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Siria, Unicef-Unhcr: un milione di bambini rifugiati

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downloadNel terzo anno di guerra il numero di minori costretti ad abbandonare la propria terra è salito.

Roma, 24 agosto – Nel terzo anno di guerra in Siria, il numero di bambini siriani costretti ad abbandonare la propria terra come rifugiati è ora salito ad un milione.  “Il milionesimo bambino rifugiato non è solo un numero- ha dichiarato Anthony Lake, direttore generale del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef)- È un bambino reale, strappato alla propria casa, forse anche alla propria famiglia, e costretto ad affrontare orrori che noi possiamo comprendere solo in parte”.
“Tutti noi dobbiamo condividere questa vergogna- ha aggiunto Lake- perché mentre noi lavoriamo per alleviare le sofferenze di coloro che sono colpiti dalla crisi, la comunità globale ha mancato alla propria responsabilità nei confronti di questo bambino. Dovremmo fermarci e chiederci come possiamo, in tutta coscienza, continuare a deludere i bambini della Siria”.
“Ciò che è in gioco adesso non è altro che la sopravvivenza e il benessere di una generazione di innocenti- ha proseguito l’Alto Commissario Onu per i rifugiati, António Guterres, a capo dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unchr)- I giovani della Siria stanno perdendo le proprie case, i propri famigliari e il proprio futuro. Anche dopo che hanno attraversato un confine internazionale e raggiunto la sicurezza, sono traumatizzati, depressi e bisognosi di trovare una ragione di speranza”.
In base ai dati forniti dalle due agenzie i bambini costituiscono la metà di tutti i rifugiati provocati dal conflitto in Siria. Molti di loro sono riusciti a raggiungere Libano, Giordania, Turchia, Iraq ed Egitto. Sempre più numerosi anche i siriani che fuggono verso i paesi del Nord Africa e dell’Europa. Gli ultimi dati inoltre mostrano che 740mila bambini rifugiati siriani hanno meno di 11 anni.
“All’interno della Siria – sostiene poi l’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani – circa 7mila bambini sono stati uccisi durante il conflitto, mentre le stime di Unhcr e Unicef- dicono che oltre 2 milioni di bambini sono sfollati all’interno del paese”.
Lo sconvolgiomento fisico, la paura, lo stress e i traumi subiti da così tanti bambini rappresentano tuttavia solo una parte della crisi che colpisce questa parte di umanità. Entrambe le agenzie evidenziano infatti le minacce che il lavoro minorile, i matrimoni precoci, il potenziale sfruttamento sessuale e il traffico di esseri umani pongono sui bambini rifugiati. Oltre 3.500 bambini hanno attraversato la frontiera siriana per cercare rifugio in Giordania, Libano e Iraq non accompagnati o separati dalle proprie famiglie.
La più imponente operazione umanitaria nella storia ha visto Unchr e Unicef mobilitare il loro sostegno in favore di milioni di famiglie e bambini colpiti dalla crisi.
Ad esempio oltre 1,3 milioni di bambini nelle comunità di rifugiati e nelle comunità d’accoglienza nei paesi limitrofi quest’anno ha potuto essere sottoposto alla vaccinazione contro il morbillo grazie al sostegno garantito dall’Unicef e dai suoi partner. Quasi 167mila bambini rifugiati hanno ricevuto assistenza psico-sociale; oltre 118mila bambini e adolescenti hanno potuto proseguire il loro percorso d’istruzione all’interno o all’esterno di strutture scolastiche ufficiali; oltre 222mila persone hanno ricevuto una fornitura d’acqua.
L’Unhcr ha registrato tutti i bambini rifugiati – 1 milione – restituendo loro un’identità. L’Agenzia inoltre aiuta i bambini nati in esilio a ottenere certificati di nascita, preservando loro da un difficile futuro da apolidi, e fa in modo che tutte le famiglie e i bambini rifugiati vivano in qualche tipo di alloggio sicuro.
Ma molto resta ancora da fare, fanno sapere Unhcr e Unicef. Il Piano di risposta regionale per i rifugiati della Siria, attraverso il quale sono stati richiesti 3 miliardi di dollari Usa per rispondere alle gravi necessità dei rifugiati fino al prossimo dicembre, è attualmente finanziato solo per il 38%.
Oltre 5 miliardi di dollari sono stati richiesti per affrontare la crisi in Siria, con necessità critiche nei settori dell’istruzione, della salute e di altri servizi fondamentali per i bambini rifugiati e per quelli appartenenti alle comunità d’accoglienza. Ulteriori risorse poi devono essere destinate allo sviluppo di solide reti attraverso le quali identificare i bambini rifugiati a rischio e garantire assistenza a loro e alle comunità che li accolgono.
Un maggior flusso di finanziamenti rappresenta comunque solo una parte della risposta che serve a soddisfare le necessità dei bambini.
È infatti necessario un impegno più intenso per trovare una soluzione politica alla crisi in Siria, le parti in conflitto devono cessare di prendere di mira la popolazione civile e devono porre fine al reclutamento dei bambini. I bambini, gli adolescenti e le loro famiglie devono poter lasciare la Siria in sicurezza e le frontiere devono rimanere aperte in modo che essi possano attraversarle e raggiungere la un rifugio sicuro.
Coloro che mancano di adempiere a tali obblighi contemplati nel diritto umanitario internazionale dovrebbero rispondere appieno delle loro azioni, concludono Unhcr e Unicef.

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