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Politica

Renzi rinvia le dimissioni e rifiuta qualsiasi alleanza. Sempre più difficile la formazione del governo

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L’Italia spaccata in due dopo il voto: Nord con la Lega e Sud con 5 Stelle.

di Vito Nicola Lacerenza

 

Dopo il 4 marzo il Partito Democratico si è ritrovato dimezzato passando dal 20 per cento di quattro anni fa al 19 per cento delle recenti votazioni. Una disfatta elettorale riconosciuta dallo stesso segretario Matteo Renzi, che ha annunciato le sue dimissioni in una conferenza stampa, rinviando però l’effettiva ratifica delle dimissioni a dopo l’insediamento del nuoco goerno. “Il PD ha perso le elezioni e, di conseguenza, andrà all’opposizione – ha detto Renzi – Non intendiamo fare qualsiasi forma di accorso con chi durante tutta la campagna elettorale non ha fatto altro che denigrarci!.“ I 5 Stelle, d parte loro, anche attraverso il leader Di Maio si sono dichiarati pronti ad un’intesa col PD, ma senza Renzi, per la formazione della nuova maggioranza ch dovrà appoggiare il governo. Un accordo PD-M5S potrebbe essere l’unica via d’uscita dall’ingovernabilità: i due partiti hanno diversi punti in comune e godrebbero di una maggioranza assoluta che consentirebbe un tranquillo iter amministrativo al governo.

Totalmente diversi e inconciliabili invece sono i programmi della Lega rispetto a quelli dei 5 Stelle:  i grillini sono europeisti, promotori del reddito di cittadinanza e la loro forza elettorale è quasi tutta nel Sud dove hanno raccolto la maggioranza dei consensi, mentre i leghisti sono nazionalisti e a favore dell’abbassamento delle tasse, uguali per tutti sia per i ricchi che per i poveri e i loro voti provengono perlopiù dal Nord. In una tale situazione il PD sembra essere l’alleato naturale dei Cinque Stelle. Ma la ferma intenzione di Renzi di non accettare alcun accordo con i 5 Stelle sembra non trovare d’accordo molti big del Partito Democratico, comee Gentiloni, Minniti, Delrio, Francescini, Martina ed altri, i quali vedono di buon occhio la formazione di una nuova maggioranza attraverso l’accordo di progranmma con i 5 Stelle che darebbe dicurezza all’Italia nei prossimi cinque anni.

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