Italiani nel Mondo
L’Italia quasi sconosciuta da scoprire FINALMENTE – The almost unknown Italy to FINALLY discover
L’Italia quasi sconosciuta da scoprire FINALMENTE
Venerdì scorso ero alla Cena di Benvenuto dell’Historic Minardi Day tenutosi al Circuito Internazionale Enzo e Dino Ferrari a Imola. Ero seduto con ospiti internazionali che, come sempre, avevano domande da fare, non solo della manifestazione, ma anche dell’Italia stessa.
Nel corso di questi scambi divertenti uno degli ospiti ha fatto una domanda sui siti UNESCO in Italia che recentemente sono diventati sessanta con l’inclusione della via Appia Antica, mantenendo il primato italiano in questa classifica prestigiosa. E questa domanda mi ha fatto molto pensare.
Difatti, sappiamo di questo primato italiano, ma quella sera mi sono chiesto, quanti in Italia sanno dove sono e come sono distribuiti?
Come vediamo nella mappa sotto, mentre parlavamo eravamo più o meno nel centro di una concentrazione unica di siti UNESCO, che vuol dire che la nostra penisola è in grado di fornire itinerari di luoghi, e anche manifestazioni del nostro paese e che il mondo non conosce, e, tristemente, che nemmeno molti italiani conoscono.
Per dare un esempio bisogna nominare non solo l’Historic Minardi Day, come anche il fatto che nella vicina Faenza, il weekend prossimo si terrà Argilla, dedicata alla ceramica, la specialità che rende Faenza conosciuta nel mondo tra gli addetti ai lavori. Di nuovo, quanti italiani, tantomeno turisti internazionali, si rendono conto che nelle spazio di circa venti chilometri ci sono due manifestazioni importanti ogni anno?
E proprio questa concomitanza di date, luoghi e manifestazioni dovrebbe fare capire ai nostri addetti, a livello locale, regionale e nazionale, che è proprio ora che FINALMENTE cominciamo a promuovere non solo Roma, Firenze e Venezia, come facciamo regolarmente da decenni al punto che d’estate queste tre città sono stracolme di turisti, mentre altre città importantissime, e non solo d’Arte, sono vuote e non godono degli introiti del turismo che dovrebbe prendere spunto da ogni tipo d’attività che la nostra penisola è capace di fornire ai turisti di tutto il mondo.
E quel che pochi in Italia dicono è che i siti UNESCO sarebbero veramente uno spunto fondamentale per poter promuovere luoghi in Italia che non sono Roma, Firenze o Venezia, ma solo se cominciassimo a fare sapere al mondo dove siano e perché hanno ottenuto il riconoscimento…
Partiamo precisamente dalle città d’Arte, e, indubbiamente quella più grande è Firenze, ma quante persone nel mondo sanno che i Gonzaga di Mantova, Federico da Montefeltro di Urbino, i d’Este di Ferrara e i casati di altre città furono anche loro mecenati importanti e questo e il patrimonio culturale lasciato da queste famiglie sono il motivo per cui tutte queste città, e molte altre fanno parte della mappa sopra.
E il fatto che i turisti internazionali sanno poco o niente di queste città è un segno non-indifferente che, come paese, NON abbiamo mai fatto abbastanza per fare conoscere la nostra Storia e Cultura al mondo.
Ma la concomitanza di questa settimana deve anche fare capire che la parola “Cultura” NON comprende solo capolavori dei nostri artisti di ogni genere.
Cultura comprende ogni aspetto della nostra vita, dai castelli fino alla feste popolari di ogni regione.
Per questo motivo il successo dell’Historic Minardi Day dimostra come automobili di ogni genere hanno svolto un ruolo importante nella vita degli italiani da ben oltre un secolo e gli addetti ai lavori di questo settori hanno riconosciuto questo fatto con la creazione del “Motor Valley” per promuovere ogni aspetto di questo fenomeno, dalle corse alla vita quotidiana.
Il lettore acuto avrà già notato un aspetto importante della mappa sopra, le attività sono concentrate nella regione Emilia-Romagna, che tante persone in giro per il mondo associano solo al cibo, partendo dal prosciutto, tortellini e soprattutto il parmigiano reggiano, senza rendersi conto della sua importanza storica, culturale e industriale.
Però, questo connubio di Storia, Cultura e industria non si trova solo nell’Emilia-Romagna, ma anche in altre regioni settentrionali che hanno saputo fare convivere il loro passato con il loro presente.
I Pali che si tengono in tutte le regioni, particolarmente nel nord del paese, sono il riconoscimento palese di un passato che ha lasciato molti segni nella vita in Italia, come anche nella nostra lingua che contiene innumerevoli riferimenti al passato, partendo ben prima di Dante e la sua “Divina Commedia”.
E le due mappe messe insieme dovrebbero fare capire ai lettori, sia in Italia che all’estero, che il viaggio in Italia non deve per forza dire fare ore di fila a Roma, Firenze e Venezia, ma che ci sono luoghi importanti per ogni interesse e che un appassionato di qualsiasi attività, compresi anche molti sport, possono passare una bellissima vacanza in Italia all’insegna della propria passione.
Se torniamo alla due mappe, possiamo vedere che un turista potrebbe scegliere un luogo come base per esplorare un territorio, che spesso non è limitato solo a una regione.
Proprio per questo motivo, sarebbe bellissimo vedere regioni/province/comuni limitrofi collaborare, e condividere le spese delle promozioni internazionali di manifestazioni contemporanee perché non avrebbero niente da perdere, ma avrebbero MOLTO da guadagnare nell’attrarre turisti internazionali nei loro territori. Purtroppo, troppi pensano in termini di “Signorie” e quindi sono restii a collaborare con coloro che considerano “rivali”, come descritto in un articolo recente…
Chi decide di fare base nell’Emilia Romagna può facilmente fare gite in altre regioni per città di particolare interesse, storico, culturale, oppure sportivo.
Per di più, esistono in ogni regione anche moltissimi centri di benessere e terme dove possono coccolarsi in quei giorni che desiderano rilassarsi invece di prendere il treno o l’auto per raggiungere una delle mete del loro itinerario.
Inoltre, per poter attirare questo tipo di turismo dobbiamo anche FINALMENTE capire che gli organizzatori di manifestazioni, come anche gli addetti regionali, e nazionali alle promozioni culturali e turistiche, che le promozioni internazionali devono iniziare almeno un anno prima per permettere ai potenziali turisti internazionali di organizzare il passaporto, trovare il volo più economico, prenotare alberghi, B&B, ecc., e anche un periodo di almeno settimane di vacanza da lavoro che non si può fare da un giorno all’altro…
E in queste promozioni questi stessi organizzatori e addetti ai lavori devono cominciare a ricordarsi che hanno già una rete internazionale per promuovere territori e manifestazioni, gli italiani nel mondo.
In ogni paese esistono circoli, a volte regionali, oppure di discendenti di paesi specifici, e anche gruppi come la Società Dante Alighieri a livello mondiale, oppure come la NIAF (National Italian American Foundation, la Fondazione Nazionale Italo-Americana) e the Order of the Sons and Daughters of Italy (l’Ordine dei figli e figli d’Italia) negli Stati Uniti che sarebbero felicissimi di partecipare a tali promozioni, ma fin troppo spesso nessuno in Italia pensa a questi alleati potenziali importantissimi.
Attenzione però, se, come paese, vogliamo veramente promuovere al massimo la nostra Storia, Cultura e Turismo, dobbiamo anche ricordarci che bisogna anche fare le promozioni nella lingua dei paesi di residenza dei nostri parenti e amici all’estero.
E se fossimo davvero furbi, come paese, coglieremmo le opportunità di queste promozioni di ANCHE e FINALMENTE promuovere l’insegnamento della nostra lingua all’estero perché anche questa sarebbe, a lungo termine, fonte di guadagno del paese con la conseguente crescita di vendite dei nostri libri, dischi e film all’estero…
E il primo passo vero in questa direzione sarebbe fornire sottotitoli in altre lingue al palinsesto RAI World per aiutare i discendenti dei nostri emigrati a volere sapere di più della nostra lingua e del loro passato in Italia…
Diciamo la verità, se non cominciassimo a pensare seriamente all’insegnamento della nostra lingua all’estero, NON arriveremmo MAI a raggiungere il potenziale pubblico internazionale per i nostri film e artisti perché pochi all’estero hanno la capacità linguistica di apprezzare in pieno questi artisti…
E organizzare conferenze stampa di “futuri sviluppi” e manifestazioni in Italia, tra italiani in Italia, NON promuove la nostra lingua all’estero, perché, in tutta onestà, conta solo agire in loco, e di azione effettiva all’estero ne abbiamo visto davvero poca…
The almost unknown Italy to FINALLY discover
Last Friday I attended the welcome dinner of the Historic Minardi Day held at Imola’s Enzo and Dino Ferrari International Circuit. I was seated with international guests who, as always, had questions to ask, not only about the event, but also about Italy itself.
During these entertaining exchanges one of the guests asked me about the UNESCO World Heritage sites in Italy that recently became sixty with the inclusion of the Ancient Appian Way in Rome, keeping Italy’s supremacy in this prestigious ranking. And this question gave me a lot to think about.
In fact, we all know about this Italian record, but that evening I wondered, how many people in Italy where they are and how they are distributed?
As we see in the map below, while we were talking we were more or less in the centre of a unique concentration of UNESCO sites, which means that our peninsula can provide itineraries of places, and even events in our country that the world does not know about, and, sadly, not even many Italians know about them.
To give an example, we have to mention not only the Historic Minardi Day, but also the fact that next weekend in the nearby Faenza there will be Argillà dedicated to ceramics, the specialty that makes Faenza known around the world to the experts. Once again, how many Italians, much less international tourists, realize that within about twenty kilometres there are two major events every year?
And precisely this concurrence of dates, places and events should make the experts at the local, regional and national levels understand that it is about time we FINALLY start to promote not only Rome, Florence and Venice, as we have been doing regularly for decades now to the point that in summer these three cities are packed with tourists while other very important cities, and not only cities of Art, are empty and do not enjoy the income of tourism that should take its cue from every type of activity that our peninsula can provide to tourists from around the world.
And what few people in Italy say is that the UNESCO sites would truly be a fundamental cue to promote sites in Italy that are not Rome, Florence or Venice, but only if started to let the world know where they are and why they have been recognized…
Let us begin precisely from the Cities of Art and undoubtedly the biggest is Florence, but how many people in the world know that the Gonzaga family of Mantua, Federico da Montefeltro of Urbino, the d’Este family of Ferrara and the ruling families of other cities were important patrons of the Arts and this and the Cultural Heritage left by these families are the reason that all these cities, and many others, are part of the map above.
And the fact that international tourist knows little or nothing of these cities is a not insignificant sign that, as a country, we have NEVER done enough to make our history and Culture known to the world.
But the conjunction of this week also lets us understand that the word “Culture” does NOT include only masterpieces of our artists of all kinds.
Culture encompasses every aspect of our life, from castles to the local festivals in every region.
For this reason, the success of the Historic Minardi Day demonstrates how cars of every kind have played a major role in the life of Italians for much more than a century and those in the industry have recognized this fact with the creation of the “Motor Valley” to promote every aspect of this phenomenon, from racing to everyday life.
The sharp reader would already have noticed an important aspect of the map above, the activities are concentrated in the Emilia-Romagna region, that many people around the world associate only with food, starting with prosciutto/ Parma ham, tortellini and above all Parmigiano Reggiano cheese, without realizing its historical, cultural and industrial importance.
But this combination of History, Culture and Industry is not found only in Emilia-Romagna, but also in other regions that have been able to combine their past with their present.
The Palios (jousts) that are held in all the regions, particularly in the north of the country, are a clear recognition of a past that left many signs in the life of Italy, just like our language that contains many references to the past, starting well before Dante and his “Divine Comedy”.
And putting the maps together should make readers in Italy and overseas realize that the trip to Italy does not necessarily means hours standing in queues in Rome, Florence and Venice, but there are important places for every interest and that a lover of any activity, including many sports, can spend a wonderful holiday in Italy in pursuit of his or her passion.
Going back to the two maps, we can see that a tourist could choose a place as a base to explore a territory, which is often not limited to only one region.
For this very reason, it would be wonderful to see neighbouring regions/provinces/local councils collaborate and share the costs of international promotions of contemporary events because they would have nothing to lose, but they would have MUCH to gain by attracting international tourists to their territories. Unfortunately, too many of them think in terms of the old “Signorie” (Ruling Houses) and so they are reluctant to collaborate with those they consider “rivals”, as described in a recent article…
Who decides to set up base in Emilia-Romagna can easily take trips to other regions for cities of particular interest, whether historical, cultural or sporting.
What is more, in every region there are plenty of wellbeing centres and spas where they can pamper themselves on those days that they wish to relax instead of taking a train or driving to reach one of the destinations of their itinerary.
Moreover, to attract this type of tourism we must also FINALLY understand that the organizers of events, as well as regional and national experts of cultural and tourism promotions, that international promotions must start at least a year in advance to allow the potential international tourist to organize the passport, find the cheapest airline ticket, to book hotels and B&Bs, etc, and also a period of at least weeks of holiday from work that cannot be done from one day to the next…
And in these promotions these same organizers and experts must start to remember they already have an international network to promote territories and events, the Italians around the world.
In every country there are clubs, sometimes regional, or of the descendants of specific towns, and also groups such as the Dante Alighieri Society at a worldwide level, or like the NIAF (National Italian American Foundation) and the Order of the Sons and Daughters of Italy, in the United States, which would be delighted to take part in such promotions, but all too often no one in Italy thinks about these potentially very important allies.
However, beware, me must be aware that if, as a country, we really want to promote our History, Culture and Tourism to the fullest, we must also remember to do the promotions in the languages of the countries of residence of our relatives and friends overseas.
And if we were truly smart, as a country we would seize the opportunity of these promotions to ALSO and FINALLY promote the teaching of our language overseas because this too would be, in the long term, a source of income for the country with the consequent growth in the sales of books, records and films overseas…
And the first real step in this direction would be to provide subtitles in other languages to RAI World’s programmes to help the descendants of our migrants to want to know more about our language and their past in Italy…
Let us be honest, if we do not start to seriously think about teaching our language overseas, we will NEVER reach the potential international audience for our films, and artists because few people overseas have the linguistic skills to fully appreciate these artists…
And organizing press conferences of “future developments” and events in Italy, amongst Italians in Italy, does NOT promote our language overseas because, in all honesty, only acting on the spot counts, and of actual action overseas, we have seen very little action overseas…