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Politica

Ma l’Italia non ripudiava la guerra per Costituzione?

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Cosa sanno gli Italiani dei 7 miliardi in più promessi da Giuseppe Conte agli alleati per le spese militari Nato e la conferma degli F35 con un costo minimo di 14 miliardi?

Giuseppe Cossari e Paolo Buralli Manfredi – Melbourne

ART 11

“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.

Da diversi sondaggi, l’80% degli Italiani bramava per la riforma che, se non avrà intoppi referendari, ridurrà i Parlamentari della Repubblica, dimostrando la totale sfiducia e inutilità degli stessi verso la classe politica Italiana.

E dopo la conferma della spesa degli F35 che nel 2014 era pari a 14 miliardi e che probabilmente alla fine dell’accordo supererà abbondantemente i 20 miliardi, e la conferma del nostro  Presidente del Consiglio di aggiungere 7 miliardi alla spese militari NATO, che vede all’apice USA e Unione Europea, è logico affermare che gli Italiani, non vivendo più un Paese Sovrano, possono tranquillamente licenziare l’intero comparto Politico Italiano, lasciando in Parlamento un PC, un FAX, una stampante ed un usciere, che possa portare gli ordini della Commissione Europea e degli Stati Uniti d’America agli uffici competenti, per essere commutati in legge!

Ovviamente  desta stupore che questo stesso 80% di Italiani che hanno festeggiato per il risparmio di 80 milioni  lordi all’anno, non abbiano aperto bocca per la conferma degli F35 e dell’aumento di spesa per la  NATO. Una cifra che potrebbe abbondantemente superare i  20 miliardi l’anno, miliardo più miliardo meno, a conferma che ormai il popolo Italiano si è abituato a guardare il dito e non la luna. Infatti, a fronte di un risparmio 80 milioni l’anno (sic!) con il taglio dei parlamentari, la conferma di Giuseppe Conte di spendere 7 miliardi in più all’anno per spese militari, più o meno porterà la totale spesa militare  a 67 milioni al giorno.  

Chiudiamo, cercando di far riflettere le persone che leggeranno il nostro articolo con delle semplici domande:

“ Un Presidente del Consiglio che dopo aver accettato dazi da parte del Presidente Trump contro tutto il mondo dell’agroalimentare Italiano, con conseguenti miliardi di perdite nel comparto per il Paese nel futuro immediato, e che ha confermato allo stesso Presidente Usa, incurante di una vera guerra economica a danno dell’Italia, l’acquisto degli F35 al costo di 14 miliardi, prezzo concordato nel 2014 più l’aumento di 7 miliardi  per le spese militari, andando contro la nostra Costituzione, è un presidente del Consiglio che percorre la strada degli interessi nazionali o percorre i propri interessi o addirittura è solo ‘succube’ di altre potenze?

Un partito (M5S) che continua a propagandare sui social network il taglio dei parlamentari, e non apre bocca sugli argomenti sopra citati, sta facendo propaganda per se stesso tenendo l’attenzione degli italiani lontani dalla verità, o sta facendo gli interessi degli Italiani?

Il Partito Democratico, al Governo con il M5S, che non apre bocca sul fatto che l’Italia presumibilmente stia fornendo armi e forze militari Italiane al confine Turco, schierandosi dalla parte di Erdogan, notizie che rimbalzano sulla stampa online e che devono essere oggetto di verifica, è un partito che può parlare di diritti umani e solidarietà al popolo Curdo?

Forse quel qualcuno che affermò “Popolo Bue”, tutti i torti non li aveva e forse anche Trump, quando affermava in campagna elettorale: “The Politician are Stupid” aveva ragione da vendere.

È probabile dunque che l’endorsement a ‘Giuseppi’ Conte da parte del presidente Donald Trump e dell’Unione Europea era solo una pacca sulle spalle concordata,  che pagheremo a caro prezzo

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