Arte & Cultura
ERODIADE Di Giovanni Testori Interpretato e diretto da Iaia Forte
[AdSense-A]
28 Luglio Casale Malborghetto
L’ultimo appuntamento con la rassegna Teatri di Pietra Lazio presso l’area Archeologica di Malborghetto è con Erodiade, interpretato e diretto da Iaia Forte. Uno spettacolo che ha raccolto grandi consensi di critica e pubblico, grazie all’interpretazione “intensa e trasfigurante” della Forte, riproposto in esclusiva per l’estate 2016. A colpire Giovanni Testori nella vicenda dell’uccisione di Giovanni Battista, è soprattutto la figura di Erodiade, madre di Salomé. Nella scrittura di Testori, è stata lei stessa a spingere la figlia Salomè tra le braccia di Erode e a chiederle la testa di Giovanni, colpevole di aver rifiutato il suo amore. Completamente identificata nella sua passione impossibile, Erodiade sfida il Dio carnale di Giovanni e cerca la morte in scena. I motivi di fascino di “Erodiade” sono racchiusi nel testo, che contiene già in sé non solo la letteratura ma il teatro stesso. La lingua di Testori, profondamente “materica”, fatta di odori e colori, misteriosa e musicale, ha bisogno di essere interpretata non soltanto attraverso la parola, ma anche attraverso il corpo, con passione e lucidità. Questa lingua ha inoltre il merito di disegnare un personaggio femminile complesso e a volte contraddittorio, potente e “virile”, innocente e corrotto al tempo stesso: un’occasione rara nel panorama drammaturgico italiano che non si poteva non cogliere. Alla fisicità prorompente di Iaia Forte e alla sua capacità espressiva spetta ora il compito di raccontare quello che Testori definisce un personaggio “a metà fra un Dio astratto e quello incarnato”, in un continuo incontro-scontro con se stesso, con il divino, con l’amore e con il senso della vita.