Diritti umani
Migranti: via libera per l’UNICEF in Grecia per un maggiore impegno per i bambini migranti e rifugiati
22 mila bambini rifugiati – di cui 2.000 non accompagnati o separati – hanno bisogno di protezione
31 maggio 2016 – In Grecia i bisogni umanitari e di più lungo termine di oltre 22 mila bambini migranti e rifugiati stanno aumentando: per questo l’UNICEF sta adattando la sua strategia a sostegno della risposta che stanno dando le autorità e la società civile greche. Attualmente, i progetti supportati dall’UNICEF ad Atene includono: un centro per donne e bambini rifugiati e migranti in collaborazione con l’organizzazione locale Faros e un’unità mobile di protezione dei bambini al porto del Pireo, in collaborazione con l’organizzazione greca Solidarity Now. A seguito di una serie di incontri con alti funzionari del Governo, il Coordinatore speciale UNICEF per la crisi europea dei rifugiati e dei migranti Marie Pierre Poirier ha sottolineato la determinazione dell’UNICEF di voler supportare il lavoro del Governo e degli altri partner, svolto anche in tempi di austerità economica nazionale, a sostegno dei rifugiati e dei migranti. “L’UNICEF è orgoglioso di essere parte di questa mobilitazione nazionale. La Grecia sta facendo tanto e noi siamo qui a supportare i loro sforzi. Il nostro impegno sui bambini, che sono i più vulnerabili, è ben accetto e apprezzato. Lo sviluppo della prima infanzia, l’istruzione, i vaccini e la protezione dei bambini sono la nostra priorità”, ha dichiarato Porier. L’UNICEF sta dando particolare attenzione alla protezione dei bambini più vulnerabili e a tutti quelli non accompagnati, integrando il lavoro dell’EKKA, National Centre for Social Solidarity. Attualmente in Grecia ci sono 2.000 minori rifugiati o migranti non accompagnati o separati. Dopo aver visitato il centro di accoglienza per rifugiati di Kara Tepe sull’isola di Lesbo, Poirier ha particolarmente apprezzato il lavoro fatto dalla Municipalità e dal responsabile del Centro Stavros Mirogiannis, che hanno dato luogo ad un centro per famiglie rifugiate ben strutturato e organizzato. Da gennaio 2015, oltre 1 milione di rifugiati e migranti sono passati attraverso la Grecia, rendendo il paese uno dei più importanti punti di ingresso per l’Europa. La maggior parte di coloro che arrivano sono sopravvissuti a terribili viaggi via mare dalla Turchia. Da quando sono state aumentate le nuove restrizioni ai confini nei Balcani e dopo il recente accordo UE – Turchia, almeno 54.000 rifugiati e migranti sono stati bloccati in Grecia. I bisogni umanitari dei rifugiati e dei migranti sono in aumento, le famiglie hanno bisogno di rifugi sicuri e dignitosi, di supporto e servizi sanitari di base. Molti bambini rifugiati e migranti non vanno più a scuola da mesi o anche anni, e hanno diritto all’accesso all’istruzione. I bambini non accompagnati o che sono stati separati dalle proprie famiglie sono esposti a particolari rischi di abuso e sfruttamento. La crisi dei rifugiati è stata il focus della visita effettuata negli scorsi giorni in Grecia dalla cantante e Goodwill Ambassador UNICEF Nana Mouskouri e dal Coordinatore speciale UNICEF per la crisi europea dei rifugiati e dei migranti Marie Pierre Poirier.