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Cinema & Teatro

“Anche i Santi giocano a poker”, esilarante commedia andata in scena al Teatro degli Eroi di Roma

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Tempo di lettura: 4 minuti

“Anche i Santi giocano a poker”: una commedia di successo, che ha debuttato venerdì 29 settembre, andata in scena fino al 1° ottobre presso il Teatro degli Eroi di Roma. La regia è di Marco Todisco, giovane straordinariamente talentuoso. Invero, alla prima regia

 di Giordana Fauci

 Anche i Santi giocano a poker: questo il titolo dell’esilarante commedia che ha debuttato venerdì 29 settembre, andata in scena anche nei giorni del 30 settembre e del 1° ottobre presso il Teatro degli Eroi di Roma.

Uno spettacolo oltremodo divertente e, perciò, destinato ad ottenere successo finanche in future repliche.

Non a caso, fin dalla prima sera, il teatro è apparso gremito di persone che non hanno potuto fare a meno di apprezzare la valenza dello spettacolo, altresì divertendosi dall’inizio alla fine.

Alla regia Marco Todisco, giovane straordinariamente talentuoso, invero alla prima regia.

Un giovane di successo che, ad onore del vero, ha già raggiunto.

Non a caso si è avvalso di attori strepitosi: un cast di professionisti impeccabili.

Eccezionali Margherita Smiriglia nel ruolo di Rita e la camaleontica Beatrice De Angelis nelle vesti di Beatrice.

Eccellenti le interpretazioni di Giorgio Giurdanella, nel ruolo dell’imprenditore Antonio Bordero e della già citata Beatrice “artista creativa schiattamuorto…” che, come lui, ha il terribile “vizio del gioco…”.

E come poter dimenticare la bravura di Gabriele Giansanti che interpreta Michele, “il guardiano del palazzo…” e del “creditore romano…Emanuele Pedini!

Un cenno, da ultimo, alla costumista: la bravissima Monica Rosini che, col suo lavoro, ha reso ancor più meravigliosa la commedia.

…Una commedia che sì diverte ma, al tempo stesso, induce a riflessioni, visto che al centro della storia vi è il poker: gioco di carte che arriva a distruggere la vita di intere famiglie, quando diviene vizio e degenera in ludo-patia.

Ed è proprio Beatrice a “rovinare…” la sua famiglia.

Beatrice, infatti, si è giocata a carte finanche la casa del nonno pensionato, ovvero “la sua parte…”, visto che, alla morte di quest’ultimo, avrebbe dovuto dividere l’appartamento con la sorella Rita, che vive insieme all’anziano da sempre, occupandosene per buona parte della giornata.

E Beatrice, a dire il vero, “oltre al 50% di quella casa…”, a poker perde molto altro: ad esempio, “una barca…” che, però, non ha mai posseduto.

Tra tante e tali bugie che contraddistinguono la vita di siffatti “giocatori…” ed il vivere di una famiglia normale, alle prese con i più comuni problemi quotidiani, è inevitabile che il matrimonio di Beatrice vacilli; mentre creditori privi di scrupolo incominciano a perseguitarla.

E le persecuzioni in danno di Beatrice diverranno fin troppo “incalzanti…”, al punto che la donna tenterà di trovare riparo chiedendo ospitalità a Rita, proprio all’interno di quella stessa casa che, alla morte del nonno, avrebbe dovuto essere anche sua… Se non l’avesse perduta alle carte, si intende!

Una casa che, poi, di lì a breve perderà anche la sorella Rita, convinta da Beatrice a giocare una “partita particolare…”: l’ultima della vita e che “è certa di vincere, come sempre…”, pur non essendo mai stata fortunata.

Pertanto, Beatrice non potrà evitare di perdere ancora: anche nella partita organizzata con Sant’Antonio d’Azzardo, in cui arriva a fingersi Santa Lucia, ricorrendo a chiedere aiuto a chi è “molto in alto…”.

Così tra bugie divertenti ed ancor più divertenti gag, l’intero cast mantiene alta l’attenzione, la curiosità ed il divertimento per l’intera commedia fino al colpo di scena finale, quando si scopre che il vincitore assoluto è un tal Signore Dio…”.

Un trionfo indiscusso dell’arte.

Senza dubbio meritevole di repliche!    

 Credit Photo by Damiana Cicconetti

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