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Il ministro Tajani esalta il ruolo degli Italiani all’estero: Italia protagonista nel mondo

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Cronaca dei lavori dell’assemblea del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) in corso di svolgimento fino a domani 21 giugno

Proseguono alla Farnesina i lavori dell’assemblea del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), una settimana di incontri e confronti intensi che vede in prima linea e protagonista l’Italia nel mondo intero. Dopo il ricordo commosso del segretario generale Michele Schiavone, venuto a mancare il 30 marzo scorso, i componenti eletti nei rispettivi paesi di residenza hanno votato per Maria Chiara Prodi che, unica candidata in sostituzione di Schiavone, ha ricevuto 35 preferenze su 43 componenti effettivi più i 20 di nomina governativa. Al suo fianco eletto Giuseppe Stabile come Vicesegretario Generale. Una nomina che ricompone un certo equilibrio nei diversi orientamenti politici dei membri del CGIE, che in primis ha il compito di occuparsi degli Italiani all’estero indipendentemente dalle divergenze politiche nazionali.

CTIM: Soddisfazione per l’elezione alla carica di Vicesegretario Generale al CGIE di Giuseppe Stabile.

In occasione dell’Assemblea Plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), il Cons. Giuseppe Stabile è stato eletto alla presidenza dell’Europa e Africa del Nord, nonché Vice segretario generale.

“E’ motivo di grande soddisfazione l’elezione del nostro Delegato Nazionale in Spagna Giuseppe Stabile, persona preparata, qualificata, meritevole, e sono certo che svolgerà il suo nuovo compito con oggettività, professionalità e spirito di servizio.

A nome di tutto il Comitato Tricolore rivolgo gli Auguri di buon lavoro a Stabile, e al neoeletto Segretario Generale del CGIE, Maria Chiara Prodi” spiega in una nota il Presidente del Comitato Tricolore Italiani nel Mondo Vincenzo Arcobelli.

Intervento vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani

La giornata del 19 giugno si è caratterizzata per il fondamentale intervento del vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che salutando i presenti con il “bentornati a casa”, ha evidenziato lo straordinario impegno dei membri del CGIE nel mondo, impegno che lui stesso ha voluto rilevare durante la parata del 2 giugno scorso facendo sfilare i Consoli per la prima volta insieme al personale della nostra Unità di crisi. Un modo per ricordare che l’Italia è presente laddove c’è una emergenza, come è accaduto in Israele, Palestina, durante il terremoto in Turchia, in Sudan o in Ciad, per citare gli ultimi ma non unici casi.

Qui di seguito l’intero intervento del ministro Tajani che ha toccato molti temi, con grande enfasi sul progetto Turismo delle Radici, un esempio tangibile di ‘benvenuto in Patria’ permeato dal recupero della propria cultura per tutti coloro che desiderano rivisitare i luoghi di partenza dei bisnonni, nonni o dei genitori:

Subito dopo l’intervento del Sottosegretario agli Esteri Silli che ha ringraziato ambasciate e consolati dell’Unione Europea, che in occasione delle elezioni Europee si sono resi utili nell’organizzazione dei seggi per la consultazione elettorale, tanto da favorire un maggior numero di votanti aventi diritto nei paesi della Ue. Un risultato che si lega al miglioramento delle attività degli stessi consolati in tutto il mondo fortemente voluto, realizzato ed ancora in via di ulteriore sviluppo da quando è in carica il ministro Tajani, con un rafforzamento anche dei servizi offerti on line: rilascio di documento d’identità, di codice fiscale come anche iscrizione all’Aire.

I parlamentari intervenuti

Partecipi attivi ai lavori dell’assemblea nella giornata del 19 luglio anche i parlamentari Roberto Menia, Fabio Porta, Francesca La Marca e Francesco Giacobbe, gli ultimi tre eletti nelle circoscrizioni estero di appartenenza.

Il senatore Roberto Menia (FdI) ha posto l’accento sulla necessità di regole più stringenti per l’acquisizione della cittadinanza italiana, che non può essere solo una linea di sangue che si perde nella notte dei tempi, ma che deve vedere parte attiva il richiedente quantomeno nella conoscenza e studio della lingua italiana, unico mezzo per acquisire conoscenza dei meccanismi politico- legislativi che regolano il nostro Paese. Ha poi ricordato gli elementi fondanti la Legge Tremaglia sul voto all’estero auspicando l’introduzione del voto elettronico.

Sul tema conoscenza della lingua italiana concorde anche il senatore Francesco Giacobbe (Pd – ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide).

Fabio Porta, deputato Pd eletto in Sud America, ha invitato alla riflessione sul tema cittadinanza che non dovrebbe avere come motivo del contendere l’esclusione in base ad un limite generazionale, semmai dovrebbe essere regolata da un effettivo attaccamento ai valori e alla cultura della comunità italiana.


Ha poi voluto ricordare come l’emigrazione italiana possa fare scuola su come anche noi in Italia stabiliamo la nostra accoglienza di migranti dall’estero con un rinnovato e più ampio significato di ‘ius culturae’ e ‘ius sanguinis’. Porta, vittima egli stesso della mercificazione e dei brogli elettorali, ha poi proposto una riforma del voto degli Italiani all’estero da realizzare congiuntamente a tutte le forze politiche, per renderlo trasparente e privo di alcuna ambiguità.

Interventi componenti del CGIE

Vincenzo Arcobelli (CGIE Usa) ha annunciato che il prossimo 8 agosto si terrà la prima commemorazione ufficiale della tragedia mineraria di Monongah, per cui da tempo si era interessato per non lasciare più nel silenzio gli oltre 170 italiani che il 6 dicembre 1907 persero la vita nel più grave incidente minerario degli Stati Uniti, onorando quegli uomini, le loro mogli e madri. Uno dei fatti più dolorosi dell’emigrazione Italiana.

 

Subito dopo Arcobelli l’intervento di Gianluigi Ferretti (Ugl) che ha ha espresso fiducia per il clima di collaborazione che è emerso con l’elezione di Stabile al fianco di Maria Chiara Prodi, espressione entrambi di due opposte connotazioni politiche, ricordando ai presenti che il CGIE non deve avere orientamento politico ma esclusivo interesse per il bene degli Italiani all’estero. Ha poi ricordato in ordine alla possibile riforma sul premierato in Italia, che il tema della cittadinanza potrebbe rappresentare una bomba atomica ad orologeria se non sarà gestito con criterio e ha fatto una riflessione sul voto degli italiani all’estero portando l’esempio della Francia paese in cui, i francesi all’estero, 3milioni gli aventi diritto,  votano usufruendo di ben quattro modalità: di persona in ambasciata ed in consolato, per corrispondenza, con voto elettronico e anche per delega…ma non sono mai emersi brogli elettorali come in Italia.

Anche Nello Gargiulo (GCIE Cile) si è espresso favorevole sul tema della conoscenza della lingua Italiana come volano dell’ottenimento della cittadinanza anche con il superamento di un esame che ne attesti la conoscenza, e ha suggerito di rendere corsi gratuiti di lingua italiana per chi è in difficoltà.

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