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Italia-Azerbaigian, “Voci e Ritmi della Terra del Fuoco” per celebrare un’amicizia che dura da 25 anni

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L’Azerbaigian ha festeggiato la sua festa della Repubblica e i 25 anni di relazioni diplomatiche con l’Italia, Roma, 24 maggio 2017

‘L’Azerbaigian sta correndo e deve essere uno stimolo anche per l’Italia.’ Lo ha detto il presidente dell’Associazione interparlamentare Italia-Azerbaigian, il senatore Sergio Divina, nei saluti introduttivi dell’evento “Voci e ritmi della Terra del fuoco”, il concerto di musica e danze nazionali, che si è svolto ieri 24 maggio,  presso il Teatro Salone Margherita in occasione della Festa nazionale – Giorno della Repubblica e del 25mo anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche bilaterali.

Un evento che ha visto nel pubblico numeroso anche una rilevante rappresentanza parlamentare italiana, oltre a personaggi dello spettacolo come il cantante Albano e l’attore Pippo Franco. “L’Azerbaigian, ha spiegato Divina, impegnato da diversi anni sul fronte dei rapporti diplomatici tra i due paesi “e’ un paese conosciuto poco ma che si conosce sempre di piu'” e che “sta da anni evitando una guerra (in riferimento alla questione del Nagorno-Karabakh) perche’ ha deciso di usare dei mezzi diplomatici e non la forza”. Affermazioni che ancora una volta evidenziano la capacità del Paese caucasico nel dare una veste laica al proprio Stato.

“Il 28 maggio 1918 nasceva la Repubblica Democratica dell’Azerbaigian, come primo esempio di Stato laico e democratico nell’Oriente musulmano,” –  ha spiegato ai presenti S.E. Mammad Ahmadzada Ambasciatore dell’Azerbaigian che ha organizzato l’evento con il duplice intento di celebrare il Giorno della Repubblica dell’Azerbaigian, che ricorre il 28 maggio, e la storica amicizia con l’Italia. – “Sopravvisse 23 mesi, fino all’occupazione, il 28 aprile 1920, da parte dell’armata bolscevica, ma furono mesi sufficienti a gettare quelle basi che sarebbero poi state riprese alla riconquista dell’indipendenza, nel 1991: diritto di voto per le donne azerbaigiane, parlamento pluripartitico, e altre iniziative a testimonianza del carattere democratico dello Stato.” Negli ultimi 25 anni le relazioni con l’Italia hanno raggiunto il livello di partenariato strategico, ha ricordato l’Ambasciatore, e le relazioni sono ottime in ogni settore.
Tra gli ospiti anche  la vicepresidente del Senato Linda Lanzillotta, che ha evidenziato i rapporti in crescita tra Italia ed Azerbaigian ad ogni livello, tra cui quello culturale, sottolineando come “lo scambio culturale e la conoscenza di un paese e di un popolo sia il modo più profondo e vero per avvicinarsi”. Non è mancato un riferimento all’importante progetto TAP, che rafforzerà ancora i rapporti economici tra i due Paesi.
Dopo gli inni nazionali di Azerbaigian ed Italia si è dato il via al concerto, in cui si è esibita l’Ensemble Statale Azerbaigiana di Danza e Musica Fikret Amirov, istituita dal fondatore della musica classica azerbaigiana Uzeyir Hajibayli nel 1936, nell’ambito della Filarmonica Statale dell’Azerbaigian. L’Ensemble ha raggiunto il successo in
Azerbaigian e in molti altri paesi e dopo circa 80 anni, prosegue con successo la sua vita creativa portando nel mondo le sue opere. Sul palco si sono alternati ballerini e solisti, che in abiti tradizionali ed accompagnati da strumenti della tradizione musicale azerbaigiana come il tar, il kamancha, il saz, il gopuz, il rubab etc., hanno incantato il pubblico con  “i suoni e i ritmi della Terra del Fuoco”.

Non è mancato il Mugham, genere musicale tradizionale azerbaigiano che risale al IX-X secolo, conosciuto in tutto il mondo, che nel 2003 è stato dichiarato patrimonio orale e immateriale dell’umanità dall’UNESCO. Al termine dello spettacolo il numerosissimo pubblico, composto da esponenti del mondo della politica, dell’economia, della cultura, dell’arte, del mondo accademico e dai molti amici del Paese, si è intrattenuto in un ricevimento.

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