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Ambiente & Turismo

VILLA ARCONATI – FAR RIAPRE AL PUBBLICO CON TANTE DELIZIOSE NOVITÀ

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Tempo di lettura: 4 minuti

Dal 29 aprile al 21 ottobre 2018 vivi la domenica tra natura, arte e storia

 

Fondazione Augusto Rancilio è al lavoro per preparare la riapertura al pubblico di Villa Arconati-FAR. Quest’anno tante “deliziose” novità attendono gli Ospiti che vorranno passare la loro domenica perdendosi tra arte, natura e la storia di un luogo dal fascino senza tempo.

I costanti lavori di recupero del giardino e del palazzo stanno facendo tornare la piccola Versailles al suo antico splendore e il pubblico quest’anno potrà goderne ancora di più grazie al nuovo orario di apertura dalle 12.00 alle 21.00 e con le delizie per il palato preparate dal nuovo Caffè Arconati che offrirà ai visitatori la possibilità del pic-nic, del Brunch e dell’Happy Hour.

Il 29 – 30 aprile e 1 maggio Villa Arconati-FAR riapre il palazzo e il giardino con una grande festa che farà ritornare la villa ai fasti del Settecento.

 

VILLA ARCONATI-FAR

Villa Arconati-FAR è un luogo dal fascino unico: denominata la piccola Versailles di Milano per la sua raffinata eleganza, la dimora fu utilizzata nel Seicento e Settecento per mostrare il prestigio della Famiglia Arconati.

Tra i suoi tesori: lo splendido giardino monumentale di 12 ettari e le 70 sale del palazzo, tra le quali spiccano per eleganza la meravigliosa sala da ballo ricamata di stucchi e dorature, la sala dei ricevimenti con gli affreschi dei Fratelli Galliari e la scultura classica originale di Tiberio, storicamente detta di Pompeo Magno, sotto la quale la leggenda dice essere stato pugnalato Giulio Cesare. Il suo fascino senza tempo rimane intatto ancora oggi ed è arricchito da quattro secoli di storia.

 

IL PROGETTO DI RECUPERO

Il progetto è stato iniziato nei primi anni 2000 in collaborazione con partner istituzionali quali la Sovrintendenza ai Beni Architettonici, Regione Lombardia, la Provincia di Milano, insieme al Comune di Bollate e Fondazione Cariplo oltre ad un nutrito gruppo di Partner privati e ha portato significativi risultati per il recupero strutturale del bene.

 

INTERVENTI DI RECUPERO E RESTAURO 2017/2018

Durante i mesi di chiusura al pubblico la villa e il giardino sono monitorati costantemente attraverso una manutenzione ordinaria, alla quale si aggiungono interventi mirati di recupero e restauro.

I fondi raccolti in occasione dell’apertura al pubblico, degli eventi privati e delle donazioni di sponsor e benefattori vengono interamente devoluti per il recupero del bene. I risultati degli interventi che la Fondazione porta avanti in maniera puntuale e costante saranno visibili al pubblico in occasione della riapertura della villa a partire dal 29 aprile prossimo.

IL RECUPERO DEL GIARDINO STORICO

Il recupero del giardino storico, avviato di recente con la collaborazione di un team di paesaggisti coordinato dall’agronomo Paolo Alleva con Sara Pivetta e Stefania Restelli dello Studio PRRArchitetti, è portato avanti dai giardinieri di FAR con il prezioso aiuto di alcuni volontari tenendo come riferimento la documentazione storica giunta sino a noi.

L’intervento, puntuale e continuativo nel tempo, prevede una progressiva e costante cura della parte a bosco e del sottobosco con il monitoraggio degli alberi secolari e monumentali mentre le piante di carpinate e berceaux sono state potate durante l’inverno appena passato e verranno mantenute nella forma ottimale nel corso dell’anno.

E’ stato anche avviato un graduale lavoro di potatura delle cosiddette “ballerine” (ovvero gli alberi di carpino che si trovano lungo i perimetri del parterre) con l’obiettivo di riportarle ad una forma complessivamente più stretta e slanciata, maggiormente coerente con il disegno originario visibile anche in alcune foto d’epoca.

Nei mesi scorsi, in seguito ad un monitoraggio operato in collaborazione con il Parco delle Groane, si è purtroppo reso necessario l’abbattimento di alcune piante ormai irrimediabilmente ammalate e pericolanti, giunte ad un punto di “non ritorno” dopo oltre dieci anni di sforzi effettuati per mantenerle; tra queste, vi erano anche alcune farnie secolari radicate in prossimità del Teatro di Diana. Allo scopo di reintegrare il patrimonio arboreo del giardino, così come previsto dal progetto, gli alberi sono stati sostituiti con nuovi esemplari della stessa specie e, coerentemente con una visione proiettata verso il futuro, sono destinati a ricostituire il boschetto che fa da sfondo al monumento dedicato alla dea della caccia e già visibile nelle stampe settecentesche di Dal Re. Inoltre sono stati reintegrati i carpini mancanti nelle siepi prospicenti il teatro.

E’ iniziato anche un importante lavoro di riqualificazione del Berceau grande, il più spettacolare tra tutti gli elementi di verzura del giardino. Gli interventi di potatura invernale sono stati effettuati allo scopo di favorire lo sviluppo di nuovi rami e stimolare un maggior sviluppo dell’apparato fogliare. Sono stati inoltre messi a dimora 40 carpini per ripristinare il disegno originale del berceau.

Nei prossimi mesi in alcune aree del giardino è previsto l’impianto di circa 500 piante erbacee e bulbose di specie da fiore selezionate tra quelle ritenute maggiormente adatte e coerenti alle caratteristiche ambientali ed al sito. L’impianto servirà per valutare le specie più idonee a crescere nel giardino con l’obiettivo, che s’intende raggiungere nel volgere di pochi anni, di offrire ai visitatori la possibilità di godere di fioriture durante la maggior parte dell’anno.

Una attenzione costante è data anche alla conservazione delle fioriture spontanee di specie erbacee e di bulbose ormai naturalizzate nel parco: narcisi selvatici e di varietà orticole, anemoni, scille, mughetti, iris, giacinti spagnoli e farfaracci.

All’interno del laghetto sono appena state reintrodotte le ninfee che, dalla tarda primavera sino alla fine dell’estate, torneranno a deliziare i visitatori.

 

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