Italia
Vincenzo Incenzo ed il mondo della musica
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Intervista a Vincenzo Incenzo
Di Francesca Rossetti
Vincenzo Incenzo è un autore musicale ben noto sul piccolo schermo grazie alle sue numerose collaborazioni con importanti artisti e si occupa anche di molto altro: a lui la parola.
Chi è Vincenzo Incenzo e come nasce la Sua passione per la musica?
“SONO UN APPASSIONATO, UN AMANTE DELL’ARTE E DEI SUOI MILLE RICHIAMI, SEMPRE ALLA RICERCA. PROVENGO DA FAMIGLIA DI MUSICISTI, MI SONO LAUREATO AL DAMS MENTRE INIZIAVO A SUONARE NELLO STORICO FOLKSTUDIO DI ROMA. CREDO CHE LA FUSIONE DEL CODICE COLTO E DEL CODICE POPOLARE ABBIANO DETERMINATO E CONTINUINO A DETERMINARE IL MIO PERCORSO ARTISTICO.”
Lei si occupa anche di musical: quali ha composto e quali vedremo prossimamente?
“AMO IL TEATRO. DICO SEMPRE CHE E’ UN ELASTICO PER ALLARGARE IL MONDO, PER NON ACCETTARE CHE LA REALTÀ SIA SOLO QUELLA CHE SI VEDE.
RICORDEREI I MUSICALS PIU’ IMPORTANTI: ‘DRACULA OPERA ROCK’, CON MUSICHE DELLA PFM, ‘VACANZE ROMANE’, DOVE LA MIA VERSIONE ITALIANA DELLE CANZONI DI COLE PORTER È STATA RICONOSCIUTA DALLA ‘FONDAZIONE COLE PORTER’ COME VERSIONE ITALIANA DEFINITIVA. ‘LA SCIANTOSA’, UN VIAGGIO NELLA RADICE PIU’ PROFONDA DELLA CANZONE NAPOLETANA, LE CANZONI DE ‘IL PRINCIPE ABUSIVO’ DI SIANI E DE SICA, E QUELLE DI ‘MENOPAUSE’, UNO SPETTACOLO CHE GIRA IL MONDO RACCONTANDO IRONICAMENTE LA STAGIONE MATURA DELLA DONNA, ‘TANGO DELLE ORE PICCOLE’ DI PUIG; FINO A ‘ROMEO & GIULIETTA, AMA E CAMBIA IL MONDO’, PRODOTTO DA DAVID ZARD. UN SUCCESSO ASSOLUTO, PLURIPREMIATO ANCHE AGLI AWARDS DEL MUSICAL.
ORA STO REALIZZANDO; UNO SPETTACOLO COMPLETAMENTE CONCEPITO E DIRETTO DA ME, DOVE, POESIA, MUSICA E SCENA POSSANO FONDERSI NEL MIO PERSONALE LINGUAGGIO. LO SPETTACOLO SI INTITOLA ‘DIANA & LADY D’, ED E’ UN VIAGGIO INTENSO, DURO E POETICO NELLE DUE ANIME DELLA PRINCIPESSA SCOMPARSA; UN MONOLOGO A DUE VOCI, COME MI PIACE DEFINIRLO, COSTELLATO DI CANZONI. LA PROTAGONISTA, CHIAMATA A UNA PROVA ATTORIALE ASSOLUTA, SARÀ SERENA AUTIERI. DEBUTTEREMO NEL 2017.”
Di che cosa parlano i Suoi libri?
“IN OGNI LIBRO CERCO SEMPRE ‘QUALCOSA DA SALVARE’. NEL LIBRO ‘LA PARTITURA INFERNALE’ MI SONO INOLTRATO NELLA MUSICALITA’ DEL VERSO DANTESCO E NEL SUO VALORE FONOSIMBOLICO; NE ‘IL SORRISO D’AVORIO DI UNA RAGAZZA D’EBANO’ RACCONTO UN AFRICA CONOSCIUTA IN MANIERA DIRETTA CHE PARLA PER VOCE DEGLI AFRICANI E NON NELLA DEVIATA VERSIONE OCCIDENTALE. NEL ROMANZO ‘#ROMEO&GIULIETTA NEL DUEMILANIENTE’ IL SOGGETTI E’ IL TEMPO, CHE IL SISTEMA HA ANNIENTATO, PER FARE SPAZIO AI NEMICI DEL NUOVO MILLENNIO: IL CONTROLLO DELLE MENTI, LA PRIVAZIONE DI SENSO E LA CONNESSIONE SENZA TREGUA. POI C’E’ L’OMAGGIO ALLA STORIA DELLA CANZONE ITALIANA, CON ‘LA CANZONE IN CUI VIVIAMO’. INFINE LE POESIE E ALTRI SAGGI.”
Cosa cerca di comunicare con le Sue canzoni e con quali grandi artisti ha collaborato?
“CERCO SEMPRE DI RACCONTARE LA REALTA’, MOLTO PIU’ RICCA DI QUALUNQUE FANTASIOSO VOLO. E CERCO DI FARLO COLTIVANDO LA DIFFERENZA, L’ORIGINALITA’, GUARDANDO LE COSE DA UN PUNTO DI OSSERVAZIONE DIFFERENTE. GLI ARTISTI PER CUI HO LAVORATO SONO TANTI, DA RENATO ZERO A LUCIO DALLA, DA ENDRIGO ALLA PFM, DA VENDITTI A PATTY PRAVO, DA ZARRILLO ALLA VANONI A TOSCA, A CALIFANO; MI PIACE ENTRARE IN ANIME DIFFERENTI, ESPLORARE PERCORSI NUOVI, E ANCHE NELLE ALTRE LINGUE MI OCCUPO IO DELLA TRADUZIONE.”
Che cos’è Fonopoli?
“UN GRANDE PROGETTO, UN GRANDE SOGNO FORTEMENTE INSEGUITO DA RENATO ZERO: UNA CITTA’ DELLE ARTI E DEI MESTIERI PER I GIOVANI, CHE NON SI E’ REALIZZATO COMPLETAMENTE PERCHE’ RENATO HA SEMPRE RIFIUTATO IL FILTRO DELLA POLITICA. IO SONO IL DIRETTORE ARTISTICO, E NONOSTANTE LE DIFFICOLTA’ ABBIAMO PRODOTTO DISCHI, LIBRI, EVENTI.”
Quali riviste ha dirige e quali premi ha vinto?
“SEGUO ‘INFONOPOLI’, ORGANO UFFICIALE DI FONOPOLI E MI PIACEREBBE RIPRENDERE ‘ICARO’, UNA RIVISTA DA ME IDEATA CHE SI OCCUPA DI ARTE A 360 GRADI. ABBIAMO AVUTO CONTRIBUTI IMPORTANTISSIMI: FO, LOACH, STRADA, MERINI, MORRICONE, PIVANO, OLMI, ALBERTAZZI, SOLO PER CITARNE ALCUNI. E’ DURA PORTARE AVANTI PROGETTI SIMILI IN ITALIA, NON C’E’ NESSUN AIUTO. DOVREMMO PARLARNE A LUNGO, PARTENDO DA UN SISTEMA CHE TAGLIA LE RISORSE ALLA CULTURA, IN UN SISTEMA, IN CUI ORMAI SIAMO IMMERSI, CHE APPIATTISCE LE DIFFERENZE E CI CONFINA DIETRO IL RETICOLATO DELLA NORMA.
DEI PREMI MI PIACE RICORDARE I DUE PREMI ‘LUNEZIA’, IL PREMIO ‘SIAE AUTORI’ E LA ‘MEDAGLIA D’ARGENTO DELLA CAMERA DEI DEPUTATI’, LEGATI ALLA CANZONE D’AUTORE; E IL PREMIO ‘GIFFONI FILM FESTIVAL’, IL PREMIO ‘LIOLA’, IL PREMIO ‘ANTONIO DE CURTIS’, I PREMI INTERNAZIONALI DI POESIA ‘ALFONSO GATTO’ E ‘CITTA’ DI SASSARI’ LEGATI AI MIEI LIBRI.”
Lei è anche pittore: quali sono i Suoi generi e cosa comunicano le Sue opere?
“SONO INNAMORATO DI TUTTE LE STAGIONI DELLA PITTURA. SONO UN RIFERIMENTO CONTINUO IN QUELLO CHE POI SVOLGO NEL MIO LAVORO.
RIGUARDO IL MIO STILE MI PIACE FONDERE IL FIGURATIVO CON L’ASTRAZIONE, UTILIZZANDO ANCHE MATERIALE NON PITTORICO, IN UNA TECNICA MISTA CHE PREVEDE RESINE, INCISIONI, TERRE, LEGNO OLTRE ALLA TELA E AGLI OLII.
E’ UNA PITTURA ‘GRIDATA’, CHE TIRA FUORI LA PARTE DI ME PIU’ ISTINTIVA; LA LASCIO VAGARE, SPESSO SU TERRITORI CHE IN PARTENZA IGNORO. E’ UN BELLISSIMO PERCORSO DI CONOSCENZA DI SE STESSI.”
Davvero bravissimo e molto attivo Vincenzo e per seguirlo http://www.vincenzoincenzo.com/