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Ambiente & Turismo

Surriscaldamento degli oceani, il Wmo lancia allarme

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Katrin Meissner della University del New South Wales : ‘Il riscaldamento della superficie degli oceani riduce la capacità di assorbire CO2’. 

Ocean_sunset_pictureRoma, 9 settembre – ‘I livelli atmosferici di biossido di carbonio sono in aumento a un tasso record a causa dell’ elevato consumo di combustibili fossili. Di conseguenza diminuisce la capacità degli oceani di assorbire il gas serra’, è l’allarme lanciato dall’Organizzazione meteorologica mondiale. “I cambiamenti che stiamo vedendo sono davvero drastici”, ha detto Oksana Tarasova,  direttore del programma di Global Atmospheric Watch del WMO. “Stiamo assistendo ad un tasso di crescita che aumenta in modo esponenziale.” I livelli di C02 nell’atmosfera sono ora il 42 per cento in più di quanto non fossero nel 1750, prima della rivoluzione industriale,  che ha portato un’ impennata nel consumo di petrolio, carbone e gas. La concentrazione di CO2 atmosferica non è mai stata così alta da almeno 800.000 anni. Il rapporto WMO contiene  anche dettagli sull’aumentata salinità degli oceani del mondo, rilevando che il livello è “senza precedenti” negli ultimi 300 mila anni. Katrin Meissner, oceanografa e clima modellista presso l’Università del New South Wales ( Australia), spiega che i processi fisici e biologici in corso continueranno a diminuire la capacità degli oceani di assorbire C02, lasciandone sempre più nell’ atmosfera. Il riscaldamento della superficie degli oceani riduce la capacità di neutralizzare CO2 così come la sua maggiore salinità. ‘Dal momento che le acque superficiali più calde sono più leggere, c’è meno scambio con l’oceano più profondo, con conseguente riduzione della  capacità di assorbimento. A sua volta, la miscelazione ridotta delle acque produrrà meno nutrienti in superficie, alterando l’ecologia dei mari e riducendo l’assorbimento biologico del carbonio’ sostiene Meissner . “La previsione è che tutti e tre i processi stanno rallentando”, continua  Meissner, “ e il mondo politico non fa nulla per arrestare questo fenomeno. Il pericolo a cui l’umanità va incontro è quello di un mondo afflitto da grave carenza di acqua e cibo, segnato da guerre causate dalle conseguenze del cambiamento climatico”.

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