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Amelia Anisovych a sette anni canta nel bunker di Kiev ed incanta il mondo

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Tempo di lettura: 4 minuti

E’ una bambina ucraina di soli sette anni Amelia Anisovich ripresa con un telefonino mentre canta la canzone Let it go, del film di animazione Frozen, per esorcizzare la paura dei bombardamenti, in un bunker di Kiev. Il suo video postato sul web è divenuto immediatamente virale.

 di Giordana Fauci

Amelia Anisovich è una bambina ucraina di soli sette anni, divenuta popolare una settimana fa, dopo essere stata ripresa con un telefonino mentre, per esorcizzare la paura, era intenta a cantare la canzone Let it go, del film di animazione Frozen, all’interno del bunker anti-aereo di Kiev, sotto i violenti bombardamenti che erano in corso sull’intera città.

Il suo video, postato al termine dell’attacco, è divenuto immediatamente virale e ad Amelia, qualche giorno dopo, è stato affidato il compito di aprire un evento di beneficenza che si è organizzato in Polonia, per raccogliere fondi in favore dell’Ucraina.

Per l’occasione, Amelia Anisovych ha eseguito l’Inno Nazionale del proprio Paese, emozionando la platea gremita di persone: tutte munite di mascherina a ricoprire i loro volti e finanche di torce del cellulare, accese per celebrare quel momento di massima commozione.

La stessa Amelia compare nel video con gli occhi lucidi, che riflettono la luce delle migliaia di lucine accese nel pubblico di fronte a lei ma che, nel suo caso, riflettono, senza alcun dubbio, una luce in più, non solo esteriore: la luce interiore della speranza, di chi ha lo sguardo innocente e non avrebbe meritato di vivere la guerra che, di certo, non dimenticherà mai più.

Amelia ha, di certo, realizzato un sogno: ama profondamente la cantante ucraina Tina Karol, divenuta famosa per aver rappresentato il suo Paese all’Eurovision Song Contest nell’anno 2006: proprio lei si è, in effetti, prodigata nell’organizzazione dell’evento che ha avuto luogo a Varsavia ed ha voluto fortemente essere affiancata dalla sua piccola-grande fan.

Tina karol, infatti, è l’interprete preferita di Amelia e, ad onore del vero, è il suo idolo da sempre.

Perciò, ora entrambe si trovano in Polonia e stanno sostenendo l’Ucraina con tutte le loro forze, prendendo parte a svariate manifestazioni contro la guerra.

Il 20 marzo, ad esempio, hanno partecipato ad un concerto di beneficienza tenutosi a Varsavia ed intitolato “Insieme con l’Ucraina”, dove si sono esibiti, oltre loro, molti altri artisti, sia polacchi che ucraini.

In rete circola sia il video in cui Amelia canta Let it go all’interno dell’orribile bunker di Kiev, sia quello in cui apre il concerto di beneficienza a Varsavia interpretando magistralmente l’Inno Nazionale ucraino ma, invero, anche altre performance.    

Del resto, già nei giorni precedenti il loro incontro, Tina Karol aveva reso nota l’intenzione di voler sostenere il popolo ucraino e il suo esercito.

Solo dopo la visione del video, ha poi deciso di vedere realizzato il sogno della piccola Amelia: cantare insieme a lei che è il suo idolo e così donare a tutti i bambini ucraini l’opportunità di vedere realizzati i loro sogni, al di là di questo terrificante periodo che, di certo, non potrà non accompagnarli per sempre, segnando indelebilmente le loro giovani vite.

A quanto pare, durante la serata di beneficienza, Amelia e Tina si sono esibite nella hit di Karol, intitolata Ucraina – Tse Ti.

Come ha dichiarato Tina al programma televisivo Snidanok, è rimasta incredibilmente toccata dal coraggio della sua piccola connazionale, al punto che la conoscenza di Amelia è stata altrettanto importante per lei.

In effetti, benché Tina sia la cantante preferita della bambina, oggi la vera star è proprio lei, Amelia…

…La piccola cantante che, con la sua voce angelica, ha cercato di allietare chi si trovava con lei nel bunker, non solo cantando ma, invero, incantando tutti i presenti che, in tal modo, hanno scongiurato il terrore di quegli attimi eterni.

Un gesto di coraggio, di forza, di solidarietà e di speranza, offerto da una bambina che ben incarna ciò che tutto il mondo sta vedendo dimostrare da un popolo che non si piega.

Un popolo che lotta assieme, strenuamente, in nome della cosa più importante che esista: la libertà e, al tempo stesso, la difesa della propria dignità.

Tina Karol ha raccontato che per lei è stato molto difficile guardare un bambino sopravvissuto alla guerra abituarsi nuovamente a cose che il resto del mondo – gran parte del mondo, quello che oggi non è interessato direttamente da un conflitto, si intende! – spesso dà per scontate, come ad esempio poter indossare vestiti puliti, ovvero dormire sonni tranquilli, magari dopo essersi doverosamente nutriti.

Tina ha, poi, riferito un aneddoto significativo vissuto assieme ad Amelia: “Stavamo guidando in macchina e lei ha chiesto cos’è il destino. Le ho risposto che il destino è la storia e la calligrafia di ognuno…  Specificando che sta ad ognuno di noi scriverlo e deciderlo…”

Lei ha detto una cosa: “Io scriverò che voglio essere viva”.

Ecco perché ci si augura che Amelia Anisovych diventi un simbolo di speranza.

Un simbolo che tutto andrà bene!”: ha detto con commozione Tina Karol.

Amelia Anicovyvh, del resto, al di là della sua tenera età, ha ben compreso che la sua non è stata una semplice esibizione, seppur straordinaria.

Per questo ha espresso l’intenzione di raccogliere i fondi che ha ottenuto cantando l’Inno Nazionale ucraino all’evento di beneficienza di Varsavia: per devolverli alla popolazione ed all’esercito del suo Paese, invaso dalla Russia e oramai in larga parte distrutto. Affinché al più presto possa tornare a vedere la sua Patria rinascere.  

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