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Attualità

Le sentinelle sanitarie dell’area metropolitana di Napoli

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La Sezione di Napoli e Provincia di ISDE Italia continua con impegno le sue battaglie

di Alexander Virgili

Potrebbero essere denominate “le sentinelle della salute” nell’area metropolitana di Napoli, sono i componenti della Sezione di Napoli e Provincia di ISDE Italia, Medici per l’Ambiente.   L’attivissima Sezione di Napoli e Provincia deve molto al suo Presidente, il dott. Antonio Marfella, farmacologo e oncologo presso il maggior presidio oncologico dell’Italia meridionale, che da decenni lotta quotidianamente con i tanti problemi di degrado ambientale che danneggiano la salute umana. Danni che lui può leggere direttamente nelle patologie tumorali -e non solo in quelle- sempre più presenti nelle aree degradate e ricettacolo di rifiuti speciali altamente tossici. Tra le iniziative realizzate negli ultimi anni dalla Sezione le richieste costanti per un effettivo aggiornamento e diffusione dei dati dei Registri dei tumori, fondamentali per una corretta analisi degli andamenti epidemiologici e per l’individuazione delle cause principali delle maggiori incidenze in alcune aree geografiche.  I dati di tali registri non risultano sempre diffusi in tempi utili, ma si verificano ritardi di vari anni per non chiare motivazioni.  La disponibilità di quei dati è essenziale per intervenire con la prevenzione primaria (cioè socio-ambientale) in quelle aree dove l’incidenza aumenta con valori anomali.

Altro punto di forza della Sezione è quello della ricerca e dimostrazione della forte correlazione e causazione tra degrado ambientale e incidenza di patologie mediche, incidenza spesso sottovalutata o taciuta per interessi certo non di salute pubblica. Attraverso il biomonitoraggio tossicologico umano realizzato con vari prelievi sul territorio alcuni ricercatori membri della Sezione hanno confermato il grave rischio sanitario in alcune zone del territorio campano, non solo in quelle conosciute in questi anni come Terre dei Fuochi. Non solo, le ricerche condotte in collaborazione con colleghi di altre zone d’Italia, hanno evidenziato l’alto rischio presente anche in molte zone della Lombardia, sebbene meno sotto i riflettori mediatici rispetto ai siti della Campania.  Poi la qualità dell’aria, con attenzione particolare al traffico aereo e a quello crocieristico. Si tratta di due attività certo di positivo impatto economico sul territorio ma che vanno monitorate e migliorate.

Nel caso del traffico aereo modificando alcune rotte di decollo-atterraggio e chiedendo alle compagnie che servono il capoluogo campano di scegliere aerei a minore scarico inquinante. Per il traffico crocieristico il passaggio, nei tempi più celeri possibili, alla adeguata elettrificazione e connessione degli attracchi così che le navi possano spegnere i motori quando sostano nel porto. Restando in area portuale, attenzione è stata posta pure alle aree limitrofe ad esso, in particolare l’area ex-industriale orientale di Napoli, per evitare stoccaggi di carburanti e destinazioni poco compatibili con la zonazione di pericolosità sismica e vulcanica dell’area.

Questo autunno l’assemblea dei soci della Sezione di Napoli e Provincia di ISDE-Italia si è riunita per rinnovare il Direttivo della Sezione e individuare le priorità di intervento.  Sono stati eletti, all’unanimità, nel direttivo per il prossimo quadriennio: Antonio Marfella (Presidente), Antonio Virgili (vicepresidente), Luigi Costanzo (segretario), Sergio Amitrano, Marisa Santoianni, Vincenzo Santonicola.  Il dott. Marfella, punta di diamante della Sezione, ha ispirato la scelta della sede ove tenere l’assemblea, cioè la Parrocchia di don Patriciello, a Caivano.  Località purtroppo nota attraverso la cronaca per alcune violenze e abusi ai danni di ragazze minorenni ma anche per un complessivo degrado socio-ambientale.   Buon lavoro alle “sentinelle”.

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