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Attualità

Intervista a Sergio Sorino per la “Colonia Felina di Brindisi Odv”: “Gli Angeli del Volontariato”

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Tempo di lettura: 7 minuti

L’intervista a Sergio Sorino, operatore volontario della Colonia.

di Pierapaola Meledandri

La “Colonia Felina di Brindisi Odv” Organizzazione “No Profit”, ha la sua sede in Via Appia 46, a Brindisi e offre stallo e cure ai gatti randagi segnalati in città, in un meraviglioso spazio super attrezzato, dove possono dimorare, essere accuditi, giocare sotto gli occhi vigili degli operatori, che se ne occupano (successivamente alla sistemazione di ogni aspetto relativo alla salute fisica e emotiva di queste meravigliose creature), per poi vagliare e realizzare adozioni sicure.

I gatti, infatti, nelle città vivono in gruppi definiti “colonie feline”. Questi gruppi, composti da un numero più o meno numeroso di animali, sono vere e proprie aggregazioni strutturate legate ad un luogo, “territorio”, in cui i gatti trovano le risorse necessarie per sopravvivere, cibo e rifugi adatti.

“IL REGNO DI ZIO RAY” è aperto tutti i giorni, chiuso la domenica, riceve i visitatori previo appuntamento.

L’Amministrazione comunale di Brindisi ha voluto dedicare una sezione del proprio sito istituzionale ad una tematica ritenuta importante per il vivere civile.
In questa sezione, denominata “Benessere animale” si può scaricare la modulistica necessaria, ad esempio, per censire le colonie feline, il tutto, affinché il cittadino possa avere un punto di riferimento che faciliterà il disbrigo di alcune pratiche burocratiche. Sarà infatti sufficiente compilare e presentare i modelli all’ufficio protocollo del Comune di Brindisi, per definire qualsiasi adempimento che riguardi gli animali.

Mi piace dirvi che dietro un’Associazione così, lavorano vari profili, con una dedizione e una passione che supera il dolore e la fatica per adoperarsi, in ogni modo, verso creature sofferenti, mici feriti, bisognosi di cure e di tanto amore, per poveri esseri che, a volte, non ce la fanno, lasciando un vuoto immenso.

La Colonia ha prodotto tantissimi video ipnotici, che narrano le storie dolci e amare dei loro teneri ospiti.

Vi presento Sergio Sorino, operatore volontario della Colonia.

Può raccontare la sua storia di volontariato in campo animalista e come è approdato alla realtà della “Colonia Felina di Brindisi ODV”?

La nostra storia nasce dal puro fato.

Così, dopo anni della mia vita quale CONSULENTE IMMOBILIARE con AFFILIAZIONE AL PIU’ FAMOSO BRAND ITALIANO D’ INTERMEDIAZIONE IMMOBILIARE, in una delle consuete giornate di incontri con la clientela, durante un appuntamento, destinato a far visionare una villa in zona mare a Brindisi, 230 grammi di gattina dalla pelliccia bianca è salita sulle mie scarpe da 400 EURO, accogliendomi con un sonoro, irrestibile…”miaooo”.

Tutto è mutato, per incanto, in un solo istante grazie alla micina “NUVOLA”…Da allora, giorno dopo giorno, l’agenzia immobiliare si è trasformata in 300 metri quadri, dedicati ai felini. Nasce la nostra ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO COLONIA FELINA BRINDISI, trasformando due, scusate l’arroganza, ottimi agenti immobiliari, in volontari, a tempo pieno. Apprezzati ogni giorno di più sui “social” e dai nostri visitatori in pellegrinaggio micioso.

L’idea forte è che i gatti liberi vadano tutelati nel loro “status” ma che, in eguale misura, è prioritaria la lotta al randagismo perché il nostro territorio, ferocemente urbanizzato, è tutt’altro che un posto buono in cui vivere.

Spiace dirlo ma siamo lontani anni luce dall’ ipotizzare che sussista il minimo indispensabile per poter definire la nostra nazione e, a scalare, le regioni, i comuni ,veramente disponibili alla tutela, nonché al benessere “animale” di qualunque specie, sia d’affezione, che semplicemente presenti sul territorio.

Solo iniziative private di migliaia di volontari non risolveranno mai il problema del randagismo che resta un problema di educazione felina e benessere animale, che deve iniziare dalle scuole e dai comuni per sensibilizzare ad agire localmente pensando globalmente……….

IL REGNO DI ZIO RAY pieno di giochi, quanti gatti di media ospita, quanti dopo il vostro intervento quotidiano riescono mediamente a trovare il tepore di una famiglia che li possa accogliere?

Ospitiamo 60 gatti e ne gestiamo in stallo pronti a subentrare dopo le partenze e le verifiche veterinarie e quarantene altri 20.

Dal 2017 ad oggi sono quasi 600 i gatti che hanno trovato quelle che tutti conoscono come le nostre ADOZIONI FELICI.

In Italia, oltre ai colossi Istituzionali (WWF, LAV, ENPA), operano tante piccole o medie Organizzazioni di volontariato. Enti no profit, che per lavorare devono ricevere sussidi, aiuti, avere personale. Come tutto questo può concretamente realizzarsi?

Noi abbiamo preferito gestire il nostro progetto di volontariato attivo, utilizzando e trasferendo nella gestione, nella comunicazione e nella pianificazione eventi e progetti, con l’ausilio di precedenti esperienze maturate nel settore immobiliare e imprenditoriale, sapendo da sempre, che solo se riesci a restituire puoi ricevere aiuti e supporti.

Ma credo che il vero segreto sia essere riusciti a creare EMPATIA EMOTIVA con chi come noi ama alla follia queste meravigliose e magiche creature, dando un’anima e un’identità precisa ad ogni singolo ospite felino, vivendo ogni giorno ogni loro singolo cambiamento, nel bene e nel male, non nascondendo MAI, le loro conquiste e i loro drammi e vivendoli in assoluta simbiosi con le “zie” (sostenitrici affezionate) che ci seguono e supportano.

Come si può migliorare l’attuale stato di tanti “Angeli del volontariato”, impegnati sul campo a salvare vite? Ci parli del progetto “Insieme si può”.

Sarebbe bello poter vedere altre singole iniziative come la nostra, in altri comuni , in tanti sono venuti per capire come fare, rendendosi conto che l’unico modo è dedicarsi a tale proposito h. 24, per 365 giorni l’anno.

Il sogno INSIEME SI PUO’, cercherà di reperire tra tante difficoltà 1000 o più persone disponibili a donare importi stabiliti in base alle loro possibilità per poter acquisire su Brindisi un lotto immobiliare di 2500 mq e trasformarlo nel primo e unico Parco giochi solo per gatti e gattari con aree che potranno ospitare gatti in cerca di adozione cura e amore, restando fedeli ai nostri principi di volontariato attivo, raddoppiare gli sforzi per avere per la prima volta in Italia un posto LONTANO ANNI LUCE DAI GATTILI O DAI RIFUGI, ponendo i gatti nelle condizioni ideali per il loro percorso EDUCATIVO, in attesa di una casa e di una famiglia.

NON ACCADRA MAI?…SOGNARE e tentare stimola e NON COSTA NULLA.

Ormai da anni gli animali domestici sono usati anche per fini curativi, si è affermata la “pet therapy”, terapia con un animale domestico. Il neuropsichiatra infantile Boris Levinson constatò che il prendersi cura di un animale trasmetteva calore affettivo, stimolava la creatività, riduceva l’ansia, lo stress, il disagio psichico. Non le sembra che tutto questo dovrebbe indurre gli esseri umani ad accogliere nelle loro case, ed anche nelle strutture di degenza per malati e anziani, creature empatiche come i gatti?

Sono migliaia le testimonianze che ci arrivano di pura magia del calore emotivo empatico e terapeutico dei gatti sia nei rapporti crescita infantile, che di crescita e consolidamento dei rapporti coniugali e familiari.

Sono fermamente convinto che in ambito sanitario RSA e malattie infantili e oncologiche il poter passare ore in loro compagnia porterebbe sollievo e beneficio curativo.

Ogni animale deve avere i requisiti sanitari e comportamentali e le attitudini necessarie valutate da un veterinario esperto della materia. Requisito imprescindibile è la relazione tra il “pet” e il soggetto che lo ha addestrato, presente durante le sedute terapiche: a tutela e monitoraggio della buona riuscita del trattamento. Gli interventi assistiti con gli animali sono diffusi in tutta Italia, con una maggiore prevalenza nel centro nord.

In Italia, secondo l’Enpa, nel corso di un anno e mezzo, il numero di animali da compagnia, è aumentato di circa il 15%., nel 2021. Effetto COVID? Di cui oggi l’altra faccia della medaglia sono tanti abbandoni…o peggio dilagante brutale violenza, sembra quasi ci si voglia sbarazzare di queste creature dopo averne fatto incetta durante il confinamento. Che ne pensa?

Penso che tutta parta dalla educazione di fondo che viene sempre meno : manca totalmente il rispetto per ogni diversità e peculiarità per chi dona la vita, le donne, per chi porta sul volto il vissuto degli anni trascorsi , ci si chiude in un guscio, che nega abbracci , carezze e la voglia di accogliere e di ascoltare chi ha qualcosa da dirci o raccontarci.

Nella Società Umana urge un dibattito “profondo”, incentrato sullo sviluppo di una maggiore consapevolezza dell’interconnessione tra tutte le forme di vita. Questa consapevolezza ci potrebbe spingere ad adottare un’etica ambientale basata sul rispetto reciproco e sulla cura per l’intero ecosistema terrestre, ammettendo e riconoscendo le nostre umane gravissime responsabilità, nei confronti dell’ambiente in cui viviamo. Dobbiamo superare la mentalità che presuppone l’umanità dominatrice sulla natura, adottare “una forma mentis” che riconosca il valore di pari dignità di ogni forma di vita, promuovendo l’equilibrio ecologico.
Per realizzare questa trasformazione, occorre un’adeguata formazione morale basata sul dialogo e sull’ascolto reciproco tra tutte le componenti della società (siano esse politiche, economiche, finanziarie, religiose e/o di ogni altro tipo), che mettano al centro della propria speculazione dibattimentale l’intera Creazione, ove tutti i variegati e differenti elementi possano interagire tra loro, promuovendo una maggiore comprensione e collaborazione per la tutela della vita, in ogni sua forma.

Sicuramente, il contatto diretto con l’animale offre stimoli, aiuta a sviluppare il rapporto emozionale: accarezzarlo e accudirlo dona un senso di piacevolezza , neutralizza o canalizza l’aggressività̀, migliora l’autostima. Inoltre, interagire con un animale insegna ad occuparsi di qualcuno diverso da sé e, di conseguenza, sviluppa valori positivi. Quali doti o formazione sono necessarie per operare come volontario?

L’educazione felina può partire in ogni momento, personalmente ho visto bambini terrorizzati al primo contatto sciogliersi come neve al sole al primo suono delle fusa , ho notato uomini e donne contratti e con braccia conserte, aprirle per accogliere la loro danza e rimanere ipnotizzati per sempre, ho visto mariti dire no ……Mille volte no, che oggi dormono nel lettone insieme agli amici “pelosi”

In conclusione, dal rapporto dell’essere umano con la natura e altre forme di vita, non può che scaturire un mondo migliore, meno arido e desertificato. “Angeli del volontariato ” si può diventare? Come addestrate chi desidera fare esperienza con il meraviglioso mondo dei gatti?

Angeli si diventa con l’educazione ricevuta nel posto piu magico che c’è: LA FAMIGLIA, …Volontari si può divenire aprendo il proprio cuore a queste creature, al loro ESSERE magnificamente UNICHE.

I gatti!: …Animali splendidi,:ricchi di fascino, eleganza, mistero e dolcezza, divertenti, affettuosi, esoterici, intelligenti, dotati di uno spirito empatico, percettivo, capace di captare fenomeni naturali prima che se ne abbia sentore, come i terremoti, capaci di vegliare il sonno dei padroni e, a”loro modo”, di proteggerli con la sola presenza…

Pierpaola Meledandri: Avvocato patrocinante in Cassazione, civilista e amministrativista, con varie altre specializzazioni maturate. Si è occupata di docenza per Sindacati, Ordini e Categorie professionali. Giornalista pubblicista dal 10 gennaio 2022, ha redatto numerosi articoli, nel corso degli anni, su differenti riviste e periodici e su svariate tematiche, nonché ha collaborato in collettanea alla stesura di diversi testi, introduzioni, presentazioni e interviste di autori in pubblico. Da sempre è impegnata nella tutela dei diritti umani e nella difesa degli animali.

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