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Ambiente & Turismo

MERCATO FIVI A PIACENZA: UN RACCONTO IN QUATTRO DEGUSTAZIONI

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Quattro le degustazioni a tema previste per approfondire la conoscenza dei territori. E nel salone di Piacenza Expo più di 500 vignaioli pronti a raccontarsi attraverso i loro vini

Anche quest’anno nei due giorni del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti di Piacenza (25-26 novembre) sono previsti quattro momenti di approfondimento sul rapporto tra vignaioli e territorio. Quattro degustazioni a tema, guidate direttamente da vignaioli, che racconteranno i luoghi e i territori del vino in Italia.
Sabato 25 novembre alle ore 14.00 la verticale di Cuvée Bois Les Crêtes di Costantino Charrere, tra i fondatori della FIVI e suo primo presidente, guidata da Mario Pojer – vignaiolo in Trentino. Un percorso alla scoperta di un vino fondamentale nella storia enologica in Italia, in grado di imporre all’attenzione nazionale una viticoltura, quella valdostana, che viveva prima relegata entro i limiti dei confini regionali.
A seguire, alle ore 17.00 la degustazione dedicata alla Vernaccia di San Gimignano di Montenidoli, guidata da Angela Fronti – vignaiola in Toscana. Elisabetta Fagiuoli, vignaiola dell’anno per la FIVI nel 2015, racconterà il suo vino in un percorso che è quasi un viaggio dentro a se stessa.
Domenica 26 novembre alle ore 14.00 ci sarà la degustazione dei Prosecco Colfondo, specchio della nuova tendenza dei vini rifermentati in bottiglia, guidata da Gigi Nembrini – vignaiolo in Lombardia. I produttori di Conegliano, Valdobbiadene e Asolo racconteranno il loro legame con un vino che è una parte fondamentale di storia del loro territorio.
Sempre domenica alle ore 17.00 la verticale di Rocce Rosse di Ar.Pe.Pe., guidata da Christoph Künzli – vignaiolo in Piemonte – alla scoperta di un territorio difficile e impervio come la Valtellina, della viticoltura eroica e della chiavennasca (nome locale dato al nebbiolo).
Il Mercato di Piacenza è certamente l’occasione migliore dove incontrare i vignaioli aderenti alla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Gli espositori di questa settima edizione saranno più di 500. Provenienti dalle diverse regioni d’Italia, sono tutte aziende agricole che seguono l’intera filiera produttiva, curando personalmente ogni passaggio, dalla vigna alla vinificazione, fino ad arrivare alla vendita.
Per iscriversi alle degustazioni: http://www.mercatodeivini.it/prevendita/
PROGRAMMA DELLE DEGUSTAZIONI
Sabato 25 novembre

Ore 14.00
Verticale di Cuvée Bois Les Crêtes di Costantino Charrere
Vini in degustazione:
Cuvée Bois 2015 (vite/ sughero), 2014 (vite/sughero), 2013 (sughero), 2012 (sughero), 2008 (sughero)

Ore 17.00
Degustazione Vernaccia Montenidoli di Elisabetta Fagiuoli
Vini in degustazione:
Vernaccia di San Gimignano 2012, 2002, 1997, 1994,1990
Domenica 26 novembre

Ore 14.00
Degustazione Colfondo
Vini in degustazione:
Ruge 2016
Rosanatale 2016
Collavo 2016
Volpere 2016
Miotto 2016
Rive de Nadal 2016
Follador 2015
Miotto 2014
Bele Casel 2012

Ore 17.00
Degustazione Ar.Pe.Pe.
Vini in degustazione:
Sassella Rocce Rosse 2009 (in anteprima), 2007, 2005, 2002, 2001, 1996

 

FIVI – Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un’associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: “Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta”.
Attualmente sono poco più di 1100 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 11.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Quasi 80 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale si avvicina a 0,7 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 280 milioni di euro. Gli 11.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico, per il 10 % secondo i principi della lotta integrata e per il 39% secondo la viticoltura convenzionale.

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