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Geologi australiani hanno scoperto tra i ghiacciai del Polo sud un enorme giacimento di diamanti

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Allarme e preoccupazione sul futuro di questo El Dorado dell’Antartide.

 

di Vito Nicola Lacerenza

In Antartide, un team di geologi australiani ha rilevato la presenza di importanti giacimenti di diamanti. Ad attirare l’attenzione degli scienziati e l’interesse di un esercito di affaristi è stato il ritrovamento della Kimberlite, una roccia di colore azzurrognolo, al cui interno è stata accertatala presenza di una grande quantità di preziosissimi diamanti. Due in particolare sarebbero le aree interessate dalle ricerche. Le “Montagne del principe Carlo”, nella parte orientale del polo sud, e il lago Radok, nella zona meridionale. I diamanti sono il risultato dello scioglimento del carbonio sottoposto ad un’altissima pressione. In natura, tali condizioni possono trovarsi solo a 150 chilometri di profondità, nelle viscere della terra, ed è proprio su questa nozione che è stata elaborata la teoria che giustificherebbe la sensazionale scoperta nella terra dei ghiacci.

«Crediamo che durante la separazione dell’India dal continente antartico-australiano, risalente a milioni e milioni di anni fa, sia avvenuto un movimento lungo la frattura, il quale ha generato una temperatura elevatissima- ha spiegato Greg Yaxley, professore di petrologia sperimentale dell’ Australian National University – Questo sconvolgimento del territorio potrebbe aver prodotto la kimberlite». Si tratta solo di una delle tante teorie avanzate dagli esperti per cercare di spiegare la presenza di queste preziose rocce nel continente antartico. Molti temono che una scoperta tanto importante possa suscitare, oltre all’interesse scientifico, anche quello economico, visto il valore del pregevole  materiale rinvenuto in grande quantità. Il protocollo di Madrid del 1991 relativo alla “protezione ambientale” dell’Antartide, firmato da 56 paesi, vieta tassativamente qualunque tipo di attività al di fuori dell’ambito scientifico, specie se dannosa per l’ecosistema ambientale. Il trattato è in vigore fino al 2041 e non si sa quali saranno le prossime  scelte e direttive. Fino ad allora, i diamanti sono destinati a restare ancora nei ghiacci.

 

 

 

 

 

 

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