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Ales Bialatski condannato in Bielorussia per aver difeso i diritti umani

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Ales_Bialatski_400Deve scontare quattro anni e mezzo di carcere per aver finanziato l’attività del centro Viasna.

 Roma, 13 agosto – Da due anni è in carcere a seguito di condanna emessa per aver finanziato le attività del centro Viasna per i diritti umani. Si tratta di Ales Bialatski attivista bielorusso che ha svolto attività pacifiche in difesa dei diritti umani. La sua organizzazione non è riconosciuta dal governo del suo paese e per questo motivo non può avere un conto bancario, ma ha commesso reato per il governo bielorusso  per aver usato in patria soldi provenienti da un conto all’estero. Secondo Amnesty International, Bialaski è un prigioniero di coscienza e da febbraio è ulteriormente penalizzato: non riceve visite o pacchi di cibo. “Gli danno il minimo necessario per essere sicuri che non muoia, ma è una dieta povera di vitamine che alla fine fa male alla salute”  dice sua moglie, Natalia Pinchuk. Le condizioni di detenzione sono pessime, il cibo insufficiente e le celle sovraffollate. Divide la cella con altri 16 detenuti che però hanno il divieto di comunicare con lui.amnesty-international-logo

Dal 4 agosto 2011, il giorno dell’arresto di Bialatski, Amnesty International ha lanciato una campagna per la sua scarcerazione. Ora, l’organizzazione per i diritti umani propone di inviare cartoline di solidarietà al detenuto. Di seguito l’indirizzo:

Ales Bialiatsky
213807, Magiliouskaya vobl.
g. Babruisk,
vul. Sikorskaga 1
I.K No. 2, atrya No. 14

 

 

 

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