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Cinema & Teatro

Le assaggiatrici di H*tler: per la prima volta in Italia, presso il Teatro Parioli-Costanzo di Roma

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Tempo di lettura: 3 minuti

Dal 2 al 5 maggio prossimo, presso il Teatro Parioli-Costanzo di Roma, andrà in scena, per la prima volta in Italia, la commedia dark contemporanea Le assaggiatrici di H*tler

 di Damiana Cicconetti

Dal 2 al 5 maggio, presso il Teatro Parioli-Costanzo di Roma, andrà in scena per la prima volta in Italia l’Opera Le assaggiatrici di H*tler, tratta dal libro Hitler’s Tasters di cui è Autrice Michelle Kholos Brooks.

 Per la magistrale regia di Elena Sbardella e la produzione de Il Parioli, tra le protagoniste vi sono quattro eccezionali giovani attrici: Chiara Businaro, Angeles Ortiz Lamuela, Fiamma Leonetti e Viola Misiti. La traduzione e l’adattamento del testo è stato curato da E. Luttmann ed Elena Sbardella; mentre le emozionanti musiche sono di Gianluca Misiti.

Una storia incredibile che racconta di un gruppo di donne che tutti i giorni, per ben tre volte al giorno, hanno l’opportunità di morire per la Patria: proprio questo il compito delle assaggiatrici del cibo di Adolf Hitler, che non possono fare a meno di discutere mentre aspettano di vedere se sopravvivranno al prossimo pasto.

E i loro discorsi, in effetti, non possono non somigliare a quelli intrattenuti dalle loro coetanee che, esattamente come loro, si ritrovano a spettegolare e sognare, interrogandosi e finanche ballando.

Perché, come le loro coetanee, le assaggiatrici di Hitler, vogliono amare, ridere e, nel loro caso, si adoperano per sopravvivere.

Pertanto, l’Autrice di questa commedia dark contemporaneamai rappresentata prima in Italia –, con tinte finanche lievi rappresenta, in una inedita prospettiva, la ferocia e, invero, la follia di una delle pagine più terrificanti della storia dell’umanità.

…Un periodo che, in ogni caso, è doveroso non dimenticare, ricordandolo ancora, affinché tanta e tale ferocia non si verifichi più.

Perché la dittatura di Adolf Hitler è raccontata, stavolta, in una insolita prospettiva di retrocucina: vista con gli occhi delle sue assaggiatrici personali di cibo. Dunque, una prospettiva diversa rispetto a quelle “abituali” ma, comunque, terrificante.

…Una prospettiva di giovani donne, poco più che ventenni e rigorosamente tedesche, unicamente dedite all’attesa del pasto in un ambiente oltremodo contemporaneo.

Non a caso, la stessa Autrice di H*tler’s Tasters ha ritenuto fondamentale che i personaggi della sua storia non apparissero “in bianco e nero”, come eventi oramai definiti e che hanno riguardato il solo passato.

Perché la verità è ben diversa: cotanti massacri avvengono ancora, tra selfie e tecnologici telefonini.

Perché, ad onore del vero, alle assaggiatrici di H*tler, ne sono poi seguite molte altre… Quelle di Putin ad esempio.

Ed è proprio attraverso l’innocente presenza di queste giovani donne che vengono smascherati l’assurdità e l’orrore del mondo che le circonda ancor oggi.

Perché nel mondo contemporaneo i dittatori continuano a servirsi di assaggiatrici ed assaggiatori.

…Una realtà macabra che, perciò, necessita di essere rammentata ancor oggi: finanche in un’Opera teatrale: in ricordo di cotante follie, come ha confermato di recente alla nota rivista statunitense Forbes l’Autrice Michelle Kholos Brooks, con riferimento agli “assaggiatori contemporanei di Putin…”.

Perché “se riusciamo a seguire queste ragazze, se proviamo in qualche modo ad immedesimarci, empatizzando con loro, anche mentre stanno eseguendo gli ordini di un dittatore, allora forse possiamo avere più consapevolezza di quanto le cose possano andare lontano…”: questo il pensiero di Brooks.

Perché le assaggiatrici di ieri, proprio come quelle/i contemporanei, non sono altro che giovani le cui famiglie non hanno lottato o, peggio ancora, hanno voluto guardare dall’altra parte, per fingere di non vedere quel che, in realtà, era – ed è – fin troppo evidente.

E così facendo, hanno negato realtà tanto inimmaginabili e, perciò, ritenute “irreali”.

Realtà che, di contro, sono sì cruente e, perciò, inimmaginabili ma, in ogni caso, spietatamente vere.

Vere e reali al punto da non meritare più di voltarsi dall’altro lato, fingendo di non vedere ancora.

Del resto, chissà quante volte ad ognuno di noi sarà accaduto di pensare – soprattutto in questi anni – “non succederà mai!” E poi, invece, “è accaduto…”.

Ecco perché occorre ricordare, così impegnandosi per evitare ulteriori ed inutili dolori ma, invero, delitti.

Perché siamo tutti responsabili di quel che accade: nessuno escluso!

Questo il messaggio-principe de Le assaggiatrici di H*tler: un’Opera che parla dritto al cuore.

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