anni l’Italia ed il mondo intero, individuando ove necessario errori da non ripetere nel futuro in caso di nuova pandemia.

I voti favorevoli sono stati 94, i contrari 64, nessun astenuto, dunque una scelta netta di campo da parte delle opposizioni, che somiglia più ad una posizione ideologica che al buon senso mirato alla tutela dei cittadini, che come ricordato in Aula dalla sen. Cinzia Pellegrino, delegano il Parlamento a “trattare con responsabilità i temi della prevenzione, della salute e della sicurezza”.

Nel suo intervento la Pellegrino ha voluto stigmatizzare alcune singolarità sulle misure adottate nel periodo di pandemia, pur ricordando l’eccezionalità dell’emergenza che ha “richiesto risposte straordinarie da parte dei governi e delle istituzioni”, e per le quali “è altrettanto fondamentale riconoscere se queste decisioni siano state eque e improntate alla risoluzione del problema, e non piuttosto figlie della fretta, dell’approssimazione, quando non di scelte squisitamente ideologiche e troppe volte prive di basi scientifiche”.

E proprio dal punto di vista scientifico Pellegrino ha evidenziato: “la circolare del Ministero della Salute del maggio 2020, che sconsigliava ai medici di procedere all’esecuzione di autopsie nei casi conclamati di covid-19. Un vero e proprio lockdown della scienza, questa mancanza di indagini post mortem, che, come ha spiegato bene il periodico scientifico internazionale “Journal of clinical medicine”, non ha permesso una definizione della causa esatta del decesso, che invece sarebbe stata utile per determinare in tempi più brevi le cure, e quindi salvare molte vite”. Una questione che attende risposta da tre anni e che in quel periodo ha visto la negazione di uno dei pilastri della scienza medica da Ippocrate in poi!

Del resto sulla opportunità dell’istituzione della Commissione di inchiesta su gestione emergenza sanitaria la sen. Pellegrino ha portato ad esempio “il Parlamento Europeo, che già nel marzo 2022, con responsabilità e senza paura, ha istituito una sua “Commissione speciale sulla pandemia di COVID-19”, con lo scopo di ragionare su insegnamenti tratti e raccomandazioni per il futuro” concludendo in risposta al disappunto delle opposizioni – “Questo è anche lo scopo della Commissione italiana. Quindi non capiamo il vostro vittimismo.O non può, secondo voi, essere utile, analizzare quali sono state le falle e le scelte errate, farne esperienza per evitare di commettere gli stessi errori ed essere veramente ‘prontissimi’ in caso di un’altra emergenza?!”

Perché “pur essendo la Nazione ad aver adottato alcune tra le misure più restrittive, i dati ci mostrano chiaramente che l’Italia è anche quella che ha avuto il maggior numero di decessi ha riferito Pellegrino, con chiaro riferimento alla necessità di capire cosa non ha funzionato.

Per non parlare dello spreco economico di quel travagliato periodo, Cinzia Pellegrino incalza nel suo intervento “tra le decisioni politiche errate come non ricordare l’affaire Azzolina, con migliaia di banchi a rotelle acquistati a un prezzo unitario superiore a quasi 6 volte quello di mercato, dismessi per la poca funzionalità dopo poche settimane, e a volte buttati in discarica dopo pochi mesi. Senza contare la poca trasparenza dell’acquisto di questi banchi, visto che ad un certo punto, dal sito del Governo scomparvero 63 pagamenti per un totale di 137 milioni relativi a bandi connessi all’emergenza Covid”  

E sempre dal punto di vista economico va fatta chiarezza sulla gestione del green pass “immaginato in Europa per semplificare gli spostamenti all’interno dell’UE, – spiega la sen. Pellegrino – ma diventato in Italia uno strumento di selezione delle persone e dei loro diritti, distinguendo tra chi poteva lavorare e chi no, chi poteva prendere un treno e chi no, chi poteva accedere agli uffici pubblici e chi no”.

Il compito di questo Parlamento sarà impegnarsi affinché la verità e la trasparenza vincano sempre sulla faziosità e sulla manipolazione della salute con dogmi inaccettabili e lesivi della nostra dignità e della nostra intelligenza. Chi tra noi non porterà avanti questo impegno non risulterà più credibile agli occhi degli italiani” è la conclusione della sen. Cinzia Pellegrino che è riuscita a dare un quadro dettagliato sulle motivazioni di questa opportuna Commissione, al netto di ogni possibile polemica sterile.

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