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Tutto Chiede Salvezza 2: un’analisi realistica del disagio psichico

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Tempo di lettura: 2 minuti

Dal 26 settembre torna la seconda stagione di Tutto Chiede Salvezza, la straordinaria serie che dà voce al disagio esistenziale

 di Damiana Cicconetti

La seconda stagione di Tutto Chiede Salvezza debutta il 26 settembre su Netflix, offrendo uno sguardo realistico e profondo sul disagio psichico.

Diretta da Francesco Bruni e co-scritta da Daniele Mencarelli e Daniela Gambaro, la nuova stagione si propone di seguire il successo della prima, presentando cinque episodi inediti che esplorano cinque settimane decisive nella vita del protagonista.

Daniele, interpretato da Federico Cesari, dopo l’esperienza di un Trattamento Sanitario Obbligatorio, decide di intraprendere la carriera di infermiere e si prepara a iniziare un tirocinio presso l’ospedale dove era stato ricoverato.

Francesco Bruni ha dichiarato: “Nei miei film ho spesso affrontato il tema del malessere adolescenziale con toni leggeri, quasi da commedia ma ho voluto, altresì, mettere in luce la vera disperazione che tanti ragazzi vivono.”

Ha, inoltre, aggiunto: “La storia di quel ragazzo sensibile che si ritrova in un TSO è la storia di chi assorbe su di sé tutto il malessere che percepisce intorno, senza riuscire a proteggersi.”

Tutto Chiede Salvezza è ispirata alla realtà, ripresa dall’opera auto-biografica di Daniele Mencarelli che racconta la sua esperienza personale.

La serie si distingue per il forte realismo, rappresentando le vulnerabilità dei personaggi e l’emergere dei disturbi psicologici.

Il cast si rinnova, arricchendosi di straordinari volti come Drusilla Foer, Marco Todisco e Valentina Romani.

Drusilla Foer interpreta Matilde, una donna che affronta ogni giorno la sua avversione a vivere in questo mondo.

…Perché il dolore di Matilde è quello più potente: deriva dal rimpianto, dalla mancanza, e dal vuoto.

Drusilla Foer, col suo personaggio, incarna il sentimento struggente e deleterio di chi trasforma il dolore in odio, arrivando a sostenere al Dottor Mancino: “È l’unica cosa che mi tiene in vita, quando smetterò di odiare morirò”.

Nel gruppo di pazienti vi è, poi, Paolo personaggio interpretato dall’eccezionale attore e regista Marco Todisco.

Paolo è un avido lettore, la cui timidezza lo fa apparire estraneo alla vita; ma è proprio la sua tranquillità che riesce a colpire Daniele.

È una storia ricca di emozioni e di belle persone. Francesco Bruni è il nostro capitano e la nave dei pazzi continua a navigare…”, commenta Marco Todisco.

La serie affronta temi fondamentali per il benessere psicologico, come l’importanza di avere il coraggio di chiedere aiuto.

…Una serie che illustra anche il ruolo cruciale degli operatori sanitari, nonché le sfide che i familiari dei pazienti affrontano nel percorso di guarigione.

Non a caso, Daniele – il protagonista – è un uomo turbato, portatore di un peso che sembra racchiudere la sofferenza del mondo intero.

Ma i suoi occhi – quelli di un artista – sono diversi.

…Le parole toccanti dello scrittore Mencarelli non possono non risuonare con intensità: “Ogni atomo di materia implora salvezza. Questa è la parola che cercavo, salvezza per i vivi e per i morti ma, prima ancora, per i folli di tutti i tempi, inghiottiti dai manicomi della storia.”

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