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Siria, via armi chimiche entro primi mesi del 2014: intervento Russia determinante

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ObamaBritainNorthernIrelandG-8SummitJPEG-07b66_1371498720-1496--330x185Vladimir Putin, in trattativa con Assad per il disarmo,  scongiura l’attacco Usa. La Cina, alleata della Russia nel consiglio di sicurezza Onu, plaude  l’intesa raggiunta.

 Roma, 15 settembre – Il pericolo guerra in Siria per ora è scongiurato. In meno di tre giorni di negoziati a Ginevra, tra Stati Uniti e Russia, si è definito un accordo di massima sul disarmo chimico della Siria. La comune volontà politica sarà tradotta in una risoluzione, che Washington e Mosca si impegnano a proporre al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in breve tempo. L’accordo prevede in primis una verifica ispettiva già dal mese di novembre. Successivamente gli arsenali di armi che contengono gas verranno trasferiti in luoghi sicuri e distrutti entro la metà del 2014. Determinante l’impegno di Putin che nei giorni scorsi, a causa dell’imminente pericolo di intervento armato da parte degli Usa a Damasco, era intervenuto in maniera diplomatica spiegando come fossero stati i ribelli a usare armi chimiche “Non c’è alcun dubbio che il gas è stato usato in Siria – aveva detto in una lettera al New York Times –  ma ci sono ragioni per ritenere che non sia stato l’esercito ma le forze di opposizione”, un escamotage dei ribelli,  secondo la teoria del premier russo , per “provocare un intervento” di forza straniere.660-0-20130604_142724_33E2E235 Un buon motivo per prendere del tempo e riflettere sull’ipotesi di un conflitto che metterebbe a serio rischio la pace del mondo intero. “Non importa quanto l’attacco potrebbe essere mirato o condotto con armi sofisticate: vittime civili sono inevitabili, inclusi anziani e bambini, quelli che l’attacco dovrebbe proteggere”  – sottolinea Putin, che ha evidenziato anche l’assenza di placet dell’Onu su un ipotetica guerra, che se avvenisse sarebbe un vero “atto di aggressione”. Da qui l’impegno del premier russo nel dialogo con Assad, che ha preso in considerazione l’opzione disarmo:”gli Stati Uniti, la Russia e tutti i membri della comunità internazionale devono trarre vantaggi dalla volontà del governo siriano a mettere l’arsenale chimico sotto il controllo internazionale per una successiva distruzione”. – ha sostenuto Putin –  “Giudicando dalle affermazioni del presidente Obama, gli Stati Uniti considerano questa come un’alternativa all’azione militare”. Una pace necessaria anche per non mettere in pericolo gli sforzi multilaterali tesi a risolvere il problema del nucleare iraniano e del conflitto israelo-palestinese. In Cina, alleata russa in consiglio di sicurezza Onu, il ministro degli Esteri Wang Yi,  ha espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto:“crediamo che l’accordo quadro allenterà l’attuale situazione di tensione che da un momento all’altro potrebbe essere innescata in Siria e creerà nuove prospettive per risolvere la questione delle armi chimiche attraverso mezzi pacifici”, ha affermato all’inizio dell’incontro con Laurent Fabius, ministro Esteri francese, in visita a Pechino in veste diplomatica allo scopo di trovare soluzioni alla guerra civile siriana.

 

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