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Arte & Cultura

Pietà de’ Turchini, alla Reggia di Caserta le musiche di Carlo III di Borbone

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Vistoli e Demicheli eseguono brani indicati nell’epistolario del sovrano Giovedì 3 novembre 2016 ore 18:30

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Dalle lettere di Carlo III di Borbone emerge il suo gran “lavoro” teatrale, come la scelta dei soggetti da musicare e quella delle maestranze da reclutare, fino ai giudizi sugli spettacoli visti che esprimeva nelle “formali” missive ai genitori. Approfondendo tali documenti, il musicologo Paologiovanni Maione ha costruito il raro programma “Note regali: la musica secono l’epistolario di Carlo di Borbone”, che la Fondazione Pietà de’ Turchini presenta giovedì 3 novembre 2016 alle ore 18:30 alla Reggia di Caserta (biglietto di ingresso alla Reggia), con la voce di Carlo Vistoli, specialista internazionale del barocco che canterà da controtenore, accompagnato al cembalo da Stefano Demicheli. Il concerto è un progetto speciale nell’ambito del Convegno internazionale per le celebrazioni del terzo centenario della nascita del sovrano, a cura degli atenei e di altre istituzioni campani. Assieme a musiche di Domenico Scarlatti e Antonio Vivaldi, il programma propone brani da opere a cui assistì re Carlo: “Temistocle” di Giovanni Alberto Rustioni, “Didone abbandonata” di Domenico Sarro, “La Clemenza di Tito” di Johann Aldofle Hasse e “Catone in Utica” di Leonardo Vinci, per una panoramica sul teatro del Settecento napoletano, e sui gusti e sulla politica culturale del sovrano che ordinò la costruzione del Teatro di San Carlo, e che Maione così descrive nelle note di sala: “Un monarca non particolarmente ‘baciato dalle muse’ ma addentro ai ‘linguaggi’ che rappresentano, e comunque assai attento alla loro valorizzazione con acume e consapevolezza”.

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