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Arte & Cultura

Rassegna d’Arte “Roma in cento-centimetri-quadri”: spiccano gli scatti di Damiana Cicconetti

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Tempo di lettura: 5 minuti

Damiana Cicconetti artista talentuosa appena ventunenne, selezionata nuovamente nella prestigiosa Rassegna d’Arte, ci racconta la sua passione per la fotografia. “Roma in cento-centimetri-quadri” è stata inaugurata il 23 agosto e si concluderà il 17 settembre nella Capitale.

 di Giordana Fauci

Anche quest’anno la giovanissima Damiana Cicconetti è stata selezionata per esporre le sue opere fotografiche presso la storica Galleria d’Arte Il Laboratorio, con sede nella Capitale, in Via del Moro n. 49, a Trastevere.

La ventunenne romana, al termine di un’accurata selezione che vede coinvolti altri 51 artisti, prende di nuovo parte alla prestigiosa Rassegna d’Arte intitolata Roma in cento-centimetri-quadri, inaugurata il 23 agosto e che si concluderà il 17 settembre.

Una rassegna d’arte del piccolo formato 10 x 10 cm, giunta oramai alla VIII° edizione, organizzata da Spazio 40 Art e curata da Tina Loiodice e Fabrizio Ena.

Una Rassegna in cui sarà possibile contemplare opere di vario genere quali scultore, dipinti e fotografie, accomunate da un unico tema, visto che ognuna è dedicata alla Città Eterna.

Damiana Cicconetti ha, perciò, rappresentato l’amata città natale in quattro foto che rappresentano le piazze e i monumenti più noti: Pantheon, Scalinata di Piazza di Spagna, Piazza del Popolo e Basilica di San Pietro.   

Ma Damiana Cicconetti ha soprattutto fatto emergere la caratteristica principe di ogni sua opera: non si è limitata a fotografare una copia della realtà ma è andata ben oltre; ha messo in rilievo i particolari che, invero, rappresentano essi stessi Roma e il nostro Bel Paese, quali, ad esempio, una Cinquecento, ancor oggi apprezzata ovunque, ovvero le folle di turisti che quotidianamente visitano la Capitale in ogni stagione.

Perché Roma è tutto questo: i suoi meravigliosi monumenti, le sue storiche piazze ma anche quel che vi ruota intorno e che la rende una città ancor più magica.

Ecco perché le fotografie di Damiana Cicconetti divengono opere d’arte.

Anzi! Opere d’arte che rappresentano l’arte, soffermandosi sul particolare.

Senza dubbio, è il caso di approfondire la conoscenza della giovane e bella artista, che è apparsa ben lieta di essere intervistata, per permettere la conoscenza delle sue opere e, attraverso esse, della bella persona che è.

Raccontaci qualcosa di te: chi è Damiana Cicconetti?

Sono una ragazza di ventuno anni che si è avvicinata al mondo della fotografia all’età di soli cinque. Dopo avere conseguito il diploma di maturità classica, mi sono iscritta alla facoltà di Giornalismo, Relazioni Pubbliche e Digital Media e, ora, frequento il III anno. Mi diletto a partecipare a mostre e – devo dire! – che, ogni volta, mi fa piacere verificare che riscuoto successo. Mi adopero per immortalare non solo opere d’arte, paesaggi e persone ma, prima ancora, sensazioni, emozioni, sguardi, luci ed ombre, infondendo in ogni scatto una parte di me. Perché la fotografia è qualcosa in più che una mera copia della realtà. E, del resto, ciascun racconto fotografico è utile proprio a rendere speciale ogni momento.

Come è nata la tua passione per la fotografia?

Quella per la fotografia è una passione di famiglia. Mi sono avvicinata seriamente a questo mondo all’età di soli 13 anni. Da piccina è stato un gioco che, pian piano, senza rendermene conto, si è tramutato in un hobby e, infine, nella passione della mia vita.

Qual è il tuo obiettivo quando scatti una foto?

Il mio scopo è trasformare le emozioni in fotografie. E, per farlo, faccio di tutto per rendermi invisibile, perché è solo così che riesco ad ottenere scatti naturali, pur senza tralasciare i dettagli… Un fiore, un’auto, un abito… Ogni accessorio merita di essere catturato, perché sarà utile a ricordare, anche a distanza di molti anni, un ricordo. Henry CartierBresson – a cui mi ispiro e che è, giustamente, considerato il pioniere del foto-giornalismo – afferma che “una fotografia semplice dura per sempre…”. Per lui fotografare è riconoscere nello stesso istante, in una frazione di secondo, un evento ed il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo, che esprimono e significano quello stesso evento, ponendo sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore… Un modo di vivere spontaneo.  Mi auguro, quindi, che i miei scatti siano in grado di generare tali sentimenti.     

Quali sono i tuoi soggetti preferiti?

Dipende dal momento. In un periodo della mia vita sono stati i monumenti; in altri i paesaggi e i fiori; ora sono le persone, con i loro volti e le diverse espressioni. In ogni caso, un bravo fotografo deve saper intercettare le emozioni ovunque, al di là del soggetto… Deve saperlo fare un attimo prima che le emozioni arrivino e riuscire a coglierle in uno scatto.

Fotografie in posa: sì o no?

Non amo mettere in posa i soggetti, perché non coglierei la loro spontaneità. Senza dubbio, vi sono occasioni in cui la posa è necessaria. Ma – devo essere onesta! – le pose plastiche non le amo perché sono pura finzione. Preferisco, di contro, raccontare tutto in modo spontaneo… Allo stesso modo in cui fa un giornalista. Non a caso, studio giornalismo e mi auguro di poter svolgere la professione di foto-reporter.

Oltre a partecipare ad importanti Rassegne d’Arte – qual è indubbiamente quest’ultima – dove possiamo visionare le tue opere?

Spazio 40 Art è stata la prima organizzazione ad apprezzarmi: è stato il mio “battesimo” nel mondo ufficiale della fotografia. Perciò non posso fare a meno di essere legata da profondo affetto a Fabrizio Ena e Tina Loiodice, partecipando ogni anno e, invero, periodicamente, alle diverse mostre che organizzano. In quest’ultima Rassegna – appena avviata – una delle mie opere è stata acquistata da un turista argentino; nella precedente – se ben ricordo! – è stata la volta di una signora giapponese. Senza dimenticare gli acquirenti francesi, inglesi e tedeschi… Sapere che le mie foto hanno preso il volo e sono apprezzate in ogni parte del mondo, addirittura oltre Oceano, mi riempie di orgoglio. Sono, poi, immensamente soddisfatta per essere stata pubblicata, in più di quaranta occasioni, su prestigiose riviste quali Vogue e Il Fotografo, oltre ad avere avuto l’onore di immortalare Maurizio Costanzo nell’ultima edizione del suo intramontabile Show. Perché si tratta di persona assai schiva e che ricorre unicamente al suo fotografo di fiducia, non permettendo ad altri di ritrarlo… Se a me lo ha permesso vuol dire che mi stima ed essere stimati da un grande – quale lui è – mi inorgoglisce non poco, soprattutto in considerazione della mia giovane età. Infine, ritengo importante che ognuno si dedichi al volontariato. Io ho messo la mia passione a disposizione del mondo Leo, di cui sono membro… Un’associazione nella quale ho ricoperto finanche il ruolo di fotografa ufficiale per il Distretto Leo 108L, nelle regioni Lazio, Umbria e Sardegna.             

…Un’artista destinata ad avere enorme successo Damiana Cicconetti: per l’impegno e la dedizione con cui si dedica alla fotografia e allo studio ma, invero, per il modo in cui affronta ogni aspetto della vita.

Per chi avesse voglia di conoscerla ancor meglio, il suo link è il seguente: https://damianacicconetti.wordpress.com/home/   

Credit Photo di Damiana Cicconetti

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