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Attualità

Catalogna: i secessionisti vogliono la “Repubblica Catalana”

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Un anno dopo il referendum illegale per una Catalogna indipendente, le tensioni tra il governo spagnolo e quello catalano continuano. Polizia carica manifestanti separatisti.

di Vito Nicola Lacerenza

Ieri sera a Barcellona centinaia di indipendentisti  hanno preso d’assalto il Parlamento catalano al grido di “occupiamo il Parlamento”. I pochi poliziotti di guardia, presi alla sprovvista, sono stati costretti a barricarsi all’interno dell’edificio in attesa che arrivassero gli agenti antisommossa per disperdere i manifestanti. L’episodio è l’ennesimo atto dimostrativo dei secessionisti catalani che, un anno fa, si sono recati alle urne per votare “si” all’indipendenza della Catalogna dalla Spagna. Quella votazione è sempre stata considerata “illegale” dal governo spagnolo, che ha impedito l’evento elettorale inviando migliaia di poliziotti. Inoltre la corte di giustizia iberica ha emanato mandati d’arresto per tutti i membri del governo catalano separatista presieduto da Carles Puigdemont. Puigdemont è attualmente in esilio all’estero mentre venticinque membri  del suo governo, insieme ad altri parlamentari secessionisti, sono in carcere e rischiano una pena detentiva di 30 anni per l’accusa di ribellione. Alcuni di loro sono reclusi nel carcere di Lledoners, a Barcellona, dove i sostenitori dell’indipendenza si riuniscono di sera, sotto il carcere, per dedicare canzoni e poesie ai leader separatisti arrestati.

La detenzione di questi ultimi costituisce oggi il terreno di scontro tra in nuovo governo Catalano, guidato dal presidente Quim Torra e quello spagnolo, formatosi pochi mesi fa e presieduto daPedro Sánchez. Quest’ultimo ha mostrato segnali di apertura verso il nuovo establishment catalano, concedendogli la possibilità di indire un referendum  che conceda  maggiore autonomia politica alla Catalogna.  Ma i leader politici della regione catalana pretendono ben altro dal governo spagnolo: un referendum per l’indipendenza e la scarcerazione dei politici indipendentisti. «Se la Spagna vuole mostrare un atteggiamento meno ostile rispetto al passato, deve ritirare le accuse nei confronti dei membri dell’ex governo catalano- ha detto il portavoce del presidente della Catalogna Joan Maria Piqué- e scarcerarli. Inoltre chiediamo che la Spagna permetta alle autorità locali di indire un referendum per l’indipendenza della Catalogna. Altrimenti ci impegneremo a realizzarla da soli per dare vita alla “Repubblica di Catalogna”.”

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