Politica
Terremoto:Pirozzi, mozione in Consiglio: Governo riconsideri ruolo Commissario Straordinario
Sergio Pirozzi ricorda come per il crollo del ponte Morandi a Genova si è proceduto con decreto legge alla nomina di un Commissario Straordinario alla ricostruzione
di Romolo Martelloni
”Nel Lazio non essendosi operato in deroga ad ogni disposizione di legge extra-penale dopo tre anni dal terremoto che ha colpito il Centro Italia, a causa delle lungaggini burocratiche e delle procedure farraginose, la ricostruzione degli edifici è ferma al 4%, chiedo alla Giunta e al Consiglio Regionale del Lazio di chiedere al governo di modificare il decreto legge del 7 ottobre 2016 n. 189 attribuendo anche al Commissario Straordinario per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2016, poteri in deroga e la nomina di un sub-commissario unico o singolo per ogni regione per la ricostruzione dei comuni che presentano una percentuale superiore al 50 per cento di edifici dichiarati inagibili, con esito di tipo ”E” rispetto agli edifici esistenti alla data dell’ evento sismico”. E’ la mozione presentata dal consigliere regionale del Lazio e Presidente della Commissione Terremoto e Grandi Rischi del Consiglio, Sergio Pirozzi il quale ricorda come per il crollo del ponte Morandi a Genova si è proceduto con decreto legge alla nomina di un Commissario Straordinario alla ricostruzione e che per la demolizione, la rimozione, lo smaltimento e la ricostruzione dell’ infrastruttura e il ripristino del connesso sistema viario ”il Commissario Straordinario opera in deroga – ricorda Pirozzi – ad ogni disposizione di legge extra penale, fatto salvo il rispetto dei vincoli inderogabili derivanti dall’ appartenenza all’ Unione Europea”. ‘Questo – ha tenuto a sottolineare Pirozzi – purtroppo è un cratere troppo vasto e deve essere ristretto ai comuni che hanno il 50 per cento piu’ uno di edifici dichiarati inagibili. IL fallimento di questi tre anni al di là della solidarieta’ straordinaria (grazie a loro esercizi commerciali in funzione) è che non si è avuto il coraggio di perimetrare questo cratere ai comuni che hanno avuto la vera distruzione, il cratere doveva essere ristretto e il commissario, chiunque esso era – conclude Pirozzi – doveva avere poteri straordinari come il sindaco di Genova’