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Ambiente & Turismo

1 novembre: la Giornata Mondiale Vegana  

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Tempo di lettura: 3 minuti

Il World Vegan Day: una giornata ignorata dalla maggior parte delle persone, sebbene istituita da oramai molti anni, per ricordare il rispetto e la tutela di animali ed ambiente  

 di Damiana Cicconetti

Il 1 novembre è una data conosciuta da molti Paesi del mondo come la festa di Ognissanti ma è anche la celebrazione della meno nota Giornata Internazionale Vegana, istituita per ricordare il rispetto e la tutela di animali e ambiente.

E se non vi è dubbio che la maggior parte delle persone ha sempre ignorato l’istituzione di tale Giornata, è ancor più vero che il World Vegan Day non rappresenta affatto una novità, visto che si celebra da oramai molti anni.

E, a dire il vero è l’intero mese di novembre ad essere dedicato a coloro che scelgono di non consumare cibi derivati da animali.

Pertanto il 1 novembre di ogni anno si organizzano campagne di denuncia contro lo sfruttamento di animali, oltre ad attività di salvaguardia dell’ambiente e divulgazione della filosofia vegana.

La celebrazione della ricorrenza è nata, per la precisione, nel Regno Unito, nell’anno 1994, in onore del 50esimo anniversario della Vegan Society, una società sorta esattamente il 1 novembre del 1944 e di cui è fondatore Donald Watson.

Watson ha voluto precisare “la differenza esistente tra vegetarianesimo e veganesimo, ovvero tra chi non mangia carni e chi non consuma alcun prodotto di derivazione animale…”.

 Ecco perché, ogni anno, in occasione del 1 novembre si organizzano banchetti, feste ed eventi atti a sensibilizzare i cittadini sul tema della scelta vegana, al fine di opporsi alle disuguaglianze e al dominio esercitato dai più forti sui più deboli, oltre che per denunciare lo sfruttamento di animali negli allevamenti intensivi e, al contempo, tutelare l’ambiente.

Va altresì chiarito che il veganesimo, contrariamente a quel che molti ritengono, non è né una religione né una dieta né, tanto meno una moda, bensì uno stile di vita.

Il tema, in effetti, è molto spesso sottovalutato o, in ogni caso, trattato in modo fin troppo superficiale, soprattutto da media e social.

Solo negli ultimi anni – verrebbe da dire e per fortuna! – l’argomento è tornato in auge, proprio grazie alla sensibilizzazione di personaggi noti.

Del resto, per contribuire a questa ricorrenza si potrebbe semplicemente  organizzare un pasto vegano, ovvero partecipare ai numerosi eventi di divulgazione organizzati sul territorio, condividendo così gustosissime ricette con amici e parenti.

…L’adesione a tali iniziative potrebbe fare la differenza!

Perché la filosofia vegana riguarda la scelta di tutti i prodotti, che non devono essere mai di derivazione animale e che, anzi, devono necessariamente essere crueltyfree, ovvero senza alcun sfruttamento animale.

Proprio questo vuol dire essere vegani: non mangiare carne, pesce e derivati animali (come uova, formaggi, latte, miele etc.) e, quindi, acquistare consapevolmente scegliendo finanche capi di abbigliamento e prodotti che non siano in pelle, né lavorati con prodotti animali.

A non dimenticare, poi, il non utilizzo di detersivi e cosmetici derivanti da animali!

Una fortuna che tali scelte coinvolgano un numero sempre più crescente di persone, in Italia e nel mondo intero!

Nel nostro Paese, infatti, fin dall’anno 2018 il 7,3% degli italiani ha dichiarato di essere divenuta vegetariana e di avere eliminato dalla propria dieta carne e pesce; mentre il 2% è dichiaratamente vegano.

Va da se che il veganesimo, oltre ad essere una filosofia di vita, ha anche un grande impatto sull’ambiente e sul risparmio energetico.

Non a caso taluni recenti studi hanno rilevato che l’allevamento intensivo degli animali per la produzione di carni e derivati rappresenta una delle maggiori cause del riscaldamento globale, oltre ad essere responsabile dello sfruttamento del suolo e del consumo di acqua per le coltivazioni di cereali e legumi.

La stessa FAO ha stimato che il 18% delle emissioni climalteranti è costituito proprio dai gas derivanti dagli allevamenti intensivi, superando addirittura lo stesso settore dei trasporti (del 13,5%).

Motivi davvero convincenti per decidere di adottare questo stile di vita!

…Uno stile più consapevole… Finanche di quanti e quali danni si potrebbero evitare ai nostri figli in un prossimo futuro!

Senza dimenticare che, seppur si decida di non “convertirsi” al 100% al veganesimo, si potrebbe scegliere di rispettare comunque l’ambiente: magari semplicemente acquistando prodotti biologici e non derivanti da allevamenti intensivi.  

Perciò, il consiglio per la Giornata Mondiale Vegana è provare – quanto meno! – la sperimentazione di nuovi piatti: magari semplicemente per non essere impreparati quando si avrà occasione di avere a cena un ospite vegano ed è sicuro che, prima o poi, capiterà ad ognuno!

Del resto, ancor più sicuro è che un piatto a base di cotoletta di seitan e peperoni arrostiti non potrà che far  del bene a chiunque!

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